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44la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> via Senato Milano – novembre / <strong>di</strong>cembre 2011L’intervista d’autoreROBERTO ISEPPI, CHE SUL “VATE”NON POSSIEDE TUTTO, MA QUASIineguagliabile<strong>di</strong> rimettere insieme i pezzi <strong>di</strong>L’ambizioneuna vita inimitabile. È quella<strong>di</strong> Roberto Iseppi, impren<strong>di</strong>tore bolognese<strong>di</strong> stanza a Modena che ha fatto carrieranel settore metalmeccanico e fortunain quello culturale, combattendocon audacia - Memento Audere Semper -una dura guerra bibliofila nella terraletteraria ed e<strong>di</strong>toriale del Profeta.Ossia il Vate, come è passato allastoria Gabriele D’Annunzio, a volte scrittod’Annunzio, o Principe <strong>di</strong> Montenevoso,come usava firmarsi il poeta, giornalista,drammaturgo, militare, politico, uomo<strong>di</strong> azione e <strong>di</strong> contemplazioneche da Pescara a Gardone Riviera tracciòun segno pesante sulla sua epoca e lasciòun’influenza altrettanto profondasu quella che gli è succeduta. Libri, quasitutti prime e<strong>di</strong>zioni, quasi tutticon de<strong>di</strong>ca, e poi manoscritti, lettere,giornali, scritti dannunziani, fotografie,pugnali, medaglie.Da 15 anni Roberto Iseppi - unoche peraltro ancora fino alla mezza etànon si era mai particolarmenteinteressato a Gabriele D’Annunzio,preferendo nei suoi trascorsi scolasticil’opera <strong>di</strong> Carducci e Pascoli - si è votatoalla ricerca <strong>di</strong> testimonianze <strong>di</strong> carta<strong>di</strong> uno scrittore narcisista e grafomaneche nel corso della propria vitane <strong>di</strong>sseminò a bizzeffe.Comunque, i “pezzi” dellacollezione-Iseppi sono più <strong>di</strong> un migliaio,tanto che nel 2007 il proprietarioha deciso <strong>di</strong> mettere or<strong>di</strong>ne nella raccolta,catalogando il materiale in un volume<strong>di</strong> luigi mascheronibibliografico, in cento esemplarinumerati, stampato dalla litografiaItalgraf <strong>di</strong> Rubiera. Titolo, Il mio viaggiocon Gabriele D’Annunzio 1997-2007: quiè censita l’opera omnia (collezionistica) <strong>di</strong>Iseppi: dall’e<strong>di</strong>zione rarissimae introvabile del primo testomai pubblicato da D’Annunzio, a 16 anni,cioè l’Ode a Umberto I <strong>di</strong> Savoia, stampataa Prato nel 1879 dalla TipografiaGiachetti, fino all’e<strong>di</strong>zione postumadel <strong>di</strong>ario ine<strong>di</strong>to Solus ad solam, uscitada Sansoni nel 1939, l’anno dopola morte del Vate.In mezzo, <strong>di</strong> tutto: ogni libropubblicato da e su D’Annunzio, libritradotti, testi de<strong>di</strong>cati, riviste, bozze<strong>di</strong> stampa, e<strong>di</strong>zioni fuori commercio,biblietit da visita... Una collezionericchissima, alla faccia del mottodannunziano Habere non haberi,“Possedere, non essere posseduto”.E intanto, Iseppi sta già lavorandoa un’integrazione che catalogail materiale successivo, quello raccoltodopo il 2007 e che sarà pubblicatonel 2013, nel 150° della nascita del Vate.Come è iniziato tutto?Come tutte le passioni, per caso. Ungiorno, nel 1997, entrai in una famosalibreria antiquaria <strong>di</strong> Modena, per fare unregalo a mia figlia Michela. E ilproprietario, Paolo Bongiorno, mi consigliòuna copia molto particolare del Notturno<strong>di</strong> D’Annunzio, stampata dall’e<strong>di</strong>toreTreves nel 1921, con la rilegatura in pienapergamena e i legacci per la chiusura, masoprattutto con una bellissima de<strong>di</strong>caautografa del poeta a Lina Carrara Toti:«Alla sorella del <strong>di</strong>vino Enrico che sa comela luce sorga dal profondo», datata 9agosto 1927. Mi innamorai <strong>di</strong> quel libro, <strong>di</strong>quella e<strong>di</strong>zione elegantissima, <strong>di</strong> quellafirma potente «Gabriele d’Annunzio»un’attrazione irresistibile, e un incanto cheho continuato a ricercare per il resto dellavitaE quando, il secondo “incanto”?Pochi giorni dopo. Tornai nellastessa libreria dove avevo visto ancheuna piccola raccolta <strong>di</strong> libri e autografidannunziani appartenuta a un legionariofiumano... Acquistai l’intero lotto.Da allora il libraio, Paolo Bongiorno,ha continuato a seguirmie a consigliarmi fino a oggi.I pezzi più preziosi della suacollezione?Come faccio a <strong>di</strong>rlo? Per me tutti.

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