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Atti del Corso - Biblioteca Medica

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<strong>del</strong> femore e vertebrale. La formazione di un’adeguata massa ossea riduce il rischio disuperare la soglia di frattura nell’età avanzata. La menopausa, la sedentarietà, e abitudinialimentari errate e soprattutto un inadeguato apporto di calcio ne sono la causa.La quantità di calcio assorbita può variare a seconda <strong>del</strong> fabbisogno, si riduce con l’etàe può essere influenzata da diversi fattori. La maggior parte di calcio alimentare è presente neiprodotti caseari; ma spesso alcune condizioni patologiche (soprappeso, dislipidemie, ecc.)portano a ridurli nell’assunzione o eliminarli, per la necessità di ridurre l’apporto di grassi e disodio.Heaney già dal 1994 seguito da altri studi ha dimostrato che la biodisponibilità <strong>del</strong>calcio (43,2%) contenuto nell’acqua minerale è sovrapponibile a quello <strong>del</strong> latte vaccino.Quindi le acque calciche possono supportare ai fabbisogni di calcio soprattutto in quellesituazioni in cui ne siano aumentati le richieste, ma soprattutto in quelle patologiche in cui sianecessario controllare sia l’apporto di calorie, che di grassi e anche di sodio.Avvertenze nell’uso <strong>del</strong>le acque mineraliPrescindendo da particolari situazioni patologiche in cui l’apporto idrico deve essereparticolarmente contenuto (insufficienza renale, scompenso cardiaco, ecc) esistonocontroindicazioni e limitazioni all’uso di alcuni tipi di acqua minerale correlate alla lorocomposizione ed alle condizioni individuali <strong>del</strong> consumatore. Un dato importante che non èriportato in etichetta riguarda proprio le controindicazioni all’uso <strong>del</strong>l’acqua.Il 30% <strong>del</strong>le acque minerali in commercio hanno elevato contenuto di sodio, tali acquenon sono chiaramente indicate negli ipertesi.Il contenuto massimo di fluoro fissato dalla legge per la normale acqua potabile è di1,5 mg/l, ma tale limite non vale tuttavia per le acque minerali: sono infatti 6 le acqueminerali italiane che superano questo valore; un eccesso marcato di fluoro può condurre afluorosi, con accumulo di questo elemento nei denti e nello scheletro: la formazione dimacchie sullo smalto dei denti è il primo segno visibile di una eccessiva assunzione di fluorodurante l’infanzia, per questo motivo l’uso di tali acque è consigliato solo per brevi periodi.Le acque ferruginose, contenenti un tenore di ferro superiore a 1 mg/l sono in linea dimassima, sconsigliate nei soggetti affetti da gastroduodenite per i disturbi irritativi chepossono causare.Nei soggetti affetti da gastrite, ulcera gastrica o semplice iper-acidità di stomaco,risultano controindicate le acque gassate; l’anidride carbonica stimola infatti la secrezionegastrica.Un pericolo in generale <strong>del</strong>le acque è la presenza di nitrati, questi infattinell’organismo si riducono a nitriti e a contatto con le amine formano le nitrosammine,possibili agenti cancerogeni. Il limite massimo previsto dal Ministero <strong>del</strong>la Sanità è di 45 mg/lvalori superiori possono provocare metaemoglobinemia, questo limite è di 10 mg/l per ledonne in gravidanza e per i lattanti.Va inoltre sottolineato che l’uso improprio ed esagerato di acque minerali puòdeterminare alterazioni <strong>del</strong> metabolismo idro-elettrolitico; a tale proposito Camons e coll.hanno descritto un caso di ipopotassiemia, iperbicarbonatemia e ipocloremia, in un soggettoL’Impiego <strong>del</strong>le Acque Minerali nella Dietoterapia degli Stati Fisiologici e Patologici 81

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