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Religioni di Mystara

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si tramutino in pietra se esposti al sole e che il loro<br />

cuore sia nero a causa della loro malvagità. Nello<br />

Svartalfheim vivono anche i dockalfar, o elfi scuri,<br />

creature sotterranee pallide simili agli elfi ma che<br />

evitano a tutti i costi la luce del sole: sebbene non siano<br />

spietati e crudeli come gli elfi neri, sono comunque<br />

pericolosi e potenti. Queste due razze sono spesso<br />

confuse tra <strong>di</strong> loro e accostate ai nani, cosa che rende<br />

alcuni normanni sospettosi anche nei confronti dei<br />

nani. Leggenda vuole che gli elfi neri siano i <strong>di</strong>retti<br />

<strong>di</strong>scendenti <strong>di</strong> nani che si trasferirono nello Svartalfar<br />

credendo alle promesse <strong>di</strong> ricchezze e conoscenza <strong>di</strong><br />

Ival<strong>di</strong>, mentre gli elfi scuri sono i <strong>di</strong>scendenti degli elfi<br />

chiari scesi nel sottosuolo per lo stesso motivo dei nani<br />

e unitisi ai Vatling, i figli <strong>di</strong> Ival<strong>di</strong>. Queste due razze ora<br />

si spartiscono lo Svartalfheim, anche se non corre<br />

buon sangue tra le due parti e ognuna cerca in ogni<br />

modo <strong>di</strong> compiacere la Regina Hel per ottenere una<br />

ricompensa maggiore in attesa del Ragnarok. Gli elfi<br />

dello Svartalfheim sono potenti incantatori poiché<br />

hanno appreso le loro conoscenze arcane sia dagli<br />

Aesir che dai Vanir e dalla Regina Hel tramite scambi<br />

<strong>di</strong> favori e patti oscuri. La leggenda vuole che saranno<br />

gli elfi neri guidati da Ival<strong>di</strong> a bruciare le ra<strong>di</strong>ci <strong>di</strong><br />

Yggdrasil rovesciando le loro fornaci quando il<br />

Ragnarok inizierà.<br />

VANAHEIM: luogo dall’aspetto selvaggio in cui<br />

vivono i Vanir. Questo reame possiede un oceano<br />

immenso in cui <strong>di</strong>mora Nooga nella reggia sommersa<br />

<strong>di</strong> Noatun (“molo” o “ancoraggio”), insieme con i figli<br />

Aegir e Ran e le un<strong>di</strong>ci figlie <strong>di</strong> questi ultimi, chiamate<br />

on<strong>di</strong>ne. Sotto i mari del Vanaheim giacciono anche i<br />

cadaveri degli annegati dei Nove Mon<strong>di</strong>, che non<br />

vanno né nel Valhalla né nell’Helheim, ma sono<br />

dominio esclusivo <strong>di</strong> Ran in base agli accor<strong>di</strong> tra le<br />

<strong>di</strong>vinità. Esso comprende anche un immenso<br />

continente popolato <strong>di</strong> animali e vegetali, gran<strong>di</strong><br />

montagne solcate da fiumi impetuosi e sempiterni<br />

ghiacciai: il Vanaheim è la quintessenza della natura in<br />

tutta la sua rigogliosa e selvaggia bellezza (quin<strong>di</strong> i suoi<br />

luoghi non sono solo belli da osservare ma anche<br />

estremi e pericolosi). L’unica altra reggia esistente è<br />

quella <strong>di</strong> Freyja, il Sessrumnir, costruita nel Folkvang<br />

(il Campo del Popolo). È qui che le anime delle donne<br />

morte con onore e <strong>di</strong> una metà degli uomini morti sul<br />

campo <strong>di</strong> battaglia vanno dopo essere state giu<strong>di</strong>cate da<br />

O<strong>di</strong>no e reclamate dalle Valchirie. Durante la sera poi,<br />

Freyja prende parte <strong>di</strong> queste anime femminili e le<br />

porta nel Valhalla, perché si riuniscano ai loro mariti e<br />

<strong>di</strong>ano sollievo e felicità a quei combattenti soli che si<br />

addestrano in vista del Ragnarok.<br />

YGGDRASIL: l’Albero dei Mon<strong>di</strong> è un enorme<br />

frassino che secondo la leggenda nor<strong>di</strong>ca sorregge tutti<br />

e nove i mon<strong>di</strong> dell’universo, cioè Asgard, Vanaheim,<br />

Alfheim, Midgard, Jotunheim, Nidavellir,<br />

Svartalfheim, Helheim e Muspelheim. Il nome<br />

significa letteralmente “cavallo <strong>di</strong> Yggr”, ovvero cavallo<br />

<strong>di</strong> O<strong>di</strong>no, visto che il termine Yggr (“spaventoso”) è<br />

uno degli appellativi con cui viene chiamato O<strong>di</strong>no<br />

Padre. Yggdrasil dà riparo a tutti i mon<strong>di</strong> e le sue tre<br />

ra<strong>di</strong>ci nascono ciascuna in un livello <strong>di</strong>verso dei<br />

mon<strong>di</strong>, comprendendoli tutti: per questo si <strong>di</strong>ce che<br />

