26.11.2016 Views

SUONO n° 511

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

IL FUTURO DELLE MANIFESTAZIONI SPECIALISTICHE HI-FI<br />

IL MELIÀ: CHE SCOPERTA!<br />

Da due edizioni il Milano Hi-fidelity ha trovato casa, dopo aver transitato con alterno successo<br />

anche al Top Audio e alla commistione con altri generi come quello degli strumenti<br />

musicali, presso il Melià, una sede espositiva nel centro di Milano di ottimo livello. Sale<br />

grandi e piccole in una cornice coerente con il senso di qualità che un certo tipo di riproduzione<br />

sonora propone. Nessun volo pindarico ma una convinzione certa: l’Hi-Fi<br />

a due canali. Una reggente forte, se pur classica, magari poco accattivante per le nuove<br />

generazioni ma tant’è: in terra di orbi…<br />

e patetica. I tempi moderni sono liquidi, rapidissimi, velocissimi, in<br />

<br />

come suona l’impianto da rapina con la solita musica fecale...”.<br />

“Se quelle sale è ormai acclarato che suonano male, perché continuare<br />

con questo accanimento terapeutico?”<br />

“Molti capelli bianchi, ben pochi giovani...”<br />

Questi sono alcuni commenti raccolti in rete e non è tanto importante<br />

stabilire a quale delle manifestazioni siano riferiti (da questo punto di<br />

<br />

su un format dal quale ciascuna non si allontana più di tanto e che,<br />

<br />

avvicinare gli appassionati), sembra più ottemperare il narcisismo e la<br />

propensione autolesionistica degli espositori che altri obiettivi, magari<br />

reconditi: più di uno, regolarmente, dopo un impegno logistico di rara<br />

portata ottiene immancabilmente giudizi negativi a causa della qualità<br />

“Perché lo fate?” la domanda non<br />

tere,<br />

visione miope del mercato, obiettivo di piccolo cabotaggio, per cui<br />

<br />

a casa tutti contenti!<br />

D’altronde su quella “P” della sigla APAF che sta per “promozione” poco<br />

<br />

rappresentata: in 25 anni nessuno è riuscito a trovare una sede più idonea<br />

dell’orribile Quark Hotel, quando Stefano Zaini, l’organizzatore dei<br />

vari ora (manifestazioni dedicate al solo due canali),<br />

ci ha messo molto meno per trovare una sede eccellente per ospitare<br />

le tanto vituperate manifestazioni Hi-Fi (il Melià è stato costruito nel<br />

2001, non l’altro ieri!).<br />

Insipienza e incapacità? Ordini dall’alto? Nessuno saprà mai il perché ma<br />

di certo in termini organizzativi il Top Audio non lascia quei rimpianti<br />

che invece sono leciti per la mancanza di una manifestazione che, negli<br />

scopi e nella rappresentanza, possa essere lo specchio di un panorama<br />

ampio e a livello nazionale. Le manifestazioni che si sono insinuate al<br />

posto del Top Audio, infatti, per origini, scopi e prospettive, questa “visione”<br />

non la hanno ed è probabilmente questo che lascia l’amaro in<br />

bocca al visitatore che comunque, valido rappresentante della tipologia<br />

“incontentabili”, dovrebbe ricordare a se stesso come l’ingresso alle nostre<br />

manifestazioni è gratuito, al contrario di quanto avviene negli eventi<br />

internazionali, vedi Munich Hi-End che, nota al margine, nel frattempo<br />

è cresciuto, alla faccia della crisi! Non ho sentito nessuno spendersi o<br />

spezzare una lancia per accettare o auspicare il pagamento di un biglietto<br />

d’ingresso che, a mio parere, è doveroso. Vale il contrario solo inquadrando<br />

la relazione manifestazioni / visitatori nella logica che li vede<br />

<br />

<br />

<br />

Forse è in quest’ottica che può spiegarsi il successo delle manifestazioni<br />

nate dal basso, pur essendo lecito chiedersi se sarebbero esistite in<br />

presenza di una manifestazione nazionale forte. Che valenza hanno o<br />

possono avere in una prospettiva futura? Certamente sono la risposta<br />

all’insoddisfazione rispetto a certi archetipi pedestremente perseguiti<br />

dalla maggioranza delle manifestazioni nel nostro paese e che ne hanno<br />

svuotato gli originali valori, anche solo per il fatto che tali valori evolvono<br />

nel tempo mentre in Hi-Fi un po’ tutti sembrano “freezzati” da tempo!<br />

Il punto è se devono, possono o potranno soddisfare appieno o in parte<br />

desideri ed esigenze del visitatore...<br />

In tal senso l’umana natura mi sembra che remi contro e che il successo<br />

abbia parzialmente portato alcuni a considerare la possibilità di<br />

rappresentare un’alternativa sostituiva e non integrativa della grande<br />

manifestazione nazionale che non c’è più!<br />

Comprensibile ma sbagliato e, probabilmente, fonte di inappagabili<br />

aspettative; vedo più tali occasioni come opportunità (a volte disattese)<br />

di dare forma a veri e propri laboratori che sperimentino nuove forme<br />

di comunicazione per inserire l’alta fedeltà in un contesto più ampio e<br />

meno ghettizzante di quello attuale. Ci aveva provato il con<br />

l’abbinamento al cibo e al relax ma l’esperimento, oltre che cristallizzato<br />

mi sembra sfumato. È che per ottenere questo risultato ci vuole<br />

un’apertura mentale e una predisposizione che forse esulano (al di là<br />

delle doti naturali di alcuni individui) gli scopi e gli obiettivi primari di<br />

chi attualmente organizza queste manifestazioni. Ci vuole la testa e il<br />

TORNA L’AUDIO VIDEO DI QUALITÀ<br />

A Bologna, complice anche una tradizione in merito alla materia, la prima edizione dell’Audiovideo<br />

Show è stata caratterizzata da una massiccia presenza dell’audio video di qualità,<br />

facilmente “esponibile” grazie alla presenza delle gran belle sale dell’area convention del<br />

Best Western Plus Hotel. Peccato che il numero di queste sale sia limitato!

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!