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Atti del Corso - Biblioteca Medica

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microrganismi prodotti dall’azione umana, spesso con notevole decremento qualitativo deicorpi idrici ed esposizione a rischi per la salute.Se l’acqua presenta caratteristiche chimiche o batteriologiche non conformi allanormativa di riferimento o che comunque possono costituire un rischio per chi la consuma,può essere utilizzata soltanto quando, grazie adeguati trattamenti acquisisce nuovamente icaratteri di potabilità.Per un alimento di grande consumo come l’acqua non si possono considerare soltanto irischi di tipo acuto, ma anche gli esiti cronici derivati da un apporto prolungato e continuativodi sostanze di cui spesso non se ne conoscono <strong>del</strong> tutto gli effetti. Perciò la normativa diriferimento <strong>del</strong> controllo <strong>del</strong>le acque destinate all’uso potabile si ispira a criteri di estremacautela. Non va inoltre dimenticato, che i rischi per la salute posso derivare sia da sostanzeinquinanti, ma anche da elementi naturalmente disciolti. Nella valutazione degli effetti per lasalute dei possibili componenti, occorre sempre valutare la tossicità <strong>del</strong>la sostanza in rapportoalle concentrazioni: uno stesso componente può a basse concentrazione può essere unelemento favorevole e diventare causa di malattia per quantitativi più elevati.L’acqua <strong>del</strong>l’acquedottoPer l’uso alimentare l'acqua essa deve possedere le caratteristiche che la definiscono"potabile": essere cioè incolore, insapore, inodore, priva di particelle sospese, chimicamentepura (priva di sostanze tossiche in quantità nocive per l'organismo) e batteriologicamente pura( priva di batteri patogeni).L'acqua potabile è disciplinata dal D.P.R. n. 236/1988 e dai decreti legislativi n.31/2001 e n. 27/2002, che discendono da Direttive Europee che hanno imposto dei requisitimolto rigorosi. La direttiva intende proteggere la salute <strong>del</strong>le persone, stabilendo requisiti disalubrità e pulizia cui devono soddisfare le acque potabili nella Comunità. Si applica a tutte leacque destinate al consumo umano, salvo le acque minerali naturali e le acque termali.Il Dipartimento di Sanità Pubblica ha il compito di vigilare affinché l'acqua potabile:• non contenga una concentrazione di microrganismi, parassiti o altre sostanze cherappresentino un potenziale pericolo per la salute umana;• soddisfi i requisiti minimi di salubrità (parametri microbiologici, chimici e relativi allaradioattività).Inoltre, il Dipartimento di Sanità Pubblica• assicura che siano prese tutte le misure necessarie a garantire la salubrità e la pulizia <strong>del</strong>leacque destinate al consumo umano come il livello di protezione <strong>del</strong>le fonti, l’idoneità deisistemi di prelevamento, degli impianti di trattamento e <strong>del</strong>le reti di distribuzione;• effettua un controllo regolare e pianificato <strong>del</strong>le acque destinate al consumo umano,rispettando i metodi standardizzati di campionamento ed analisi;• verifica la regolarità degli accertamenti effettuati dall’ente gestore <strong>del</strong>l’acquedottol’effettiva applicazioni <strong>del</strong>le azioni correttive.In caso di inosservanza dei valori di parametro si provvede affinché venganotempestivamente adottati i provvedimenti correttivi necessari per ripristinare la qualità <strong>del</strong>leacque.La normativa per alcune sostanze prevede livelli massimi di concentrazione che nondevono essere superati altrimenti l’acqua è dichiarata non potabile, si tratta di sostanze nociveL’Impiego <strong>del</strong>le Acque Minerali nella Dietoterapia degli Stati Fisiologici e Patologici 31

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