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Religioni di Mystara

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Note:<br />

1. L’Autuasmaa è una nazione composta dall’unione <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi clan umani che non compare ufficialmente<br />

nei manuali <strong>di</strong> <strong>Mystara</strong>, ma è stata inventata ex novo<br />

come incarnazione della cultura ugro-finnica per dare<br />

un’origine al <strong>di</strong>o Ilmarinen, che è menzionato nel<br />

vecchio set Immortal. Essa è situata intorno al fiume<br />

Spartiterre (Haljasmaa in autuasmano), a nord della<br />

foresta <strong>di</strong> Lothbarth in cui sorgono le Case nella<br />

Foresta degli elfi shiye e a sud della tundra che<br />

ricopre le gelide <strong>di</strong>stese dell’Alto Norwold.<br />

L’Autuasmaa (“Terra della Salvezza”) venne<br />

colonizzata intorno al 2800 PI da un gruppo <strong>di</strong> etnia<br />

olteca, gli Jääkansa (letteralmente “popolo dei<br />

ghiacci”), giunto dallo Skothar nel Norwold centrale<br />

fin dal 3500 PI, che decise <strong>di</strong> spostarsi verso il<br />

Norwold settentrionale dopo gli sconvolgimenti<br />

sismici e ambientali della Grande Pioggia <strong>di</strong> Fuoco.<br />

Gli Jääkansa <strong>di</strong>vennero così conta<strong>di</strong>ni e raccoglitori<br />

stanziali occupando le zone più fertili vicino al fiume<br />

Spartiterre appena <strong>di</strong>venute abitabili, e qui<br />

formarono una civiltà che prosperò fino al 1720 PI,<br />

quando la Grande Orda <strong>di</strong> Re Loark devastò il<br />

Norwold costringendo molte popolazioni a fuggire o<br />

combattere per la propria in<strong>di</strong>pendenza. Uno dei<br />

risultati del passaggio dell’Orda fu l’arrivo<br />

nell’Autuasmaa dei Samek, un altro popolo <strong>di</strong><br />

origine olteca che viveva nella Borea oltre i Monti <strong>di</strong><br />

Ghiaccio. I Samek condotti da Ilmarinen vennero<br />

accolti freddamente dai Jääkansa e costretti a vivere ai<br />

margini della tundra settentrionale, a cui si<br />

adattarono ben presto, e vennero soprannominati in<br />

lingua autuasmana i Vaeltajat (“popolo in<br />

cammino”), data la loro natura semi-nomade che<br />

non hanno mai perso. La mitologia autuasmana<br />

deriva dai culti jääkansa e samek, ma ha subito un<br />

cambiamento drastico a causa del ruolo<br />

predominante <strong>di</strong> Ilmarinen e delle sue <strong>di</strong>verse<br />

incarnazioni nell’epica conosciuta come Vainola. Per<br />

questo ora le vecchie <strong>di</strong>vinità sono subor<strong>di</strong>nate a<br />

Ilmarinen nei suoi ruoli <strong>di</strong> Vaino (il mago-bardo<br />

onniscente), Lemminki (impavido guerriero dalle<br />

gesta eroiche) e Ilmarinen stesso (creatore del<br />

Saampo, il magico mulino che rende fertili le fredde<br />

terre dell’Autuasmaa e permette ai suoi abitanti <strong>di</strong><br />

sopravvivere). Il senso <strong>di</strong> unità nazionale e lo spirito<br />

patriottico è molto più forte presso l’etnia jääkansa, a<br />

cui appartenevano i tre eroi del passato, che tra i<br />

samek, che invece ricercano l’in<strong>di</strong>pendenza e spesso<br />

agiscono senza tenere in alcuna considerazione le<br />

decisioni comuni concordate dalle comunità<br />

autuasmane.<br />

2. La cosmologia autuasmana venne co<strong>di</strong>ficata in modo<br />

coerente nel XVI secolo PI da Vaino (Ilmarinen), che<br />

nel suo poema Vainola (letteralmente “Terra <strong>di</strong><br />

Vaino” in jääkansa), mescolò tra<strong>di</strong>zioni samek e<br />

jääkansa creando la versione ufficiale della<br />

cosmogonia autuasmana. Secondo questo testo, il<br />

mondo venne creato nella notte dei tempi quando<br />

Osmoinen e Raudna (cielo e terra) si sfiorarono,<br />

dando vita alla terra, alle fiere, alle piante e al<br />

firmamento. In un secondo momento, Osmo<br />

sorprese Raudna mentre dormiva nuda <strong>di</strong>stesa sotto<br />

un frassino e la desiderò. Cominciò ad accarezzarla e<br />

a baciarla e il suo corpo sussultò coprendosi <strong>di</strong> un<br />

velo <strong>di</strong> sudore prodotto dall’eccitazione. Il sudore <strong>di</strong><br />

