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[11] Un contributo allo studio della provincia Piemontese-Savoiarda 249<br />
Si sa quanto siano questi ministri diffidenti et sospettosi, massime con forastieri;<br />
et ancorché per Dio gratia io vivi qui con ogni quiete et honore,<br />
et ricevi favori et benefici da Senatori, Consiglieri et alti officiali, col viaggio<br />
in queste congionture non può se non produrre pessimi effetti. Il rimedio<br />
sarebbe d’haver passaporto, ma son certo ci sarà infallibilmente<br />
negato per Milano; qual con favori si potrebbe più facilmente ottenere<br />
per altro luogo non soggetto a Spagna. Ancorché di presente un Ambasciatore,<br />
mandato dal Gran Duca di Toscana, per condolersi con l’Arcivescovo<br />
di Reims per la morte del Duca di Guisa suo fratello, con ogni<br />
istanza et favore del Sig. Residente di Fiorenza non può ottenere passaporto<br />
per r<strong>it</strong>ornarsene. È ben vero che già tre anni sono mi r<strong>it</strong>rovai nella<br />
quasi medesima difficoltà et non lasciai d’andare et venire assai felicemente;<br />
ma è anche vero ne fui molto ripreso, biasimato et minacciato, et<br />
senza una certezza della fedeltà mia et indifferenza o lontananza da part<strong>it</strong>o<br />
in cose di stato, haverei havuta qualche pena; et ispirimentai qualche<br />
freddezza in alcuni amici del Collegio. Et Monsignor Noncio, molto intimo,<br />
mi disse che se mi fosse arrivato accidente non haverebbe saputo come<br />
diffendermi, perché m’ero posto in gran periculo 25 .<br />
Il 19 novembre, sempre da Parigi, ribadisce:<br />
Scrissi la difficoltà che r<strong>it</strong>rovo in andar da Parigi a Milano per il Cap<strong>it</strong>olo<br />
Generale nella congiontura della guerra, che si teme dover essere in<br />
Piemonte et Lombardia; et il sospetto che ponno caggionar tanto in Milano<br />
li nostri, che di Francia et provincie confederate vi andaranno,<br />
quanto in questa C<strong>it</strong>tà, massime quelli che partiranno come d’altri luoghi<br />
del Regno per andar in tali paesi soggetti a Spagna. Et se non habbiamo<br />
difficoltà per uscirne, poiché si può far uscire senza far sapere<br />
dove si vada, sarà senza dubbio molto difficile il r<strong>it</strong>ornar o a quelli che<br />
ne saranno part<strong>it</strong>i, o ad altri che verranno in luogo loro. Ma, lasciando<br />
tal pensiero per altri, che non stanno in Parigi, ristringo la consideratione<br />
alla persona mia, che, per essere alquanto conosciuto per Milanese,<br />
anche da alcuni che pratticano con i più grandi del Stato, non potrei civilmente<br />
partire senza chieder licenza et senza significar loro il soggetto<br />
et luogo del viaggio; nel che temo haver cattivo riscontro et non poter<br />
facilmente havere passaporto, che pure sarebbe necessario, per non ricevere<br />
qualche affronto, come ogni giorno udiamo per sospetti anche<br />
più leggieri 26 .<br />
La guerra a cui il padre Marliano allude, è la guerra civile che scuote<br />
il Piemonte tra il 1638 e il 1642, in cui i contendenti sono, da una parte,<br />
Cristina di Borbone (†1663) — reggente per il figlio Carlo Emanuele<br />
————<br />
25<br />
Cfr. in ASBR: S 26, f. 33r.<br />
26<br />
Cfr. in ASBR: S 26, f. 27r. Il 10 dicembre 1640 il preposto generale accolse la<br />
richiesta e lo esentò dal presentarsi in Cap<strong>it</strong>olo generale. D’altra parte il re di Francia,<br />
confermò i timori del padre Marliano, negando ai padri francesi e savoiardi il permesso<br />
di trasferirsi a Milano; e il provvedimento riguardò anche il provinciale, p. Maurizio<br />
Marin.