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novembre / dicembre 2011 – la Biblioteca di via Senato Milano 41IL CATALOGODEI MODERNILibri da leggereper comprare libridi matteo nojaADRIANO SPATOLA, UN VEROSPERIMENTATORE DI PAROLEGiorgio Maffei.Libri rari sulle arti del ’900On line cataloguesMaffei offre nel suo sito cinquenuovi cataloghi: Avanguardie sovietichee cecoslovacche, Poesia visiva e concreta,Sesso droga e rock’n’roll, GinoDe Dominicis. Un libro e I libri di AdrianoSpatola. Detto che i primi tre sono pocopiù che liste con qualche decina di titoliciascuno e che il quarto riguarda un sololibro dello scandaloso artista GinoDe Dominicis, dal titolo Sicinimod Ed,(praticamente ritirato dal mercato dallostesso pittore), ci soffermiamo sul quinto,dedicato al poeta Adriano Spatola (1941-1988).Spatola fu un vero e proprio “poetatotale”, legato ai movimentid’avanguaradia della seconda metàdel Novecento, giovanissimo protagonistadel Gruppo 63, redattore de “Il Verri”,creatore di riviste come “Bab Ilu”(introvabile, ne uscirono solo duenumeri), “Malebolge”, “Tam Tam” (conl’allora compagna Giulia Niccolai),direttore de “Il Cervo Volante”, performerdi fama mondiale (mitica la performancedal titolo Aviateur Aviation),entusiasmante suscitatore di poesiain ogni luogo si trovava.Corpulento e massiccio nellafigura, dimostrava inaspettatamente unavelocità e un’acutezza di pensiero pocofrequenti. In lui confluivano i generi e leparticolarità della sperimentazionepoetica e si compenetravano tra loro,legandosi in una fitta e proficua tramadi rapporti e scambi. Poesia tradizionale,o lineare, poesia visiva e concreta, poesiasonora in lui si fondono nella ricercadi una poesia totale, vero e unicocompimento di tutti gli esperimentisulla parola. Autore di saggi e poesie,fu editore di una minuscola impresaeditoriale, le edizioni Geiger, fondate conil fratello Maurizio a Torino, che videro lanascita di un’intera generazione di poeti,sperimentali e tradizionali, poi affermatisipresso altre case editrici.Il catalogo di Maffei (che riprendela collezione messa insieme da Paoloe Bruno Tonini de L’Arengario) ha il pregiodi elencare tutte le opere di Spatola,in maniera cronologica, offrendo unostrumento utile, parafrasando AntonioPorta, per meglio intendere come in luifosse scaturita la “passione assoluta”per il fare poetico in tutte le sue formee ramificazioni.Si parte dal primo romanzosperimentale, L’Oblò [Milano, Feltrinelli,1964; p. 148], dove, come recita la quartadi copertina, «… i passaggi continuida una tecnica all’altra e l’usocontemporaneo, in una stessa pagina,di varie tecniche opposte, stanno allabase del sentimento di “dispersione” chepervade tutto il romanzo». Iper-, pseudo-,anti-romanzo, L’Oblò suscitò numerosepolemiche alla sua uscita. Alcuni criticiincoraggiorarono Spatola calorosamente,altri lo stroncarono aspramente.Tra questi ultimi, Giancarlo Vigorelli,che, apostrofandolo “scrittore svitato”,sottolineava come con quel libroil romanzo d’avanguardia avesse toccatoil fondo. Tra quelli favorevoli, GiulianoGramigna sul “CorSera” lodava il libro peril suo «tentativo di purificare il romanzodalla mercificazione cui è statoed è sottoposto», tramite l’uso ironicodel linguaggio di «giornali, fumetti,televisione, radio, film dell’orrore, striptease,varietà, romanzi di fantascienza eneri, discorsi politici fatti sul sagrato o neisalotti per bene».Interessante la raccolta di poesieL’ebreo negro [Milano, All’Insegna delPesce d’Oro, 1966; p. 88]. Poesiesperimentali, sulla scia dei Novissimi[Giuliani, Pagliarani, Sanguineti, Balestrinie Porta], sono dedicate all’amico, maestrodi molte avanguardie ed esperimenti,il critico Luciano Anceschi.Con il titolo Verso la poesia totale,esce nel 1969 una fondamentaleantologia di poesia visuale [Salerno,Rumma; p. 139]. Comprende oltre 40esempi di questo tipo di poesia che ebbeanche in Italia grandi esponenti a cavallotra gli anni ’60 e ’70. Tra gli autori, oltrea Spatola, Jiri Kolar, Carlo Belloli, ChristianMorgenstein, Arrigo Lora Totino, EmilioVilla, Nanni Balestrini e molti altri.Da ricordare le tavole di Zeroglifico[Bologna, Sampietro Editore Il Dissenso,1966; 15 tav. sciolte] ottenute «mediantela frantumazione programmatadi un materiale linguistico preesistente»che «è, per così dire, il risultato(sociologicamente garantito)di un metalinguaggio dotato di sueproprie essenziali regole grafiche, tantoche, in un caso come questo, nell’ambitodella poesia sperimentale, verrebbe vogliadi parlare di poesia ideografica» [dal retrodell’astuccio]. Come le poesie di Diversiaccorgimenti [con una nota critica diLuciano Anceschi; Torino, Geiger, 1975; p.77] o la raccolta La composizione deltesto [Roma, Cooperativa Scrittori, 1978;p. 90]. Ma in catalogo mancano i prezzi.Giorgio Maffei.Libri rari sulle arti del ’900Via San Francesco da Paola, 1310123 TorinoTel. / Fax: 011.889234Email: info@giorgiomaffei.itwww.giorgiomaffei.it