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Atti del Corso - Biblioteca Medica

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‣ la percentuale d’acqua tende a diminuire nel passaggio dall'infanzia all'età adulta, inconcomitanza <strong>del</strong>lo sviluppo dei tessuti a basso contenuto idrico, come i denti e le ossa, econ l'invecchiamento, poi, pure i tessuti molli ne contengono progressivamente quantitàminori a causa <strong>del</strong>la minore capacità di ritenzione dei tessuti stessi: l'invecchiamentodetermina un'alterazione <strong>del</strong>le strutture proteiche che legano l'acqua.Da giovani siamo decisamente più ricchi d'acqua, soprattutto nei tessuti molli, nellapelle e nei tessuti connettivi e sottocutanei. In seguito, il tenore d'acqua si riduceprogressivamente: nel giovane uovo multicellulare subito dopo la fecondazione la percentualed’acqua è circa il 90%; nell'embrione è <strong>del</strong>l’85%; nel neonato è <strong>del</strong>l’75-85%; in unquarantenne <strong>del</strong> 60-70%; nella terza età la percentuale si riduce a circa il 50%. Del resto lo sivede bene: negli adulti e negli anziani la pelle si presenta più secca e meno elastica, i tessutisono meno lisci e tesi, il segno di una pressione esercitata dal pollice sulla pelle rimane piùvisibile a lungo. L'età biologica <strong>del</strong>la pelle di tutto l'organismo si determina facilmente dal suostato di idratazione. Anche le ossa contengono acqua anche se in misura minore rispetto aitessuti molli.Quindi tutti i sistemi organici sono in contatto con l'acqua: circolatorio, urogenitale,respiratorio, digestivo, nervoso e sensoriale. Ognuno di essi è a suo modo dipendentedall'acqua, ma anche il tessuto dipende da essa così come ogni singola cellula è acquadipendente.I liquidi corporei più acquosi sono il liquido cerebrale e il midollo osseo con il 99%, ilplasma sanguigno segue con 85% e il cervello che ne ha il 75%. Altri dati da evidenziaresono: latte materno con 87%, reni con ~85%, 83%, cuore 79% polmoni... Questi valoridovrebbero farci comprendere quale importanza ha l'acqua pura e libera da sostanze tossicheper la nostra vita.ConclusioniSenza cibo possiamo sopravvivere relativamente a lungo (anche 10 settimane), masenza acqua la nostra vita si spenge in poco tempo, addirittura in due/tre giorni. Questoperché, come abbiamo detto, l'acqua è il componente principale <strong>del</strong> nostro organismo: ilnostro corpo infatti è costituito dal 60/70% di acqua, quantità che varia in base all'età, al sessoe alla proporzione tra tessuto muscolare e grasso. Basti ricordare comunque che il plasma <strong>del</strong>sangue è costituito per più <strong>del</strong> 90% da acqua, che i muscoli ne contengono il 75%, che ognifunzione <strong>del</strong>l'organismo ha bisogno di acqua, dalla digestione alla circolazione, che tutte lereazioni chimiche che ci tengono in vita avvengono nell'acqua, che è sempre l'acqua aespellere le scorie prodotte dal nostro organismo. Tra l’altro permette la diffusione<strong>del</strong>l’ossigeno <strong>del</strong>l’anidride carbonica; è importante nella distribuzione uniforme <strong>del</strong> calore enella sua eliminazione attraverso l’evaporazione; permette il movimento <strong>del</strong>le sostanze vitaliattraverso il corpo; serve da cuscinetto protettivo per il cervello e il midollo spinale. Il nostrocorpo non può sopportare, senza gravi disturbi, perdite di acqua superiori al 10%. L'acqua vaquindi assunta ogni giorno, con dosi che variano da individuo a individuo, dalla stagione,dall'attività fisica svolta e dal tipo di alimentazione. In media comunque si consigliano duelitri di liquidi al giorno, sotto forma di varie bevande, ad esclusione <strong>del</strong>l'alcool che anziL’Impiego <strong>del</strong>le Acque Minerali nella Dietoterapia degli Stati Fisiologici e Patologici 21

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