136 AN. CXXVIII – IANUARII-APRILIS 2009 – N. 1questi temi, il primo dei sei proposti, quelloriguardante la minorità, cardine del carismafrancescano. Cosa vuol dire “essere minori”nella Chiesa e nel mondo d’oggi? Vengonoanzitutto riportati alcuni articoli della costituzionigenerali. La riflessione che segue trovail suo punto di riferimento nelle parole stessedi san Francesco: «Voglio che questa Fraternitàsia chiamata Ordine dei Frati Minori». Questo,pertanto, commentano gli estensori delloschema, «è un nome che ci definisce. Non siamoFrati poveri, Frati uniti, Frati piccoli, maFrati minori». Le costituzioni recuperano ilvocabolario francescano sulla minorità. Ora,al di là di ogni altra mansione o titolo che unopossa avere (superiore, priore, presidente…) iltermine più qualificante è quello di definirsie sentirsi minori: «La parola minori descrivele modalità del come essere fratelli e del comevivere e annunciare il Vangelo. In altre parole:il nome indica anzitutto un programma di vita,un modo peculiare di comprendere ed esprimerela nostra relazione con Dio, con gli altri econ il creato, e di porci a servizio della Chiesae del mondo».Questo aspetto fa parte dell’“ispirazionecarismatica“ dell’Ordine ed è codificato nellaRegola. In seguito al Vaticano II si è cercato diriscoprire questa ispirazione carismatica, che,se anche non facile da vivere, tuttavia, è detto,«constatiamo con gioia che le nuove condizionisocio-culturali del mondo attuale e la nuovasensibilità dei frati riguardo alla vocazione diminorità convergono».Si tratta quindi di un carisma che conservatutta la sua attualità, e le costituzioni si premuranodi sottolinearlo. Ma è esigente. Infatti,«la vocazione alla minorità implica ancheun’ascesi personale, specialmente l’espropriazionedi sé, e allo stesso modo una capacità diconversione permanente. Il frutto sarà segnodella nuova umanità voluta da Dio. Spesso dovremmoessere segno di contro-cultura, denunciandole cose che si oppongono ai valori delRegno». Sarà importante, a questo riguardo,«valorizzare la dinamica che integra l’esperienzaspirituale e la prassi-opzione di vita; lafedeltà all’origine carismatica della vocazionee la visione delle condizioni dei poveri delmondo attuale; e la interrelazione tra le variedimensioni della minorità: teologale, cristologica,sociale e missionaria».La minorità, quale forma per seguire Gesùpovero e umile, si estende a tutte le dimensionidella vita, le abbraccia e le unifica: la relazionecon Dio Padre, le relazioni interpersonali e ilmodo di essere tra gli uomini e le donne; la vitafraterna e lo stile di vita quotidiana, e si esprimequindi nella missione. A titolo di esempio,possiamo riprendere ciò che è detto nel rapportotra minorità e vita fraterna: «Non siamofratelli quando uno si colloca più in alto deglialtri; l’amore fraterno è spirituale solo quandoè disinteressato; la prova dell’amore disinteressatoè l’obbedienza fraterna; all’internodella fraternità va privilegiato chi è minore: gliammalati, gli anziani…; il minore di tutti deveessere colui che è costituito “servitore” dei fratelli:ministro provinciale, guardiano… ».Una scelta teologica non ideologicaSarebbe tuttavia deleterio, si dice, ignorarela problematica che impone l’esperienza realedelle persone e i nostri condizionamenti strutturalie collettivi. Di conseguenza, «la saggezzadi mantenere l’ideale e rispettare il processovissuto delle persone e dei gruppi è una dellesfide più importanti della nostra missionefrancescana». Bisogna perciò tenere presentile varie problematiche: psicologica, socio-culturale,esistenziale e spirituale. A proposito diquest’ultima è detto opportunamente: «Se lavocazione alla minorità non è fondata teologicamente,ma si basa su una ideologia, anchese giustificata evangelicamente, non tarderà amanifestarsi l’inconsistenza delle sue scelte».Nello schema segue la presentazione dialcune esperienze e quindi si passa alla fasedell’attualizzazione con suggerimenti per laformazione personale, gli incontri fraterni basatisulla parola di Dio e la revisione di vita;ma, si osserva, «è importante che i segni o igesti che vogliono esprimere la fedeltà dellafraternità alla minorità scaturiscano dalla precedenterevisione di vita e dalla assunzionedella Parola ascoltata e pregata».La scheda si conclude con una antologia ditesti per l’approfondimento, tratti dalla paroladi Dio, dai documenti della Chiesa e dalle fontifrancescane. Infine, un’osservazione importanteche sottolinea quanto sia indispensabilela formazione permanente: «Essere minore è“divenire sempre più piccolo, nella progressivaconformità a Cristo povero e crocifisso enella progressiva spogliazione materiale, culturalee spirituale, per “restituire” ogni bene aDio cui appartiene. La minorità è la nostra vocazionespecifica. Ma non si è mai veramenteminori. Lo si diventa ogni giorno “nel costanterinnegamento di se stessi e nella continua con-
