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[15] Un contributo allo studio della provincia Piemontese-Savoiarda 253<br />
collegi di Acqui, Chieri e Casale Monferrato, oltre a vedere ridotta ai minimi<br />
termini l’autonomia di quelli di Annecy e Thonon 34 . In ogni caso,<br />
dopo che agli inizi del 1700 il duca di Savoia riuscì a ottenere il piccolo<br />
marchesato di Finale, s<strong>it</strong>uato sulla costa ligure, ma facente parte come<br />
porto dell’Impero dei possedimenti spagnoli in Lombardia, nel 1711 i<br />
Barnab<strong>it</strong>i accettarono di aprirvi un collegio, dedicato a s. Francesco di Sales.<br />
Tuttavia, il marchesato nell’agosto del 1713 fu acquistato dalla Repubblica<br />
di Genova a salvaguardia dei propri confini con il Piemonte e<br />
per contrastare la potenza mar<strong>it</strong>tima di Livorno. Infine, nel 1707 il duca<br />
ottenne la Val Sesia, la Lomellina e Alessandria, dove i Barnab<strong>it</strong>i avevano<br />
la comun<strong>it</strong>à dei SS. Alessandro e Carlo (eretta nel 1659) e che, tuttavia, rimase<br />
ascr<strong>it</strong>ta alla provincia Lombarda dell’Ordine.<br />
Il Ducato di Savoia, per altro, non godette di troppa tranquill<strong>it</strong>à, visto<br />
che già nel 1703 si era un<strong>it</strong>o a una grande coalizione in cui erano conflu<strong>it</strong>e<br />
le forze di Gran Bretagna, Olanda, Austria, Prussia, Hannover,<br />
Portogallo e Impero, che si opponevano alla Francia e alla Baviera, sua<br />
alleata, nella guerra per la successione di Spagna, in segu<strong>it</strong>o alla designazione<br />
del francese Filippo di Borbone (†1746), duca d’Angiò, a successore<br />
(con il nome di Filippo V) al trono spagnolo da parte del re, Carlo II<br />
d’Asburgo, morto il 1 novembre 1700. Il confl<strong>it</strong>to si concluse con la pace<br />
di Utrecht l’11 aprile 1713, che portò alla spartizione dei domini spagnoli,<br />
sanc<strong>it</strong>a nel 1714 dalle paci di Rastadt e di Baden; e con tali atti gli<br />
Stati di Milano e di Mantova 35 , nonché i Regni di Napoli e di Sardegna<br />
passarono agli Asburgo di Vienna, mentre il Regno di Sicilia fu assegnato<br />
a V<strong>it</strong>torio Amedeo II, che otteneva in tal modo il tanto sospirato t<strong>it</strong>olo<br />
regio, insieme alla rest<strong>it</strong>uzione della Savoia (occupata dai francesi dopo<br />
la rottura con Luigi XIV) e di Novara (che in segu<strong>it</strong>o gli verrà nuovamente<br />
sottratta dagli Austriaci), più le valli di Pragelas, Exilles e Fenestrelle,<br />
la valle d’Oulx, Bardonecchia, Castel Delfino e lo spostamento<br />
del confine da Susa al Monginevro. Infine, in conseguenza del tentativo<br />
di riconquista spagnola della Sicilia e della Sardegna da parte del ministro<br />
cardinale Giulio Alberoni (†1752) 36 tra il 1717 e il 1718, la Sicilia il 4<br />
agosto 1720, con la pace dell’Aja, veniva permutata con la Sardegna, che<br />
rimarrà dominio dei Savoia fino al 1861; mentre i dir<strong>it</strong>ti su Parma e la Toscana,<br />
ai quali pure aspirava il duca di Savoia, venivano riconosciuti a<br />
Carlo di Borbone (†1788) 37 , figlio di Filippo V e di Elisabetta Farnese.<br />
————<br />
34<br />
Cfr. AA.VV., Le scuole dei Barnab<strong>it</strong>i nel IV Centenario dell’approvazione dell’Ordine,<br />
1533-1933, Firenze 1933, pp. 147-154.156-157.166.168<br />
35<br />
Cfr. G. BENZONI, Ferdinando Carlo Gonzaga, in DBI XLVI, pp. 283-294. Il passaggio<br />
di Mantova allo Stato di Milano avvenne nel 1707 in segu<strong>it</strong>o alla deposizione del<br />
duca Ferdinando Carlo Gonzaga-Nevers da parte dell’imperatore d’Austria.<br />
36<br />
Cfr. R. QUAZZA, Giulio Alberoni, in DBI I, pp. 662-668.<br />
37<br />
Cfr. R. AJELLO, Carlo di Borbone, in DBI XX, pp. 239-251.