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34 la Biblioteca di via Senato Milano – novembre / dicembre 2011BvS: l’appuntamentoIL SALONE DEL LIBRO USATOCOSA SCEGLIERE E PERCHÉDal 7 al 10 dicembre, un’occasione per rifinire le proprie “collane”CARLO NOBILICi sono collane di libri chemeritano di essere seguiteoggi in Italia? A tale domandanon è facile offrire una risposta.Le grandi serie sono state una caratteristicae un vanto del passato, e anchenel Paese dove l’editoria sembraun bene provvisorio non sono mancate.Si prendano per esempio gli“Scrittori d’Italia” di Laterza, unaserie progettata da Benedetto Croceagli inizi del Novecento in 500 volumi(sarebbe attuale ancora oggi ilpiano di realizzazione).Il primo, “Lirici marinisti”, videla luce nel 1910 e l’ultimo, “L’Asino”di Carlo de’ Dottori nel 1987.Sono stati ben 273 i titoli pubblicati.La collana non si fermò nemmenodurante le guerre mondiali (nel 1943uscirono, in due tomi, le importanti“Discussioni e polemiche sul Romanticismo”),ma finì grazie allo spiritodi rinnovamento della casa editrice.Comunque, per ben 77 anniqualcuno, aiutato dai suoi eredi, l’-hanno potuta seguire. I titoli cheuscivano sotto quel marchio eranouna garanzia.Oggi qualcosa del genere sarebbeimpensabile. La cultura managerialecondannerebbe senza appelloun direttore editoriale che ac-cettasse un progetto come quello chea suo tempo fece Croce. Ma per ilcollezionista esso rappresenta unpunto di riferimento. E anche per glistudiosi.Si pensi, a tal proposito e perfare un esempio che non ha bisognodi commenti, alla francese “Pléiade”,che è diventata la più importantecollana di classici d’Europa conquasi 600 titoli pubblicati (in edizionicontinuamente rinnovate). Ai nostrigiorni invece in Italia occorrespigolare qua e là. Una collana chiude,l’altra agonizza, una ancora continua.Bisogna ingegnarsi. Ma non èdifficile trovare dei titoli.Con gli “Scrittori d’Italia” perla longevità e soprattutto per la qualitàpuò gareggiare soltanto un’altraserie: “I millenni” di Einaudi. Il primotitolo risale al 1947, “I quarantanoveracconti” di Ernest Hemingwaye le pubblicazioni sono ancora incorso. Tre o quattro titoli l’anno.Alcune opere sono veramenteimportanti, come “Navigazioni eviaggi” di Giovanni Battista Ramusio(uscì in sei volumi tra il 1978 e il1988) o le “Opere” di GeoffreyChaucer del 2000. È un merito per
novembre / dicembre 2011 – la Biblioteca di via Senato Milano 35l’editore torinese essere riuscito a salvare questa collanasempre interessante e ricca di sorprese (qualche scivolata,e ce ne sono, è perdonabile).Poi non mancano iniziative recenti presso piccolieditori, da seguire e da non sottovalutare, ma mancanograndi progetti che sappiano sfidare i tempi. Certo, tale sipuò anche considerare la raccolta della “Fondazione LorenzoValla”, la nostra più vasta collezione di testi greci elatini, che ha infiniti meriti ma non manca di lacune (esoltanto il cielo sa se verranno colmate).Del resto, un confronto con la collezione “Budé”de Les Belles Lettres, che tiene in catalogo dagli inizi deglianni Venti tutti i titoli dei classici con testo critico, ed èormai giunta a quasi 1000 volumi, non conviene nemmenotentarlo. Né è possibile un paragone con la Loeb ClassicalLibrary di Harvard: anche in tal caso, a cento annidall’inizio, siamo a poco meno di 500 volumi con testocritico continuamente rinnovati e riproposti. La ricordataValla non arriva a 200 (è anche vero che ha cominciato apubblicare nel 1974).Per un italiano rimane mitica la Bur grigia, ma vennestampata su carta pessima e non sempre si trova incondizioni decenti. E il carattere utilizzato mette a duraprova gli occhi di presbiti e miopi. Ciò non toglie che alcunititoli restino deliziosi e ben tradotti (valga per tuttil’“Elogio della follia” di Erasmo di Annaratone, un verocapolavoro).E, sempre guardando indietro, con titoli da cercarein modernariato, vale la pena ricordarsi dei classici stranieriche pubblicava Mursia. Tra l’altro, in questa raccol-INGRESSO LIBEROSALONE DEL LIBRO USATOBANCARELLE IN FIERAMILANO,FIERA MILANOCITY,PADIGLIONE 3DAL 7 AL 10 DICEMBREInaugurazione mercoledì 7, h.10,00aperto dalle 10,00 alle 19,00Info: tel. 02.21023079mostra.libroantico@publitalia.itwww.salonelibrousatomilano.comComprendendo al loro internoanche la categoria dei “libriantichi” – e quindi dedicatipressoché esclusivamente a collezionistie bibliofili – i libri usati tout-courtpossono invece interessare chiunquesia alla ricerca di un testo ormaifuori commercio o, comunque, difficilmentereperibile. Ed è soprattutto aquesto più vasto pubblico che vuolerivolgersi il “Salone del Libro usato”,organizzato dalla nostra Fondazioneanche in questa VII edizione.Quasi duecento gli espositori –italiani e internazionali – presentiquest’anno, per un totale di oltre100.000 titoli, così da andare incontrotanto al desiderio del singolo appassionatodi letteratura quanto alle esigenzedel collezionista specializzato.Per entrambe le categorie, comunque,la cosa più accattivante dovrebbeessere la possibilità di sceglierealcuni titoli per arricchire o completarequelle collane editoriali ormai “in disuso”,ma che hanno fatto la storia dellanostra editoria se non del nostro Paese.Ma in una manifestazione cosìvasta, è inutile porre limiti al fato,ognuno potrà trovare il “proprio” libro.
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