SUONO n° 511

INSIDE
di PierPaolo Ferrari
Le valvole e
l’alta fedeltà
Valvole senza tempo, valvole al di là del tempo: una vera e propria rivoluzione nel campo tecnologico e una
realtà ancora in grado di far “arrossire” i dispositivi moderni! Hanno entusiasmato intere generazioni di
appassionati da quando, agli inizi del secolo, sono state inventate e utilizzate per i circuiti elettronici dei
ricevitori radio. Il loro funzionamento, la loro costruzione, la loro bontà e qualità sonica restano un qualcosa
di coinvolgente ed emozionante…
Per comprendere in modo corretto la nascita dell’Alta Fedeltà
nella riproduzione audio e il periodo storico in cui essa si è
sviluppata, si deve partire dalla storia stessa delle valvole termoioniche
a bassa frequenza e dalla loro evoluzione in campo audio.
Si tratta di due periodi ben distinti, il primo dei quali inizia nel 1904
(anno in cui viene progettata e costruita la prima valvola - il diodo di
1929, mentre il secondo comprende un lasso di tempo che possiamo far
iniziare nei primi anni Trenta (1930/1931), con l’avvento del cinema
un’eccellente perfezione tecnica (1947/1948).
di quel primo periodo, lungo quasi trent’anni, in cui svilupparono e
perfezionarono questo dispositivo elettronico, sono stati essenziali e
molto importanti per tutta la futura industria dell’audio a bassa frequenza.
Lo studio delle valvole e delle loro problematiche permise la
progettazione dei circuiti per l’audio di qualità. Questi componenti via
Si migliorano, conseguentemente, anche i circuiti, soprattutto quelli
notevoli progressi: il noto circuito Loftin-White del 1929 utilizzava un
triodo RCA 50, il Ferranti del 1932 i poderosi triodi P X 4, il Western
Electric WE 86/A del 1932 è basato sulle mitiche valvole 300 B in
grado di fornire una potenza di 10 watt. La costruzione di tali valvole
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