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novembre / <strong>di</strong>cembre 2011 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> via Senato Milano 23Nella pagina accanto: Eso Peluzzi, Autoritratto, incisione,1969. A destra: copertina del catalogo della mostra<strong>di</strong> Peluzzi alla Gian Ferrari (1967)La Galleria si <strong>di</strong>stinse subito organizzando mostrein cui venivano presentate le migliori personalità dell’arteitaliana e straniera: De Chirico, Wotruba, Spa<strong>di</strong>ni,Viani, Kokoschka, Marussig. Proprio in una retrospettiva<strong>di</strong> quest’ultimo pittore, Gian Ferrari affiancò originalmente,fronte a fronte, <strong>di</strong>pinti autentici e <strong>di</strong>pinti falsi,perché potessero essere meglio stu<strong>di</strong>ati.Tra le esposizioni <strong>di</strong> quel periodo una, importantissimae prima in Italia, fu de<strong>di</strong>cata all’arte finlandesedel XIX e XX secolo. Nel 1955 la Galleria fu costretta achiudere i battenti perché l’e<strong>di</strong>ficio <strong>di</strong> via Clerici dovevaessere abbattutto per far posto a quello nuovo del palazzoOlivetti. Dopo un breve periodo in cui si ritirò invia Filodrammatici, e dove curò eventi culturali <strong>di</strong> ampiorespiro 15 , nel 1959 Ettore riaprì la galleria in via Gesùal n. 19, con una mostra <strong>di</strong> Casorati, cui fecero seguito,tra le altre, una, commemorativa, <strong>di</strong> Renato Birolli,una personale <strong>di</strong> Alberto Mangelli e una celebrativa delgruppo <strong>di</strong> “Corrente”. L’attività della Galleria è proseguitafino ai nostri giorni, grazie all’intelligente e caparbioimpegno della figlia <strong>di</strong> Ettore, Clau<strong>di</strong>a, scomparsapurtroppo poco tempo fa.De Micheli cominciò a collaborare con la GianFerrari negli anni ’60, con una mostra retrospettiva de<strong>di</strong>cataa Aldo Carpi, in omaggio ai suoi sessant’anni <strong>di</strong> pittura16 . «Nella vicenda della pittura italiana del ’900, Carpiè un “irregolare”. È sempre vissuto a Milano, ha visto<strong>di</strong>ffondersi il <strong>di</strong>visionismo, è stato compagno <strong>di</strong> Carrà all’Accademia<strong>di</strong> Brera, ha conosciuto i primi futuristi, hapotuto seguire da vicino il fenomeno del novecentismo,ma nulla <strong>di</strong> tutto ciò ha mai scalfito la sostanza del suo <strong>di</strong>scorsofigurativo. […] Un “irregolare” dunque: uno <strong>di</strong>quegli artisti che se ne vanno da soli, unicamente nutritidalla propria fantasia, dalle proprie immagini, da propripensieri. […] Nel panorama della pittura italiana oggiegli appare come uno dei più significativi e originali fra ipittori del primo ’900: non mortificato, non logorato,non prigioniero della propria gloria. Dopo una vita passataad offrire poesia agli altri, è dunque venuto il tempoche gli si restituisca qualcosa: il nostro consenso pieno,critico ed umano» 17 .L’amicizia tra De Micheli ed Ettore, prima, e poicon la figlia Clau<strong>di</strong>a Gian Ferrari, sarà fedele e proficuaper anni: si succederanno mostre <strong>di</strong> Giuseppe Gorni, SergioBonfantini, Floriano Bo<strong>di</strong>ni, Silvio Benedetto, delraffinato pittore ligure Eso Peluzzi 18 , Mario Molteni, ArturoTosi, Ottavio Salvini, dei teatrini <strong>di</strong> Francesco Casorati,<strong>di</strong> Wanda Broggi, dello scultore Agostino Pisani, dell’argentina-romanaGloria Argelés, Christian Leroy,Normanno Soscia, della scultrice svizzera Cordelia vonden Steinen, Pietro Cascella, Timo e Do<strong>di</strong> Bortolotti 19 .Negli anni ’70, il loro sodalizio li vide uniti comenon mai per una vicenda abbastanza curiosa, che riguardavaalcune false sculture <strong>di</strong> Arturo Martini. Le sculture,acquistate da un collezionista milanese alla GalleriaMarlborough <strong>di</strong> Roma, vennero sottoposte a Gian Ferrariper una perizia sulla loro autenticità. Il gallerista, che<strong>di</strong> questa dubitava, chiamò subito l’amico che purtroppoconfermò i suoi dubbi. Le opere quin<strong>di</strong> furono al centro<strong>di</strong> una querelle tra loro due da una parte (che sostenevanoappunto che fossero false) e dall’altra la Marlborough eGiuseppe Marchiori 20 , come perito <strong>di</strong> parte, (che sostenevanofossero originali).

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