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Atti del Corso - Biblioteca Medica

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colesterolo attraverso il circolo entero-epatico, determina una maggiore richiesta dicolesterolo dalle lipoproteine circolanti per soddisfare la resintesi di nuovi acidi biliari. Lariduzione <strong>del</strong> pool degli acidi biliari stimola in effetti un notevole incremento dei recettoriepatici <strong>del</strong>le LDL con aumentata captazione epatica <strong>del</strong>le stesse e quindi una diminuzione<strong>del</strong>la colestererolemia.Questa ipotesi trova un razionale in alcuni momenti fisiopatologici <strong>del</strong>l’attivitàgastroenterica dopo terapia idroponica:‣ contrazione colecistica più efficace‣ accelerazione <strong>del</strong> transito intestinale‣ aumento <strong>del</strong>la escrezione di acidi biliari con le feciInoltre, la colecistochinina, che stimola la contrattilità colecistica è influenzata dagliioni SO 4 - contenuti nelle acque, e la motilina secreta dopo la distensione gastrica secondaria astimolo idrico, agisce sullo svuotamento gastrico e sulla contrazione colecistica.Quindi gli effetti combinati di alcune acque minerali sulla velocità <strong>del</strong> transitointestinale e sull’escrezione degli acidi biliari con le feci, producono una significativariduzione <strong>del</strong> colesterolo totale e di quello LDL in particolare.DiabeteLa sete e l’aumento <strong>del</strong>la diuresi necessaria per diluire il glucosio presente in eccessonelle urine, sono frequentemente i sintomi di esordio di questa affezione; appare quindievidente l’importanza di una corretta dieta idrica; in una fase acuta, infatti il pazientediabetico perde acqua e sali in abbondanza, la scelta quindi di un’acqua minerale ricca di salirappresenta una scelta corretta e devono essere previsti non meno di 2-3 litri al dì.Nei pazienti, invece, affetti da diabete associato a insufficienza renale ed anuria, non sidovranno somministrare grandi quantità di liquidi. In fase di diabete compensato, la dietaidrica si basa su un apporto normale di acqua, privilegiando le bicarbonato calciche, clorurosodiche e sulfuree; quest’ultime soprattutto infatti sembrano avere caratteristiche specifiche ingrado di influire positivamente sul decorso <strong>del</strong>la malattia. L’insulina stessa contiene zolfocome elemento importante per l’attività ormonale e che nei diabetici tale elemento èdeficitario. Lo zolfo inoltre è importante per la sintesi <strong>del</strong> glutatione che rappresenta un fattoredi protezione nei confronti <strong>del</strong>le complicanze diabetiche; l’acqua sulfurea determinerebbe unamaggiore secrezione insulinica per stimolazione vagale. Inoltre alcune acque con effettibenefici sul fegato e sull’apparato digerente, come le bicarbonato-calciche, sembrano giovarenelle forme di diabete associato ad alterata funzionalità epatica e gastrointestinale.Nel diabete insipido, caratterizzato dalla mancanza <strong>del</strong>l’ormone antidiuretico, in gradodi trattenere l’acqua a livello dei tubuli renali, il paziente è costretto a bere quotidianamenteelevate quantità di acqua, in assenza di tale ormone la diuresi infatti è stimolatacontinuamente, possono urinare, infatti, anche 15-20 litri al giorno e devono, pertantoreintegrare altrettanta acqua per evitare la disidratazione.OsteoporosiÈ ormai una malattia sociale che colpisce ampi strati <strong>del</strong>la popolazione in età avanzatama soprattutto le donne, con conseguente aumento di rischio di fratture soprattutto a livelloL’Impiego <strong>del</strong>le Acque Minerali nella Dietoterapia degli Stati Fisiologici e Patologici 80

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