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24 la Biblioteca di via Senato Milano – novembre / dicembre 2011Da sinistra: Aldo Carpi, Autoritratto (dal catalogo della mostra alla Gian Ferrari, 1963); catalogo della mostra di FrancoFrancese alla ColonnaArbitro della disputa fu Giacomo Manzù, che subitofu sicuro assertore della falsità delle opere. Nel prosieguodel dibattimento, venne nominato nuovo perito diparte della Galleria romana Giulio Carlo Argan, il qualedisse, con una lunga quanto pretestuosa perizia, che leopere in questione erano autentiche. Dopo varie discussionie giudizi si arrivò alla Cassazione che sentenziò, inbase alla perizia di De Micheli (e al giudizio di Manzù),che le opere fossero dei falsi, di un certo Michele Amato,e condannò la galleria romana ad apporre loro un cartellinoche richiamava la sentenza definitiva.«Intanto nella sua Galleria di via Gesù, a Milano,Gian Ferrari aveva già ordinato una mostra di foto e diopere di tali falsi. Mentre la Marlborough, nel 1980, fecenella sua sede romana, la mostra dei “suoi” Martini,annunciando però, secondo la sentenza del Pretore,ch’erano tutti falsi.Puntuali come una fucilata, Gian Ferrari, BeppeMazzotti, che a Treviso aveva fatto la prima mostra diMartini post mortem, ed io stesso, arrivammo davanti allagalleria al momento della sua apertura. Entrammo,guardammo le opere esposte, guardammo il cartello chele dichiarava false, lamentandoci tuttavia che la loro falsitànon fosse dichiarata sotto a ognuna delle sculture inmostra; e ce ne andammo.Una battaglia almeno era stata vinta, ma ce ne sarebberostate altre. Infatti i falsi Martini non cessavano diapparire qua e là per la Penisola: per esempio a Maranello,dove un collezionista importante di scultura qualeUmberto Severi, aveva acquistato un gruppo di opere attribuitea Martini e ne aveva fatto un gruppo di bronzi perregalarli agli amici, donando poi gli originali al museo diCarpi. Anche quelle opere venivano dal fondo inesauribiledi Michele Amato!» 21 .La Galleria Spotorno, in via Moscova n. 40, doveoperava la scultrice Enrica Spotorno, con la collaborazionedi Eliana Fantuzzi, fu inaugurata con una mostradi grafiche di Casorati. Enrica era moglie di Francesco,