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Scarica l'edizione di Novembre / Dicembre - Fondazione Biblioteca ...

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no appuntamento alcuni letterati e artisti – Anceschi,Ferrata, Gavazzeni, Ra<strong>di</strong>ce, Borra – che fondarono la rivista“Arte e lettere”; oltre a loro, la Bergamini vedeva riunirsiil cosiddetto Gruppo Borgonuovo, dal nome dellagalleria del pittore Giovanni Fumagalli che li aveva precedentementeospitati e che nel 1947 aveva interrottol’attività. Si trattava <strong>di</strong> Tettamanti, appunto, Meloni,Brizzi, Motti, Scalvini, Ramponi e altri.La Galleria Bergamini ha poi tenuto anche mostredel gruppo MAC [Movimento Arte Concreta]. Negli anni’50, De Micheli proporrà le mostre <strong>di</strong> Maria AntoniettaGambaro, Renato Santini e Giovanni Cappelli, poi neldecennio successivo, intensificando la sua collaborazione,sarà la volta <strong>di</strong> Luporini, Vaglieri, Banchieri, Caminati,Cazzaniga, Ceretti, Ferroni, Guerreschi, Forgioli,Dimitri Plescan, Franco Francese, Lanfranchi, Treccani,Franca Fricker, Franco Mulas e Ceretti 4 , sia peronaliche collettive. La collaborazione durerà sino alla fine deglianni Settanta.Importante è anche la Galleria La Colonna <strong>di</strong> viaBorgogna 3: <strong>di</strong>retta dalla ceramista Renata Usiglio, venivaconsiderata “<strong>di</strong> tendenza” in quanto, a <strong>di</strong>fferenza<strong>di</strong> altre gallerie apertamente schierate per l’astrattinovembre/ <strong>di</strong>cembre 2011 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> via Senato Milano17Nella pagina accanto da sinistra: copertina del catalogodella mostra alla galleria Amici della Francia;la poesia <strong>di</strong> De Micheli dal titolo Dove?.A destra: copertina del catalogo della mostra <strong>di</strong> AmpelioTettamanti alla Bergamini (1952)una stretta via, pittoresca, animata da negozi <strong>di</strong> alimentarie piccole botteghe artigianali.La galleria – che in passato si era fatta conoscere comepunto <strong>di</strong> riferimento per gli artisti legati alla rivista“Corrente” anche quando nel dopoguerra si erano radunatiintorno al “Fronte nuovo delle arti” – <strong>di</strong>venne celebreper le iniziative <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgazione in campo artistico comeil “Giro d’Italia della pittura contemporanea” cheportò opere <strong>di</strong> 196 artisti in varie se<strong>di</strong>, dalle Alpi alla Sicilia.Stefano Cairola fu famoso anche come organizzatore<strong>di</strong> premi e concorsi: “La bella italiana nella pittura contemporanea”,il premio Bolzano per le pittrici, il Ravizzaper i me<strong>di</strong>ci-pittori; fu tra i promotori, inoltre, del premioSuzzara – ideato e realizzato nella citta<strong>di</strong>na mantovanada Dino Villani e Cesare Zavattini – che, in modooriginale, prevedeva che vi fosse nella giuria (formata peraltroda noti critici e artisti) la presenza <strong>di</strong> un operaio, <strong>di</strong>un impiegato e <strong>di</strong> un conta<strong>di</strong>no.I premi messi in palio consistevano in una forma <strong>di</strong>formaggio grana, un vitello, un fusto <strong>di</strong> vino, un maialetto,due sacchi <strong>di</strong> farina, burro, salami, polli, uova. MarioDe Micheli, che avrà poi un ruolo <strong>di</strong> primo piano nel Suzzara,collaborò alla Galleria Cairola presentando, nelgiugno del 1951, La pace. Mostra <strong>di</strong> un gruppo <strong>di</strong> opereche hanno partecipato al concorso nazionale indetto dalleriviste “Rinascita” e “Vie Nuove” 2 .Nel 1952, alla Galleria Bergamini, il giovane criticopresenta la mostra <strong>di</strong> Ampelio Tettamanti 3 [1914-1961]. Sarà la prima <strong>di</strong> una numerosa serie che De Micheliproporrà nei locali <strong>di</strong> Giuseppe Bergamini. Colto eappassionato collezionista, quest’ultimo aveva apertobottega nel 1940, prima in corso Venezia, in uno stabileche venne <strong>di</strong>strutto dai bombardamenti e, poi, nel dopoguerra,a poche centinaia <strong>di</strong> metri, in via San Damiano aln. 10, nel Palazzo Serbelloni.Nella Galleria, che alternava mostre <strong>di</strong> maestri delNovecento a quelle <strong>di</strong> giovani pittori, soprattutto non figurativi(Soldati, Ra<strong>di</strong>ce e Veronesi, tra gli altri), si dava-

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