AD CHRONICAM ORDINIS 137versione a Dio”, come “servi soggetti a tutti”,immersi nella condizione di vita dei più piccoli,tra i quali “vivano come minori”. In questocammino nel “divenire sempre più piccoli” sononecessarie la perseveranza, la pace interiore,la letizia dello spirito, conservando sempre“lo stesso proposito di santità” » (FoPe 34).Le altre cinque schede del sussidio mantengonola medesima struttura e si articolanosecondo la stessa metodologia. Manifestanocome la formazione permanente non si esauriscain qualche iniziativa occasionale, masia un impegno globale che abbraccia tutti gliaspetti derivanti dal carisma come è propostodalle costituzioni e continui per tutta la vita.L’esperienza insegna, infatti, quanto sianospesso lontani i principi e gli ideali affermatidalla realtà vissuta. Il divario può apparire incolmabilee sembra che non basti la vita interaper riuscirvi. Provare a colmarlo è appunto ilcompito della formazione permanente.[Testimoni, 1(2009)9-17]An t o n i o Da l l’Os t o3. Incontro con i nuovi Ministri provincialie CustodiRoma, Curia generale, 19-25.01.2009Presso la Curia generale <strong>OFM</strong> si è tenutol’incontro dei nuovi Ministri provinciali e Custodicon il Ministro e il Definitorio generalenei giorni 19-25 gennaio 2009.PartecipantiDefinitorio generaleFr. José Rodríguez Carballo, Min. Gen.; Fr.Francesco Bravi, Vic. Gen. et Proc. Gen.; Fr.Šime Samac, Def. Gen.; Fr. Miguel J. VallecilloMartín, Def. Gen.; Fr. Ambrogio NguyenVan Si, Def. Gen.; Fr. Amaral BernardoAmaral, Def. Gen.; Fr. Mario Favretto, Def.Gen.; Fr. Luis Gerardo Cabrera Herrera, Def.Gen.; Fr. Juan Ignacio Muro Aréchiga, Def.Gen.; Fr. Jakab Várnai, Def. Gen.; Fr. ErnestSiekierka, Sec. Gen.Ministri e CustodiMduduzi Zungu Fr. Vincent, Prov. N. D.Reginæ Pacis, SudAfrica; Flores InterianoFr. Saúl Orlando, Prov. N. D. de Guadalupe,America Centrale e Panama; Rodríguez PaniaguaFr. Jorge Gustavo, Prov. S. Michaëlis, Argentina;Alves Pereira Fr. Aluisio, Cust. Aut.N. D. Septem Gaudiorum, Brasile; SchwietersFr. João, Cust. Aut. S. Benedicti de Amazonia,Brasile; Le Goanvec Fr. Marc, Prov. S. IosephSponsi BMV, Canada; Garzon Ramirez Fr.Fernando, Prov. S. Fidei, Colombia; ScheelerFr. Jeffrey, Prov. S. Ioannis Baptistæ, USA;Perry Fr. Michael Anthony, Prov. Ss. CordisIesu, USA; Marchal Fr. Roger, Prov. TriumSociorum, Francia/Belgio; Dubigeon Fr. Benoit,Prov. S. Paficifi, Francia; Ngga Fr. Gabriel,Cust. Aut. S. Francisci, Indonesia; LeopizziFr. Tommaso, Prov. Lyciensis AssumptionisBMV, Italia; Brocanelli Fr. Vincenzo,Prov. Picenæ S. Iacobi de Marchia, Italia;Solinas Fr. Angelo Maria, Sardiniæ S. MariæGratiarum, Italia; Ottavi Fr. Bruno, Prov. SeraphicæS. Francisci Assisiensis, Italia; NotoFr. Giuseppe, Prov. Siciliæ Ss. Nominis Iesu,Italia; Overend Rigillo Fr. Sandro, Prov.S. Pauli Apostoli, Malta; Morales Valerio Fr.Francisco, Prov. S. Evangelii, Messico; JoaoFr. Evodio, Cust. Aut. S. Claræ, Mazambico;Peter Fr. Moghal, Cust. Aut. S. Ioannis Baptistæ,Pakistan; Vallejo Lagos Fr. Mauro Alberto,Prov. S, Francisci Solano, Perù; TrezzaniFr. Guido, Fund. S. Francisci, Russia/Kazakistan;Vu Phan Long Fr. François Xavier, Prov.S. Francisci Assisiensis, Viet Nam.SegretariaSiekierka Fr. Ernest Karol (Segr. gen.); RomeroGarcía Fr. Francisco Manuel (Vice Segr.gen.).InterpretiPaniagua Fr. Edwin (inglese), VillalobosAvendaño Fr. Oscar G., (spagnolo); RinaldiFr. Giovanni (italiano).AssistentiLovato Fr. Stefano (Verbalista); Łopata Fr.Simone (computer); Portka Fr. Samuele (Aula).AgendaIl giorno 19 alle ore 9, nell’Aula “DunsScoto” il Moderatore, Fr. Ambrogio Van Si,ha dato inizio ai lavori con una preghiera, trattadagli scritti di san Francesco. Ha preso laparola il Ministro generale, per salutare i partecipantie indicare gli obiettivi dell’ultimoincontro del sessennio con il Definitorio ge-