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<strong>di</strong>vinità, <strong>di</strong>scendente spirituale del fondatore del<br />
tempio. Egli è coa<strong>di</strong>uvato dal Sinodo degli Arcivescovi,<br />
un gruppo formato dai sacerdoti incaricati <strong>di</strong><br />
sovrintendere le operazioni della Chiesa nelle varie<br />
regioni della Repubblica, in una struttura che rievoca il<br />
governo darokiniano. Il Patriarca Anziano ha un<br />
consigliere speciale chiamato Santo Legato, che lo aiuta<br />
a sbrigare le questioni burocratiche e teologiche<br />
vagliando tutte le richieste che arrivano<br />
quoti<strong>di</strong>anamente prima <strong>di</strong> sottoporle al patriarca. Il<br />
Santo Legato è scelto personalmente dal Patriarca<br />
Anziano tra i chierici più esperti (almeno <strong>di</strong> 9° livello)<br />
ed è destinato a <strong>di</strong>ventare il nuovo Anziano alla morte<br />
<strong>di</strong> quello in carica. Ci sono solo tre eccezioni a questa<br />
regola (finora mai sollevate):<br />
1. Se il Santo Legato muore prima della successione,<br />
l’Anziano è obbligato (se ancora in vita) a scegliere<br />
un sostituto. Se invece accade che il Patriarca<br />
Anziano muoia senza lasciare un Santo Legato,<br />
l’incarico <strong>di</strong> nominare il nuovo patriarca passa ai<br />
membri del Sinodo degli Arcivescovi, che scelgono<br />
con votazione a maggioranza <strong>di</strong> due terzi<br />
dell’assemblea tra una rosa ristretta <strong>di</strong> can<strong>di</strong>dati<br />
(massimo 10), ciascuno dei quali deve avere il<br />
sostegno <strong>di</strong> almeno quattro Arcivescovi.<br />
2. Se il Patriarca è morto e il Santo Legato decide <strong>di</strong><br />
non essere degno <strong>di</strong> succedergli, egli ha il potere <strong>di</strong><br />
scegliere il proprio successore senza dare alcuna<br />
ragione della sua motivazione. In questo caso, il<br />
<strong>di</strong>missionario rinuncia a qualsiasi altra carica nella<br />
Chiesa e viene nominato abate <strong>di</strong> un qualsiasi<br />
monastero o curia <strong>di</strong> sua scelta (senza tuttavia<br />
poter ambire al rango <strong>di</strong> Vescovo o Arcivescovo).<br />
3. Se alla morte dell’Anziano un consesso <strong>di</strong> almeno<br />
un terzo degli Arcivescovi afferma che il Santo<br />
Legato non sia all’altezza dell’incarico per gravi<br />
motivi (si parla <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>mento dei valori<br />
dell’or<strong>di</strong>ne, apostasia ed eresia), esso deve portare<br />
le prove a sostegno <strong>di</strong> quest’accusa <strong>di</strong> fronte<br />
all’assemblea riunita <strong>di</strong> tutti i Vescovi e gli<br />
Arcivescovi, che decideranno con votazione a<br />
scrutinio segreto e a maggioranza dei due terzi del<br />
consesso la pertinenza delle prove. Nel caso in cui<br />
le prove venissero accettate, il Santo Legato è<br />
ban<strong>di</strong>to dalla Chiesa e il Sinodo degli Arcivescovi<br />
sceglie un nuovo Anziano come spiegato sopra.<br />
C’è un Arcivescovo (chierico <strong>di</strong> almeno 8° livello)<br />
per ogni città della Repubblica con una popolazione<br />
superiore a 10000 abitanti, per un totale attuale <strong>di</strong> sette<br />
Arcivescovi nel consiglio (l’Arcivescovo della capitale è<br />
lo stesso Patriarca Anziano che risiede nella cattedrale<br />
<strong>di</strong> Darokin). Gli Arcivescovi amministrano gli affari<br />
religiosi e commerciali delle arci<strong>di</strong>ocesi che<br />
rappresentano, ognuna delle quali è composta dalle<br />
<strong>di</strong>ocesi (aree che comprendono <strong>di</strong>versi villaggi e<br />
almeno una piccola citta<strong>di</strong>na) rette dai Vescovi. Essi<br />
hanno inoltre il potere <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re l’elezione <strong>di</strong> un<br />
nuovo Anziano (come spiegato sopra), anche se è una<br />
facoltà che finora non è mai stata esercitata. La carica <strong>di</strong><br />
Arcivescovo viene data a vita (come qualsiasi altra<br />
all’interno della chiesa) e in caso <strong>di</strong> rinuncia o morte, il<br />
nuovo Arcivescovo viene eletto tra i vescovi<br />
dell’arci<strong>di</strong>ocesi lasciata senza una guida, sulla base <strong>di</strong><br />
