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Scarica l'edizione di Novembre / Dicembre - Fondazione Biblioteca ...

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novembre / <strong>di</strong>cembre 2011 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> via Senato Milano 61BvS: il libro illustratoGli Adornatori del Libro inItalia e l’illustrazione italianaIl rinnovamento tipografico nel gusto artigianale <strong>di</strong> Cesare Rattavolume vennepensato durante la«Questovisita da me fatta allaMostra degli illustratori e decoratoridel Libro annessa alla Fiera Internazionaledel Libro, che ebbe luogo aFirenze nell’estate del 1922. Vagandoda solo per le ricche sale del secondopiano <strong>di</strong> Palazzo Pitti [..] miattrassero alcune belle e suggestivedecorazioni grafiche, le quali <strong>di</strong>mostravanonei loro autori tentativi lodevoli.Da quel momento, si può <strong>di</strong>re,balenò nel mio cervello l’idea chemi condusse alla pubblicazione dell’e<strong>di</strong>zione».1 Cesare Ratta (Bologna1857-1938) spiega così la genesi fulmineadel progetto de Gli Adornatoridel libro in Italia, nove volumi tirati asumma del suo impegno, a cui avrebbeconsacrato una vita intera, perrinnovare il culto del libro nei suoiaspetti tipografici e squisitamenteornamentali (la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> via Senatone colleziona l’intera serie).Gli inizi del Novecento avevanovisto sfilare varie figure <strong>di</strong> tipografiappassionati e innovatori: tratutte quelle <strong>di</strong> Salvatore Lan<strong>di</strong>, fondatore<strong>di</strong> quella rivista – «L’Arte dellaStampa» – che, oltre ad accoglieree rilanciare i <strong>di</strong>battiti sul progressodella tipografia, <strong>di</strong>venne poi l’omonimacasa e<strong>di</strong>trice; e <strong>di</strong> GianolioARIANNA CALÒNella pagina accanto: «L’Aurora»,silografia originale <strong>di</strong> Ettore <strong>di</strong>Giorgio (1987-1971). Sopra: tavola acolori <strong>di</strong> Luigi Servolini (1906-1981)Dalmazzo, dal cui impegno allascuola tipografica <strong>di</strong> Torino scaturironola <strong>di</strong>rezione dell’«Archivio Tipografico»e la pubblicazione de Il libroe l’Arte e della Stampa. Nessuna <strong>di</strong>queste, però, intese de<strong>di</strong>carsi piùcompiutamente all’illustrazione eall’adornamento grafico; ed è in questicampi che, quasi solitaria, 2 operòla de<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> Cesare Ratta.Auto<strong>di</strong>datta, a 18 anni entra intipografia, battendosi sin da subitoper l’istituzione <strong>di</strong> una Scuola ProfessionaleTipografica, consapevoleche la modestia italiana nelle produ-zioni grafiche e lo scarto rispetto allealtre nazioni europee nella decorazionedel libro («il prodotto più nobiledell’umano sapere» 3 ) fossero dacolmare unicamente con la più vastaeducazione all’arte e al gusto: «Insegnaread osservare e confrontare, insegnarea vedere la natura ed a sentirela bellezza delle interpretazionidell’arte è compito estremamenteeducativo della mente e del cuore:sono quin<strong>di</strong> le scuole d’arte e l’insegnamentodell’arte nelle scuole chebisogna <strong>di</strong>ffondere». 4Fedele all’esempio <strong>di</strong> WilliamMorris, che in Inghilterra aveva operatoper mezzo della scuola e dell’educazione(«Io non posso concepire– <strong>di</strong>ceva – che l’arte debba rimanereun privilegio <strong>di</strong> pochi; l’arte, comel’educazione e come la libertà, nondeve costituire una <strong>di</strong>stinzione pernessuno»), Ratta, <strong>di</strong> fatto, trasferiscel’insegnamento nella Scuola Professionale<strong>di</strong> Bologna (<strong>di</strong> cui <strong>di</strong>venne <strong>di</strong>rettorenel 1916) dalle aule al torchio,stampando una serie <strong>di</strong> SaggiTipografici caratterizzati da un’estremacura nella composizione dellematrici e nella riproduzione, spessocontenenti inserti originali, e rigorosamentea tiratura limitata, qualitàqueste che «sin dal loro apparire, licollocarono nel rarefatto e goloso

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