SUONO n° 511

INSIDE
di Vincenzo Maragoni
Il posto giusto per i miei LP
La new age del vinile sta risvegliando bisogni in buona parte sopiti nel recente passato: da tutto quello
che riguarda l’installazione del giradischi, con le problematiche relative alla sua messa a dimora e alla
sua convivenza con l’ambiente familiare, alla gestione dell’archivio degli LP. Perché se sale il numero
di chi compra vinili nel mondo, inevitabilmente cresce anche l’esigenza di stiparli, cercando anche
in questo caso di creare meno problemi estetici e di ingombro per l’ecosistema domestico. Abbiamo
provato ad analizzare il fenomeno e a indicare alcune possibili soluzioni offerte dal mercato…
P
ripercorrere dall’inizio alcune delle tappe fondamentali che
hanno segnato l’evoluzione dell’alta fedeltà ricordando, brevemente,
come essa nasca a metà del secolo scorso come una derivata degli
imponenti sistemi di sonorizzazione per cinematografo che celebravano
la conquista del sonoro nella rappresentazione a grande schermo.
L’ingresso degli strumenti per la riproduzione musicale fu accolto da
un grande battage pubblicitario e dal tentativo, motivato dalle nuove
esigenze legate all’integrazione nell’ambiente domestico, di ridurre gli
ingombri di oggetti improponibili nelle abitazioni! In questo senso il
rack utilizzato in ambito professionale si trasforma in coordinato dove,
in entrambi i casi, mobili e sostegni delle apparecchiature erano parte
vinile, che il giradischi, avevano comunque bisogno di un supporto e la
“scatola” esterna ne faceva parte anche se, “involontariamente”, contribuiva
all’acustica del sistema e costituiva, di fatto, il primo stadio di
52 SUONO novembre 2016