una votazione a maggioranza assoluta del consiglio<br />
degli Arcivescovi in carica. Ogni Arcivescovo può<br />
anche essere espulso dalla propria carica o dall’or<strong>di</strong>ne<br />
da una decisione unanime del Sinodo e del Patriarca.<br />
Ognuna delle Terre Interne della Repubblica<br />
costituisce una <strong>di</strong>ocesi, governata quin<strong>di</strong> da un<br />
Vescovo, per un totale <strong>di</strong> 33 vescovi. Inoltre, ogni<br />
missione fondata all’estero (Alfheim, Karameikos,<br />
Cinque Contee, Thyatis, Ieren<strong>di</strong> e Sind) è<br />
amministrata da un Vescovo che risponde <strong>di</strong>rettamente<br />
al Patriarca Anziano (anche se occorre notare che le<br />
missioni all’estero non contano ciascuna più <strong>di</strong> un<br />
centinaio <strong>di</strong> fedeli). Così il computo totale attuale dei<br />
vescovi della Chiesa <strong>di</strong> Darokin raggiunge le 39 unità.<br />
Ognuno <strong>di</strong> essi amministra le questioni politiche e<br />
religiose della <strong>di</strong>ocesi e riferisce al suo <strong>di</strong>retto superiore,<br />
l’Arcivescovo. I Vescovi hanno il potere <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare i<br />
Chierici e gli Abati, e boicottare o condannare<br />
pubblicamente quei personaggi o quelle società <strong>di</strong><br />
commercio che violano i precetti della Chiesa o che<br />
minacciano Darokin. Per qualsiasi altro tipo <strong>di</strong> azione<br />
più <strong>di</strong>retta devono chiedere l’approvazione<br />
dell’Arcivescovo, che potrà assentire a citare in giu<strong>di</strong>zio<br />
davanti a un Magistrato il colpevole solo in caso <strong>di</strong><br />
prove schiaccianti. I Vescovi vengono scelti e nominati<br />
(quando ve ne è la necessità) dall’Arcivescovo <strong>di</strong> ogni<br />
regione tra i sacerdoti <strong>di</strong> almeno 7° livello, e<br />
rimangono in carica fino alla morte, alla promozione o<br />
all’espulsione dal clero.<br />
Ogni <strong>di</strong>ocesi poi è <strong>di</strong>visa in varie curie, ciascuna<br />
raccolta intorno a un villaggio e custo<strong>di</strong>ta da un Abate,<br />
che nella sua curia può contare <strong>di</strong> solito su altri<br />
sacerdoti e sugli accoliti per aiutarlo nelle faccende<br />
quoti<strong>di</strong>ane. L’Abate <strong>di</strong>rige la locale abbazia (il tempio<br />
in cui si radunano i fedeli) e organizza i compiti per<br />
ciascuno dei Chierici, che costituiscono l’ossatura della<br />
Chiesa <strong>di</strong> Darokin, dato che sono loro ad avere a che<br />
fare quoti<strong>di</strong>anamente con i fedeli <strong>di</strong> tutte le classi, sia<br />
che siano alle <strong>di</strong>pendenze <strong>di</strong> un Abate, un Vescovo o<br />
un Arcivescovo. Essi conducono le preghiere<br />
quoti<strong>di</strong>ane nell’abbazia, visitano i malati e gli artigiani<br />
per dare aiuto o chiedere oboli, e offrono conforto e<br />
consiglio a coloro che li desiderino. Il sacerdote<br />
comune è inoltre l’anello <strong>di</strong> congiunzione tra i fedeli e<br />
le gerarchie ecclesiali, dato che è a lui che bisogna<br />
rivolgersi per chiedere favori o presentare petizioni <strong>di</strong><br />
fronte agli organi competenti. Solitamente i sacerdoti<br />
sono chiamati a rispettare le gerarchie (rivolgendosi<br />
quin<strong>di</strong> solo al proprio <strong>di</strong>retto superiore), ma non è raro<br />
imbattersi in casi in cui la petizione venga presentata da<br />
un chierico <strong>di</strong>rettamente all’Arcivescovo o al Vescovo,<br />
nel caso necessiti <strong>di</strong> un’attenzione imme<strong>di</strong>ata e<br />
approfon<strong>di</strong>ta. Inoltre, i chierici hanno il compito <strong>di</strong><br />
reclutare nuovi accoliti nell’or<strong>di</strong>ne (che accetta solo ed<br />
esclusivamente sacerdoti maschi, anche se non impone<br />
il celibato ai suoi ministri) e insegnare loro i principi<br />
sui quali si reggono la fede e la Chiesa <strong>di</strong> Darokin, per<br />
farli <strong>di</strong>ventare bravi chierici in futuro. Infine, i chierici<br />
sono i primi <strong>di</strong>fensori <strong>di</strong> qualsiasi inse<strong>di</strong>amento e<br />
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