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12. I lucertoloi<strong>di</strong> della Palude dei Malpheggi venerano<br />
due <strong>di</strong>vinità opposte: Padre Ka e il Re Lucertola<br />
(Demogorgone). Naturalmente i più bellicosi sono i<br />
seguaci del Re Lucertola, e le tribù guerreggiano tra<br />
loro sia per le <strong>di</strong>fferenze religiose che per il controllo<br />
del territorio.<br />
13. Il signore dei ghiacci Stodos ha un piccolo culto<br />
composto da umanoi<strong>di</strong> e rettiloi<strong>di</strong> sui Monti Cruth<br />
al confine con le Cinque Contee (ve<strong>di</strong> avventura<br />
M1Solo).<br />
14. Da poco tempo nella Repubblica operano anche i<br />
primi chierici <strong>di</strong> Benekander, che si è presentato loro<br />
col nome <strong>di</strong> Gareth, Colui che è tornato dal Vortice.<br />
Dato il loro numero esiguo e il fatto che il culto ha<br />
per ora un carattere misterico (Benekander chiede<br />
infatti ai suoi adepti <strong>di</strong> mantenere un basso profilo<br />
pur tenendo gli occhi aperti per spiare le mosse <strong>di</strong><br />
mortali e immortali), la sua presenza è passata<br />
inosservata persino agli altri dei.<br />
Ethengar<br />
Yamuga<br />
(Terra)<br />
Tubak<br />
(Ixion)<br />
Cretia<br />
Yagrai<br />
Creazione e protezione <strong>di</strong> tutte le<br />
forme <strong>di</strong> vita (animali e vegetali),<br />
equilibrio del ciclo vitale, nascita,<br />
prosperità e fertilità, terra,<br />
allevatori e agricoltori<br />
Sole, fuoco, or<strong>di</strong>ne, sapienza,<br />
potenza, preservare l’equilibrio,<br />
ban<strong>di</strong>re le tenebre<br />
Caos, scherzi e tiri mancini,<br />
sotterfugi, sopravvivenza attraverso<br />
il cambiamento, guerra<br />
Umanoi<strong>di</strong> (goblin, hobgoblin e orchi),<br />
ostinazione e tenacia<br />
Note:<br />
1. Gli ethengariani sanno che vi sono altri immortali<br />
nell’universo e tutti meritano uguale rispetto.<br />
Tuttavia essi riconoscono che per la loro esistenza i<br />
soli Tubak, Yamuga e Cretia giocano un ruolo<br />
fondamentale, limitando la loro venerazione a questa<br />
triade. Ciò non significa però che impe<strong>di</strong>scano il<br />
culto <strong>di</strong> altre <strong>di</strong>vinità sulle loro terre o che non<br />
rispettino le altre fe<strong>di</strong> (purché queste non minaccino<br />
l’or<strong>di</strong>ne nelle steppe), <strong>di</strong>mostrando con questo<br />
atteggiamento uno spirito tollerante.<br />
2. Non esistono templi permanenti nel Mare<br />
d’Erba (le steppe <strong>di</strong> Ethengar): i chierici<br />
onorano gli immortali usando piccoli altari<br />
portatili che trasportano durante gli<br />
spostamenti delle tribù, collocandoli poi<br />
all’interno <strong>di</strong> una yurta che trasformano in<br />
tempio una volta che la tribù si è stanziata.<br />
3. Yagrai viene venerato dalle poche tribù<br />
umanoi<strong>di</strong> (orchi, goblin, hobgoblin e<br />
orchi) che ancora sopravvivono nelle<br />
steppe, quale antenato e fondatore dei<br />
loro clan (all’epoca in cui ancora era Akkila—Khan).<br />
4. Chirone è la <strong>di</strong>vinità protettrice dei centauri che<br />
vivono nelle steppe ethengariane. Questi gruppi <strong>di</strong><br />
centauri sono noma<strong>di</strong> e non possiedono templi a lui<br />
de<strong>di</strong>cati, sebbene tra loro vi siano sciamani <strong>di</strong><br />
Chirone e il culto sia ben ra<strong>di</strong>cato.<br />
Glantri<br />
Rad<br />
Ilsundal<br />
Cretia<br />
Ra<strong>di</strong>osità, magia, ricerca magica,<br />
conoscenza, or<strong>di</strong>ne, Glantri<br />
Elfi, protezione della natura,<br />
saggezza, sapienza, magia,<br />
tra<strong>di</strong>zione, serenità e pace<br />
Caos, sotterfugi, guerra, anarchia<br />
Note:<br />
1. I maghi glantriani credono in una forza chiamata il<br />
Rad, che incarna tutte le energie mistiche e magiche<br />
che permeano l’universo. Quando hanno bisogno <strong>di</strong><br />
concentrarsi per svelare un mistero o creare nuove<br />
magie e artefatti, spesso invocano l’illuminazione o la<br />
protezione del Rad, e la legge glantriana prevede<br />
inoltre che ogni citta<strong>di</strong>no visiti un Tempio <strong>di</strong> Rad<br />
almeno una volta al giorno per me<strong>di</strong>tare. Tutto<br />
questo naturalmente fa sì che l’immortale Rad<br />
possieda una larga base <strong>di</strong> fedeli nel Glantri, e la<br />
legge nota come la Luce <strong>di</strong> Rad impe<strong>di</strong>sce che altre<br />
fe<strong>di</strong> possano fare proseliti nei Principati. Egli inoltre<br />
controlla la vita politica e sociale del paese tramite la<br />
sua identità mortale <strong>di</strong> Etienne d’Ambreville, Gran<br />
Maestro della Grande Scuola <strong>di</strong> Magia <strong>di</strong> Glantri.<br />
2. La setta nota come i Diecimila Pugni del Khan è<br />
composta da attivisti e chierici <strong>di</strong> Cretia inviati dagli<br />
ethengariani in territorio glantriano per sobillare la<br />
popolazione e rovesciare il governo dei maghi. Vista<br />
la loro natura agiscono sempre in segreto, formando<br />
congreghe in varie parti della magocrazia e creando<br />
luoghi <strong>di</strong> culto nascosti.<br />
3. Ilsundal viene venerato dagli elfi Erewan, che<br />
possiedono un Albero della Vita figlio <strong>di</strong> quello<br />
originale del clan Erendyl dell’Alfheim. Il suo culto è<br />
ammesso da Rad poiché Ilsundal è un ottimo alleato<br />
e gli elfi mantengono la venerazione strettamente<br />
segreta.<br />
4. I Belca<strong>di</strong>z possiedono un Albero della Vita figlio <strong>di</strong><br />
quello degli Erewan, donato loro da questi ultimi<br />
poco dopo il loro arrivo nelle Terre Alte, per<br />
cementare l’alleanza tra i due clan. Nonostante i<br />
Belca<strong>di</strong>z non siano per nulla religiosi, essi hanno<br />
mantenuto segretamente in vita la reliquia<br />
(custo<strong>di</strong>ta da due sorelle) per poterne sfruttare i<br />
poteri anche dopo lo scisma degli Erewan.<br />
5. Un tempo esisteva nel Glantri una setta <strong>di</strong><br />
adoratori <strong>di</strong> Cheimos (Noumena), patrono dei<br />
misteri e della conoscenza. Dal momento in cui<br />
il parlamento glantriano approvò la legge<br />
che vietava l’adorazione <strong>di</strong> qualsiasi<br />
immortale, i membri della setta<br />
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