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Regazzoni - Storicibarnabiti.it

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[31] Un contributo allo studio della provincia Piemontese-Savoiarda 269<br />

s<strong>it</strong>a che non aveva potuto fare in precedenza 86 , ma ne fu ancora imped<strong>it</strong>o<br />

dal preposto generale, intenzionato a fargli concludere il negozio principale<br />

per cui era stato inviato a Parigi: l’introduzione del processo di<br />

beatificazione e canonizzazione di Francesco di Sales. Poté riprendere la<br />

vis<strong>it</strong>a solo nel mese di luglio del 1628, portandosi a Orléans e quindi nuovamente<br />

a Montargis, da dove nell’ottobre successivo faceva r<strong>it</strong>orno a Torino<br />

87 ; ma nel novembre dello stesso anno il preposto generale lo sollec<strong>it</strong>ava<br />

nuovamente a partire per la vis<strong>it</strong>a canonica in Piemonte, a partire da<br />

Vercelli, dove doveva dare assicurazione al vescovo di servirlo nella pen<strong>it</strong>enzieria,<br />

anche se la decisione finale doveva essere riservata al cap<strong>it</strong>olo<br />

generale 88 ; poi passò ad Asti e quindi ad Acqui 89 .<br />

Nel biennio 1627-1629, in ogni caso, nel pieno della crisi per la seconda<br />

guerra del Monferrato, dovette fronteggiare la s<strong>it</strong>uazione di penuria<br />

di padri nell’area savoiarda, giacché non poté mandare soggetti di<br />

rinforzo in quella regione.<br />

Come abbiamo detto, però, il motivo principale della sua andata a<br />

Parigi non era certamente la vis<strong>it</strong>a canonica e neppure l’apertura di nuovi<br />

collegi. In effetti, l’11 dicembre 1626, sempre per il sollec<strong>it</strong>o interessamento<br />

dell’Infanta Francesca Caterina di Savoia, il padre Guérin aveva<br />

ricevuto dal preposto generale “la facoltà di poter accettare la procura” 90<br />

per raccogliere ulteriori informazioni e far aprire il necessario processo<br />

informativo per portare agli onori degli altari Francesco di Sales, morto<br />

quattro anni prima a Lione 91 .<br />

————<br />

Concess<strong>it</strong> facultatem R.P.D. Justo Guerino Provinciali Pedemontanae<br />

Provinciae accipiendi procurationes a Serenissimo Sabaudiae principe<br />

Victorio Amedeo, Cap<strong>it</strong>ulo ecclesiae Metropol<strong>it</strong>anae S. Petri Gebennensis,<br />

primario Consilio Excellentissimi Ducis Nemursii, Sindicis sive Consiliariis<br />

Civ<strong>it</strong>atis Anniciansis et ab aliis publicis et ecclesiasticis sive privatis<br />

et saecularibus personis, Collegiis, ecclesiis vel cap<strong>it</strong>ulis, civ<strong>it</strong>atibus et<br />

commun<strong>it</strong>atibus tum in Sabaudia, tum in Gallia et ubicunque opus er<strong>it</strong>;<br />

86<br />

Cfr. RLPG serie I, vol. XXVIII, f. 160.<br />

87<br />

Cfr. RLPG serie I, vol. XXVIII, f. 374.<br />

88<br />

Cfr. RLPG serie I, vol. XXIX, ff. 24.52.<br />

89<br />

Cfr. RLPG serie I, vol. XXVIII, f. 421; XXIX, f. 20.<br />

90<br />

Cfr. in ASBR: R 5, f. 129v.<br />

91<br />

Il corpo del vescovo di Ginevra, traslato ad Annecy per la sepoltura il 23 gennaio<br />

1623, venne portato processionalmente da sei barnab<strong>it</strong>i [cfr. F. CHIOCCARI, Lettera al<br />

M.R.P.D. Gerolamo Boerio, Preposto generale dei Chierici Regolari di s. Paolo (4 gennaio<br />

1623), in ASBM B Cartella 19, mazzo II, fasc. II, n. 10, in cui il preposto di Annecy comunica<br />

a Milano la notizia della morte del presule ginevrino; MB II, pp. 408-409]. Furono<br />

dieci, invece, i barnab<strong>it</strong>i che ne trasportarono processionalmente le reliquie in occasione<br />

dell’inizio del processo di canonizzazione, dopo una prima raccolta di informazioni<br />

effettuata tra il maggio e il dicembre del 1624. Commissari apostolici furono allora<br />

gli arcivescovi di Bourges e di Parigi; il vescovo di Belley, Jean-Pierre Camus (†1652); e il<br />

dottore di Lovanio Georges Ramus. Inoltre, diede il proprio contributo anche André<br />

Fremyot, già arcivescovo di Bourges.

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