SUONO n° 511

TEST WHARFEDALE REVA-2
al banco di misura
SUONOGRAMMA
1 Capacità di analisi del dettaglio ...................1
2 Messa a fuoco e corposità ............................1
3 Ricostruzione scenica altezza .......................1
4 Ricostruzione scenica larghezza ...................1
5 Ricostruzione scenica profondità .................1
6 Escursioni micro-dinamiche ........................1
7 Escursioni macro-dinamiche .......................1
8 Risposta ai transienti ...................................0
9 Velocità .......................................................0
10 Frequenze medie e voci ...............................1
11 Frequenze alte .............................................1
12 Frequenze medio-basse...............................1
13 Frequenze basse ..........................................1
14 Timbrica ......................................................1
15 Coerenza .....................................................1
16 Contenuto di armoniche ..............................1
La risposta in frequenza risulta molto lineare quando
rilevata non in asse, con una attenuazione all’estremo
superiore caratteristica del componente utilizzato. In
asse si nota una cancellazione situata poco al di sotto
dei 15kHz che si riduce fuori asse ma mantiene la sua
influenza. La frequenza di incrocio fra tweeter e woofer
è collocata abbastanza in alto con una pendenza di
18db/oct effettivi sul tweeter e una multi pendenza sul
ampia, ma nei momenti in cui
questo accade, pensiamo a certi
fortissimo orchestrali o attacchi di
percussioni e tastiere, Wharfedale
non ci travolge ma ci porta senza
stress o troppa tensione al passaggio
successivo, senza mancare il
colpo. Vengono in mente altri mini
diffusori provati come gli Elac
BS263 o alcuni ProAc, non solo
Tablette, Monitor Audio, Acoustic
Energy, tutti, chi più chi meno,
caratterizzati da una spasmodica
ricerca della velocità e dell’impatto
ritmico, del dettaglio, delle sfumature,
ma, per contro, un po’ scarni
e stretti in basso (Elac a parte). I
Reva-2 cercano una via mediana,
dove il non esagerare, il non
impressionare con l’iper analisi,
in favore di una interpretazione
più meditata e delicata, è la cifra
del genere, in un rapido confronto,
possa passare inosservato. Un
peccato perché il Reva-2 appare
omogeneo lungo tutto lo spettro
di frequenze che è in grado di riprodurre.
L’estensione non è da
record ma il calo agli estremi banda
avviene in modo graduale e ben
raccordato. Quest’ultimo aspetto è
quello più sensibile alla distanza
dalla parete posteriore e può con-
tuning in funzione dei vostri gusti.
Naturalezza e ricchezza armonica
mettono ben in risalto le voci, sia
maschili che femminili, grazie a un
woofer. È presente una attenuazione in gamma media
prima dell’incrocio caratteristiche del woofer. Il sistema
ha una emissione in basso che consente una collocazione
in posizioni anche adiacenti alla parete di fondo, con un
incremento dell’estremo inferiore consistente ma non
eccessivo. Il modulo dell’impedenza non scende mai al
di sotto dei 4 Ohm e non costituisce un carico difficile,
anche se la sensibilità non è molto alta.
consistenza in buon equilibrio con
il resto. I colori, le sfumature, le
variazioni del canto sono ben evidenziati,
rendendo molto credibile
l’ascolto. I Reva-2 non nascono
certo per essere piazzati in mezzo
alla stanza, il costruttore stesso
parla di una distanza consigliata
massima dal fondo di 30 cm,
sebbene si debba sempre tener
presente che questi sono suggerimenti
indicativi, da prendere con
le molle. Però, almeno in questo
caso, decisamente meglio accosta-
per ottenere più corposità e solidità,
tenendo conto del fatto che
possono bastare pochissimi centimetri
di distanza per ottenere il
miglior equilibrio timbrico.
Il giudizio viene espresso su una scala di 6 valori da
-3 a +3. La linea tratteggiata corrisponde allo zero ed
esprime la congruità della prestazione con prodotti
analoghi appartenenti alla stessa fascia di prezzo.
IL VOTO DELLA REDAZIONE
COSTRUZIONE ■ ■ ■ ■ ■ | ■ ■ ■
Interessanti le soluzioni adottate, anche se non
sempre realizzate al meglio, coadiuvate da una
finitura di livello che regala valore al prodotto.
BANCO DI MISURA ■ ■ ■ ■ ■ | ■ ■
Qualche caratterizzazione nella risposta che
nella fascia di prezzo di appartenenza dovrebbe
essere meno evidente. Buona l’interfacciabilità.
VERSATILITÀ ■ ■ ■ ■ ■ | ■ ■ ■
Il diffusore può essere posto a ridosso della parete
posteriore o leggermente allontanato senza
richiedere distanziamenti più impegnativi.
ASCOLTO
■ ■ ■ ■ ■ | ■ ■
Nelle condizioni ottimali il diffusore suona in
modo preciso e accurato anche se a volte manca
un poco di vivacità.
FATT. CONCRETEZZA ■ ■ ■ ■ ■ | ■ ■ ■ ■
Storia del marchio e del distributore sono una
garanzia per un prodotto che si pone oltre il
discrimine del cash and carry.
QUALITÀ/PREZZO ■ ■ ■ ■ ■ | ■ ■ ■
Prezzo in linea anche se da un produttore noto
per l’ottimo value for price ci si sarebbe aspettati
di più...
I voti sono espressi in relazione alla classe di appartenenza
dell’apparecchio. Il fattore di concretezza
rappresenta il valore nel tempo e l’affidabilità del
prodotto, del marchio e del distributore.
SUONO novembre 2016 81