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Storia della Sardegna antica<br />

mente a disposizione, la maggiore antichità è oggi raggiunta dai centri della regione<br />

sulcitana che formano il nucleo principale della colonizzazione fenicia in<br />

Sardegna. Questa zona, infatti, mostra ampie attestazioni di una presenza fenicia<br />

che già verso la metà dell’viii secolo a.C. risulta strutturata. In tale ambito<br />

cronologico è infatti collocabile la fondazione di Sulci – 760/750 a.C. – poiché<br />

a tale periodo rimandano i materiali riportati alla luce nel tofet di Sant’Antioco e<br />

nel quartiere abitativo della città fenicia noto con il nome di «Cronicario».<br />

Figura 2: Sant’Antioco, tofet, veduta.<br />

Per quanto riguarda la fondazione di Monte Sirai, questa è da porre ragionevolmente<br />

attorno alla metà dell’viii secolo a.C. quindi poco dopo la nascita di<br />

Sulci. Attribuibile a pari data e pertinente ad un ancora anonimo centro presso<br />

l’odierno abitato di Portoscuso è la necropoli fenicia a incinerazione recentemente<br />

scoperta in località San Giorgio. Grazie a numerosi indizi, si possono<br />

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i. La Sardegna fenicia e punica<br />

datare alla parte finale dell’viii secolo il primo stanziamento di Cagliari, nell’area<br />

di Santa Gilla, e l’inizio della stabile frequentazione fenicia della penisola di<br />

Nora. Ciò è indicato dai materiali ceramici fenici recuperati, oltre che dalla celebre<br />

stele iscritta che reca la prima menzione della Sardegna.<br />

Figura 3: Iscrizione fenicia contenente la più antica menzione della Sardegna «SRDN», da Nora;<br />

Cagliari, Museo Archeologico Nazionale.<br />

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