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284 Mauro M. <strong>Regazzoni</strong> [46]<br />
fatto conoscere che non basta provvedere al mantenimento congruo di essi,<br />
ma bisogna pensare alle serv<strong>it</strong>ù, ché altro è il servizio bastevole ad un<br />
religioso che vive in privato, altro quello che abbisogna a religiosi occupati<br />
in pubblico impiego. Bisogna pensare che è necessario vi sia oltre li<br />
suddetti cinque, qualche altro religioso che sia suppletore alle occorrenze<br />
ed uno per l’economia; e poi al mantenimento di chi, o per malattia cronica,<br />
o per vecchiaia, non è più al caso di sostenere l’impiego che aveva;<br />
siccome l’esperienza nostra è che, volendosi anche per consiglio dei medici<br />
mandare in un altro collegio, ogni collegio si ricusa, allegando che<br />
non è l’osp<strong>it</strong>ale per quelli che si ammalano in altro collegio, dove avevano<br />
serv<strong>it</strong>o. Chi non è preso da meraviglia, dice: Oh! E non è tutta vostra<br />
della Religione E non siete tutti fratelli Ottima riflessione per quando li<br />
collegi erano benestanti; ma ora non vale, perché tutti quanti i collegi della<br />
nostra Congregazione sono depauperati e sono in angustie. E poi siccome<br />
riguardo alli religiosi stessi occorrono delle mutazioni indispensabili,<br />
bisogna pur pensare alle spese de’ viaggi, che in questi tempi non sono<br />
indifferenti e che molte volte per necess<strong>it</strong>à bisogna pigliare li soggetti<br />
da paesi lontani: da Roma, da Napoli… 139 .<br />
Il preposto generale non poté che sollec<strong>it</strong>are il padre Roselli a cessare<br />
di premere per accettare questo nuovo conv<strong>it</strong>to, anche se era consapevole<br />
di non potersi opporre a una eventuale decisa volontà del ministro,<br />
che avrebbe avuto conseguenze deleterie per un altro collegio dei<br />
Barnab<strong>it</strong>i: l’ist<strong>it</strong>uto Ghiglieri di Finale Ligure.<br />
Purtroppo, se il Governo ha fissato di volercelo dare, saremo necess<strong>it</strong>ati<br />
di adattarci con qualche sacrifizio. Ci è del tutto impossibile l’assumere il<br />
nuovo conv<strong>it</strong>to in Genova; ma questo sacrificio di Finale non è piccolo,<br />
perché laddove voi chiamate quel collegio di Finale una catapecchia, io vi<br />
dico che però esso non disturba e non molesta con istare per aver soccorsi,<br />
come fanno varii altri collegi, i quali (non so perché) si danno il<br />
vanto di essere lo spledore della Congregazione. Inoltre, dove li altri nostri<br />
conv<strong>it</strong>ti hanno dodici e al più venti conv<strong>it</strong>tori, il collegio di Finale ne<br />
ha attualmente trentasei e presto ne avrà quaranta; e tra questi ho osservato<br />
nel saggio stampato, che m’inviarono, che vi sono molti di famiglie<br />
molto rispettabili, molti nobili, conti e marchesi; epperò il collegio di Finale<br />
è rispettabile più di altri, che se ne vantano. Di questo sentimento è<br />
anche la Cameretta Generalizia; epperò vi ripeto, non spingete per assumere<br />
nuovi impegni, che non possiamo né intraprendere, ne sostener con<br />
decoro; anzi se con decoro poteste disimpegnarvi fareste molto bene. Voi<br />
avete un buon cuore e vorreste per buon cuore abbracciar tutto il Mondo;<br />
ma avete anche molto talento, epperò capirete che non è prudenza<br />
l’impegnarsi sopra le forze 140 .<br />
————<br />
139<br />
G.P. DUELLI, Lettera al P.D. Luigi Melchiade Roselli a Torino (19 settembre<br />
1826), in RLPG serie II, vol. LV, ff. 488-489 (98-99).<br />
140<br />
G.P. DUELLI, Lettera al P. Provinciale Luigi Melchiade Roselli a Torino (3 ottobre<br />
1826), in RLPG serie II, vol. LV, ff. 491-492 (99bis-100). Cfr. ivi, ff. 501-502 (108-109).