esso nasce nel passato, vive nel presente e i suoi rami si<br />

protendono verso il futuro, nutrendo la vita in modo<br />

fisico e spirituale. In effetti esistono tre fonti da cui le<br />

ra<strong>di</strong>ci dell’Yggdrasil vengono bagnate: il Pozzo (o la<br />

Fonte) della Saggezza (Mímisbrunnr) situato nello<br />

Jotunheim e sorvegliato dal gigante Mimir (che deve la<br />

sua saggezza proprio al fatto <strong>di</strong> bagnarsi costantemente<br />

in questa fonte); il Pozzo del Fato (Urdarbrunnr)<br />

situato nell’Asgard e sorvegliato dalle Norne; e il Pozzo<br />

del Hvergelmir, la fonte <strong>di</strong> tutti i fiumi, situato nel<br />

Niflheim e sorvegliato da Ival<strong>di</strong>. Yggdrasil è<br />

costantemente sotto l’attacco <strong>di</strong> forze che cercano <strong>di</strong><br />

indebolirlo e <strong>di</strong>struggerlo: nel Niflheim, il drago<br />

Nidhogg addenta costantemente una delle sue ra<strong>di</strong>ci;<br />

nel Midgard, quattro enormi cervi mangiano i suoi<br />

boccioli e le sue foglie, mentre gli anni corrodono la<br />

sua corteccia e <strong>di</strong>versi serpenti figli <strong>di</strong> Nidhogg<br />

strisciano lungo il tronco cercando <strong>di</strong> <strong>di</strong>vorarlo.<br />

Fortunatamente le Norne lo bagnano ogni mattina con<br />

l’acqua della fonte <strong>di</strong> Urd, donandogli nuova vita e<br />

riparando all’usura portata avanti dalle forze del caos.<br />

Ci sono altri abitanti che vivono sul tronco e tra i rami<br />

<strong>di</strong> Yggdrasil, come lo scoiattolo Ratatosk (“dente<br />

veloce”), che porta da un capo all’altro dell’albero le<br />

notizie che vengono dai vari mon<strong>di</strong> e le minacce del<br />

drago Nidhogg all’aquila che <strong>di</strong>mora tra i rami più alti;<br />

Vidofnir (“serpente dell’albero”), il gallo dorato assiso<br />

sul ramo più alto che canta al sorgere del sole ogni<br />

giorno; l’aquila gigante Hraesvelg (col falco Vedfolnir<br />

che riposa sul suo capo), che genera i venti ogni volta<br />

che sbatte le ali, e si scambia insulti col drago Nidhogg<br />

che <strong>di</strong>mora tra le ra<strong>di</strong>ci più basse; e infine Heidrun, la<br />

capra che vive sopra il Valhalla e si nutre delle foglie<br />

dei rami più alti.<br />

Divintà dell’Asatru<br />

Per l’Asatru, O<strong>di</strong>no è la <strong>di</strong>vinità suprema che siede<br />

a capo <strong>di</strong> un concilio <strong>di</strong> do<strong>di</strong>ci Aesir (<strong>di</strong>vinità maschili)<br />

e do<strong>di</strong>ci Asinie (<strong>di</strong>vinità femminili), immortali che<br />

risiedono nell’Asgard (la <strong>di</strong>mora degli Aesir). 7 I do<strong>di</strong>ci<br />

Aesir del concilio sono costituiti solo da O<strong>di</strong>no e dai<br />

suoi figli, nonché dall’eccezione rappresentata da<br />

Forsetta, unico nipote nato dall’unione <strong>di</strong> un figlio e <strong>di</strong><br />

una figlia <strong>di</strong> O<strong>di</strong>no e pertanto considerato un Aesir<br />

puro. In or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> anzianità quin<strong>di</strong> i do<strong>di</strong>ci Aesir sono:<br />

O<strong>di</strong>no, Tyr, Balder, Thor, Hod, Hermod (nati<br />

dall’unione con Frigg), Loki (nato dall’unione con<br />

Hel), Bragi (nato dall’unione con la gigantessa<br />

Gunnlod), Heimdall (nato dall’unione con le on<strong>di</strong>ne<br />

7 La mitologia vichinga fa spesso confusione nell’in<strong>di</strong>viduare i<br />

do<strong>di</strong>ci Aesir e le do<strong>di</strong>ci Asinie, dato che si basa sugli scritti <strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>versi poeti vissuti in epoche <strong>di</strong>fferenti. In questa versione<br />

mystarana dei miti vichinghi si è scelto <strong>di</strong> accorpare quin<strong>di</strong><br />

alcune <strong>di</strong>vinità (Var e Vor, Sjofn e Lofn, Frigg e Fulla/Volla,<br />

Njord e Nerthus che <strong>di</strong>ventano Nooga) ed escluderne altre<br />

dall’identità incerta (i fratelli <strong>di</strong> O<strong>di</strong>no, Vili e Ve, così come il<br />

marito <strong>di</strong> Freyja, Od, sono spesso considerati altri aspetti<br />

dello stesso O<strong>di</strong>no) per riuscire ad avere una definizione<br />

chiara <strong>di</strong> <strong>di</strong>vinità che corrispondessero il più possibile a<br />

quelle mystarane già esistenti.<br />

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