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acta ordinis fratrumminorum - OFM

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AD CHRONICAM ORDINIS 121zione, indicando che essa deve essere attentaalla tradizione carismatica dell’Ordine, masenza trascurare le acquisizioni importanti deinostri tempi che richiedono anche la revisionedegli abituali modelli o processi formativi.Ha insistito e spiegato che la Formazione, siainiziale che permanente, deve essere integrale,cioè che tiene conto della persona della sua totalità;deve essere personalizzata ed esperienziale,attenta all’assimilazione dei valori delnostro carisma, più che dei contenuti. Deveessere permanente, progressiva e accompagnata.Riferendosi poi alle icone evangelichedel Samaritano e della Samaritana, il Ministroha indicato la passione per Dio e la passioneper i fratelli come tratti essenziali della nostraformazione francescana che deve spingere alasciarsi coinvolgere nella situazione dell’altro,mentre invece la società tutt’intorno insistenell’autocentrarsi sul proprio io.Il Ministro ha offerto anche delle indicazionimetodologiche circa la formazione e,tra queste, particolare interesse suscita quelladenominata come “pedagogia provocativainterpretativa”che sarebbe la metodologia impiegatada Gesù stesso e che emerge con particolarerilevanza nei racconti evangelici dellaSamaritana e dei discepoli di Emmaus.Alla esposizione del Ministro generale hafatto seguito un ampio dialogo tra lui e i presenti.Sono state poste domande ma ci sonostati anche interventi di condivisione con riferimentiad esperienze e situazioni provinciali.Giunta l’ora del Vespro, ci si è trasferitinella chiesa del nostro Convento S. Bonaventura,sempre in Frascati. Qui è stata celebratala Liturgia della sera, presieduta dal Ministrogenerale ed animata dai giovani Frati di professionetemporanea, con la partecipazione deiNovizi, dei Postulanti, della locale FraternitàOFS e della GiFra di Frascati. Tra i partecipantiche hanno riempito la chiesa, una presenzaparticolarmente cara e familiare in questo convento,quella di Fr. Giacomo Bini che proprioqui in Frascati ha dimorato per qualche anno,dopo aver terminato il mandato come Ministrogenerale, fino all’avvio in Palestrina dellanuova Fraternità Internazionale per l’Evangelizzazione.Mercoledì 28 gennaio, nuovamente pressoil centro di formazione permanente dei Cappuccini,era in programma l’incontro con leClarisse della Federazione S. Giacinta Marescotti.Si tratta di sei monasteri distribuiti nelLazio che, l’Assistente provinciale delle Clarisse,Fr. Fabio, li ha presentati al Ministro generale.Dopo l’accoglienza e i saluti iniziali,le Sorelle Clarisse hanno accolto la parola delMinistro che ha trattato della Contemplazione.Muovendo dagli scritti di santa Chiara, Fr.José ha illustrato i tratti essenziali della contemplazionesecondo il pensiero e l’esperienzadi Chiara. Infatti, ci sono veramente degliaspetti singolari e affascinanti – ha proseguitoil Ministro – nella concezione “clariana” dellacontemplazione e della vita delle Sorelle povere.La contemplazione occupa tutta la personae non è una attività esteriore che impegna leSorelle in cose da fare per essere contemplative.La contemplazione è un viaggio interiore,è una attitudine; non si riduce a tempi o momentiparticolarmente intensi, ma tutta la vitaè immersa in questa presenza con lo scopo ditrasformarsi in Colui che si contempla.A seguito delle parole del Ministro generale,si è sviluppato un fraterno un dialogo traSorelle e Ministro. Sono state poste domande,sono state sottolineate alcune posizioni,sono state chieste informazione sul camminodell’Ordine. A mezzogiorno è avvenuta la Celebrazioneeucaristica in chiesa, con l’animazionee il canto delle stesse Sorelle.Il pomeriggio della stessa giornata è tuttodedicato all’OFS e GiFra della regione Lazio.L’appuntamento col Ministro generale era alteatro Capocroce di Frascati, una struttura capienteper accogliere le varie Fraternità chehanno partecipato numerose. L’incontro haavuto inizio con il canto, la preghiera e il salutodel Ministro provinciale. Quindi il Ministroregionale OFS, con gli Assistenti OFS e GiFra,Fr. Domenico e Fr. Rino, hanno presentato rispettivamentele loro realtà e subito si è coltouna buona vitalità e promettenti prospettiveper questa realtà laicale locale. Infine ha presola parola il Ministro generale che ha salutato esi è compiaciuto per l’incontro e per la numerosapartecipazione. Quindi si è soffermato sutre aspetti fondamentali nella vita e missionedel laicato francescano. C’è una chiamata aseguire Cristo e una secolarità da mai scordarequando si cerca di chiarire e vivere la propriaidentità come francescani che vivono inseritinel mondo come lievito. Inoltre, un ulterioreaspetto che ci accomuna e che deve diventaremotivo di condivisione e di reciproco aiuto èl’appartenenza alla stessa famiglia: la FamigliaFrancescana, e perciò dovrà essere semprela comunione a manifestare il comune carismache ci lega allo stesso padre Francesco

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