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Eadrin: Koryis<br />
Frisland: Brissard<br />
Haven: Alphatia<br />
Limn: Ka<br />
Pietramura (Stonewall): Ixion<br />
Randel: Generale Eterno<br />
Schiattadura (Stoutfellow): Kagyar<br />
Selvapatria (Foresthome): Zirchev<br />
Shiye—Lawr: Eiryndul<br />
Theranderol: Pangloss (Ssu—Ma)<br />
Verdesprone (Greenspur): Maat<br />
Vertiloch: Razud<br />
Nemico: Alphaks il Distruttore (Vulcano <strong>di</strong> Alphaks)<br />
CULTO DI HALAV<br />
Diffusione: Karameikos<br />
Halav<br />
Traladara, guerra, strategia e<br />
tattica, forza e determinazione,<br />
sacrificio, combattere gli umanoi<strong>di</strong><br />
Il Culto <strong>di</strong> Halav è una chiesa che venne fondata da<br />
Sergyev, un membro della Chiesa <strong>di</strong> Traladara, in<br />
seguito ad una visione in cui vide Halav scendere sulla<br />
terra e rivelargli <strong>di</strong> essere tornato in vita nella persona<br />
<strong>di</strong> Stefan Karameikos III, per riportare i suoi pre<strong>di</strong>letti<br />
traladarani nell’Età dell’Oro. Dopo aver rivelato la sua<br />
visione ad un superiore ed essere stato deriso, Sergyev<br />
decise <strong>di</strong> andarsene dall’or<strong>di</strong>ne e <strong>di</strong> fondare un proprio<br />
culto de<strong>di</strong>to alla venerazione <strong>di</strong> Halav nella sua<br />
incarnazione in Stefan Karameikos, e grazie ai suoi<br />
ferventi sermoni e al suo magnetismo carismatico,<br />
riuscì a radunare intorno a sé un <strong>di</strong>screto numero <strong>di</strong><br />
fedeli e altri sacerdoti, indottrinandoli con i tre dogmi<br />
della sua fede:<br />
1. Re Halav, morto sul campo <strong>di</strong> battaglia nello<br />
scontro finale col re degli uomini bestia, è stato<br />
preso dagli immortali, fatto resuscitare, guarito e<br />
addormentato.<br />
2. Lo scopo degli immortali era <strong>di</strong> restituire Halav a<br />
Traladara quando fosse arrivato il momento <strong>di</strong><br />
riportare la nazione agli antichi splendori.<br />
3. Gli immortali hanno deciso che il momento è<br />
giunto e hanno mandato lo spirito <strong>di</strong> Re Halav nel<br />
neonato Stefan Karameikos III, in modo da farlo<br />
<strong>di</strong>ventare il nuovo Re <strong>di</strong> Traladara.<br />
Attualmente il culto si de<strong>di</strong>ca all’idea che il Duca<br />
trasformerà Traladara <strong>di</strong> nuovo in una potente nazione<br />
e armerà gli eserciti per conquistare tutto il mondo. Il<br />
primo obiettivo del Culto comunque è ancora<br />
convincere tutti, incluso il Duca Karameikos, sulla<br />
verità <strong>di</strong> questa profezia, cosa che finora non ha avuto<br />
successo. Ma nonostante la frustrante posizione in cui<br />
sono stati relegati, tacciati <strong>di</strong> essere visionari e lunatici<br />
dalla maggioranza dei karameikesi, i suoi membri sono<br />
molto determinati e ben indottrinati da Sergyev, e non<br />
desistono. In particolare, anche se possono sembrare a<br />
prima vista degli esaltati e dei pazzi, questi sacerdoti<br />
sono tuttavia in grado <strong>di</strong> lanciare incantesimi <strong>di</strong>vini, un<br />
chiaro segno che godono del favore degli immortali (e<br />
<strong>di</strong> Halav), cosa che li fortifica e li rende sicuri della<br />
veri<strong>di</strong>cità delle proprie tesi. Solo una piccola parte <strong>di</strong><br />
traladarani del Karameikos (circa l’1%) appartiene a<br />
questo culto.<br />
I chierici del Culto <strong>di</strong> Halav non hanno un abito<br />
formale che li accomuna, e possono essere riconosciuti<br />
dall’aspetto trasandato e <strong>di</strong>messo, dalla lunga barba e<br />
dal fervore con cui pre<strong>di</strong>cano, nonché dal simbolo<br />
sacro <strong>di</strong> Halav (una spada posta su un’incu<strong>di</strong>ne)<br />
raffigurato in un medaglione che portano sempre al<br />
collo.<br />
CULTO RUTHINIANO<br />
Diffusione: Vestland<br />
Forsetta<br />
Giustizia, legge, obbe<strong>di</strong>enza,<br />
lealtà, sincerità, protezione <strong>di</strong><br />
Vestland<br />
Storia del Culto<br />
Il Culto Ruthiniano è un or<strong>di</strong>ne in<strong>di</strong>geno del<br />
Vestland, sorto all’inizio del VII secolo DI, durante la<br />
decennale guerra che oppose gli jarl vestlandesi al<br />
Sommo Re Finnbogi <strong>di</strong> Ostland (604—14 DI). La<br />
guerra era cominciata quando gli jarl vestlandesi,<br />
guidati dal valoroso Gendar ‘il Buono’, si rifiutarono <strong>di</strong><br />
pagare l’esoso tributo dovuto al loro signore ostlandese,<br />
che da decenni ormai li sfruttava senza dar loro nulla<br />
in cambio.<br />
Gendar era un uomo retto e <strong>di</strong> ferrei principi, e<br />
forte e sincera era la sua fede negli Immortali<br />
normanni — in particolare in Forsetta, l’antico<br />
Immortale normanno che millenni prima, da mortale e<br />
sotto il nome <strong>di</strong> Ruthin, aveva unito le sue genti contro<br />
i giganti ed i troll, aveva dato loro le prime leggi ed<br />
aveva ricevuto dagli Immortali — <strong>di</strong>cevano le leggende —<br />
la magica corona del sole, la Sorona. La ribellione <strong>di</strong><br />
Gendar non era il gesto violento ed egoista <strong>di</strong> chi non<br />
ritiene vantaggioso sottostare ad un’autorità, ma<br />
nasceva dal profondo senso d’ingiustizia che i suoi pari<br />
avevano subito ad opera dell’Ostland e mirava non<br />
all’eliminazione della monarchia, bensì<br />
all’instaurazione <strong>di</strong> un governo più giusto.<br />
Forsetta trovò nella persona <strong>di</strong> Gendar l’uomo<br />
giusto per riportare nelle Terre del Nord i suoi principi<br />
<strong>di</strong> legge, giustizia ed or<strong>di</strong>ne. Sotto le mentite spoglie del<br />
saggio Haymin, un godar errante, egli si presentò <strong>di</strong><br />
fronte all’assemblea degli jarl vestlandesi, riuniti a<br />
Norrvik. Pronunciando le parole <strong>di</strong> un’antica profezia,<br />
egli in<strong>di</strong>cò in Gendar l’erede <strong>di</strong> Ruthin e colui che li<br />
avrebbe guidati alla vittoria. Pochi prestarono fede a<br />
quelle parole: la guerra si protraeva da anni e gli jarl<br />
vestlandesi erano prostrati, mentre il nemico non dava<br />
segno <strong>di</strong> voler abbandonare le sue pretese su questa<br />
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