Osmo si mescolò a quello <strong>di</strong> Raudna e cadendo a<br />

terra generò gli uomini, che sorpresi e impauriti dagli<br />

amplessi delle <strong>di</strong>vinità che squassavano la terra e il<br />

cielo, fuggirono ai quattro angoli del mondo.<br />

Quando finalmente Osmo si congiunse alla sua<br />

amata, ella rimase incinta del seme <strong>di</strong>vino. La sua<br />

gestazione durò così tanto che nel frattempo gli<br />

uomini si erano moltiplicati e avevano scatenato il<br />

caos sulla terra per possederne le meraviglie e le<br />

delizie. Quando finalmente Raudna partorì, il primo<br />

ad uscire dal suo grembo fu Ahti, sotto forma <strong>di</strong> un<br />

immenso fiotto d’acqua che andò ad accoccolarsi<br />

intorno al corpo della madre per proteggerla e starle<br />

vicino. Questo creò le acque e i mari, che <strong>di</strong>visero la<br />

terra nei vari continenti e contribuirono a separare le<br />

tribù degli uomini per evitare che guerreggiassero<br />

continuamente. Ma il parto non era ancora<br />

terminato, e poco dopo Luonnotar e Mana uscirono<br />

dal grembo <strong>di</strong> Raudna e reclamarono a gran voce il<br />

nutrimento. Osmo, vedendo la propria sposa ormai<br />

prostrata, cercò <strong>di</strong> sfamare le due figlie donando loro<br />

l’acqua e il vento. Luonnotar sembrò saziarsene,<br />

mangiando avidamente anche il calore del sole e<br />

l’umi<strong>di</strong>tà dell’aria. Mana invece non traeva alcun<br />

piacere da quel pasto, e <strong>di</strong>sperata si avventò sulle<br />

prime creature viventi che si trovò davanti,<br />

<strong>di</strong>vorando sia animali che uomini. Quando lo<br />

scoprirono, Osmo e Raudna furono così <strong>di</strong>sgustati<br />

che la imprigionarono sotto terra per punirla,<br />

finendo col <strong>di</strong>menticarla. Privata del calore e della<br />

luce del sole, nonché dell’amore dei genitori, Mana<br />

si trasformò così in una creatura fredda e spettrale, e<br />

prese ad o<strong>di</strong>are con tutta se stessa i genitori e le<br />

creature viventi, e in particolare Luonnotar, la<br />

pre<strong>di</strong>letta <strong>di</strong> Osmo. Fu per assecondare la sua sete <strong>di</strong><br />

vendetta che Mana creò Uggro, il padre degli<br />

umanoi<strong>di</strong>, Kalev, il primo gigante (in jääkansa i<br />

giganti sono i Kalevipoeg, “figli <strong>di</strong> Kalev”), e altre<br />

creature bestiali che poi sparse per il mondo per dare<br />

il tormento a dei e mortali. Così, per salvarsi dalla<br />

furia <strong>di</strong> queste creature, alcune tribù presero a<br />

venerare Mana, mentre altre invocarono la<br />

protezione <strong>di</strong> <strong>di</strong>vinità sconosciute, che accorsero nel<br />

mondo ad usurpare la potestà dei creatori. Gli<br />

jääkansa e i samek però rimasero fedeli a Osmo,<br />

Raudna, Luonnotar e Ahti, e per questo i servi <strong>di</strong><br />

Mana si accanirono tanto contro <strong>di</strong> loro che, per<br />

salvarsi, questi dovettero abbandonare Osmola<br />

(“Terra del Padre”), la loro patria, e cercare una<br />

nuova terra in cui vivere protetti. Fu così che Ahti<br />

concesse agli jääkansa il passaggio attraverso il mare<br />

e li guidò vero la Terra della Salvezza (Autuasmaa),<br />

mentre i samek, guidati dalle in<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong><br />

Luonnotar, attraversarono le montagne fino a trovare<br />

la Pojaara, dove presero a <strong>di</strong>morare sotto la<br />

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