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SELECTOR<br />
un format di grande successo<br />
(PMC MB2S, Genelec HT330,<br />
Harbeth Monitor 40.1, Spendor<br />
SP 100...) tanto in campo<br />
<br />
vie e woofer da 30 cm: apparentemente<br />
ecco la ricetta perfetta.<br />
I vari distinguo, semmai,<br />
riguardano le scelte in fatto di<br />
crossover, tagli e midrange!<br />
<br />
vie, con midrange e tweeter a<br />
cupola, è un forte richiamo al<br />
best-seller del passato: Koji<br />
Okazaki si è orientato nel solco<br />
della tradizione e questa, insieme<br />
alle scelte estetiche (che in<br />
un certo senso ne riverberano<br />
la filosofia), sono i principali<br />
punti di contatto con il vecchio<br />
renze,<br />
a partire da quella a cui<br />
è stata data maggiore rilevanza,<br />
la scomparsa del berillio utilizzato<br />
per midrange e tweeter.<br />
Yamaha fa riferimento alle problematiche<br />
di questo materiale<br />
in merito alla tenuta nel tempo<br />
e alla possibilità di una sua<br />
pericolosità. Non viene esibita<br />
alcuna testimonianza in merito<br />
e, per contro, l’esperienza<br />
di Focal non convaliderebbe la<br />
tesi di Yamaha se non per quello<br />
che riguarda la pericolosità, ma<br />
limitata, in fase di produzione:<br />
quando abbiamo visitato l’azienda<br />
francese il costosissimo<br />
macchinario in grado di deporre<br />
lo strato di berillio sulla<br />
membrana operava in ambiente<br />
asettico e tramite un operatore<br />
completamente isolato dalle radiazioni<br />
e che non opera per più<br />
di due ore al giorno! Piuttosto,<br />
sembra plausibile immaginare<br />
che Yamaha, a fronte di ingenti<br />
investimenti per attivare una<br />
nuova produzione di membrane<br />
al berillio (la machina utilizzata<br />
da Focal, se non ricordiamo<br />
male, costa circa due milioni di<br />
euro!), si sia chiesta se lo stato<br />
dell’arte proponesse qualche<br />
alternativa...<br />
tificata<br />
nello Zylon (definizione<br />
tecnica PBO, Poliparafenilenbenzobisoxazolo),<br />
un<br />
polimero sintetico sviluppato<br />
<br />
con una resistenza che è pari<br />
a 1,6 volte quella del kevlar e<br />
che viene utilizzato su tutti e<br />
tre gli speaker degli NS-5000.<br />
Si tratta, naturalmente, di un<br />
materiale particolarmente rigido<br />
e leggero, perenni ossessioni<br />
<br />
valori di modulo e carico alla<br />
rottura molto elevati, alta resistenza<br />
al calore (la temperatura<br />
di decomposizione è di circa<br />
650 gradi centigradi), elevata<br />
<br />
le radiazioni UV (con fenomeni<br />
di ossidazione che portano a<br />
un calo delle prestazioni meccaniche).<br />
A realizzarlo è una<br />
consociata del gruppo, Yamaha<br />
Fine Technologies, che sviluppa<br />
macchinari altamente automatizzati,<br />
in particolare per la la-<br />
<br />
alla realizzazione di elementi<br />
per le vetture di lusso. Altre applicazioni<br />
dello Zylon sono nel<br />
campo medicale, negli attrezzi<br />
sportivi (racchette da tennis,<br />
ni<br />
elementi dei rover inviati su<br />
Marte!<br />
Grande l’enfasi in merito ma la<br />
nostra esperienza (non a caso<br />
molti sono tornati agli altoparlanti<br />
di carta e la stessa Yamaha<br />
utilizza uno strato in carta nella<br />
parte interna della membrana<br />
del woofer…!) è che solo il tempo<br />
ci dirà se la scelta di questo<br />
materiale, invece di un altro, è<br />
davvero un fattore di migliora-<br />
<br />
modo una certa enfasi viene<br />
data all’uso di un multistrato<br />
di una particolare betulla che<br />
cresce nell’isola di Hokkaido,<br />
nota per essere la seconda delle<br />
quattro isole maggiori del<br />
Giappone e luogo dai panorami<br />
incontaminati visto che ci vive<br />
meno del 5% della popolazione<br />
del Sol Levante.<br />
Un elemento rilevante del nuovo<br />
progetto, che lo distingue<br />
decisamente da quello passato,<br />
è costituito dal diverso carico<br />
degli altoparlanti: sospensione<br />
<br />
con una soluzione certo non<br />
banale mutuata da alcuni sub<br />
attivi sviluppati dalla casa.<br />
Tweeter e midrange utilizzano<br />
quella che Yamaha definisce<br />
Resonance Suppression Chamber:<br />
un sistema per il carico posteriore<br />
che al posto dell’unica<br />
camera di decompressione posteriore<br />
che generalmente viene<br />
utilizzata (che secondo gli studi<br />
<br />
diretto e negativo sulla membrana<br />
dell’altoparlante stesso)<br />
è sostituito da una tripla camera,<br />
con due più piccole e asim-<br />
<br />
principale.<br />
L’obiettivo è quello di assorbire<br />
e neutralizzare il più possibile<br />
l’interazione negativa dell’onda<br />
di ritorno come accade nelle<br />
soluzioni studiate da B&W e<br />
Focal nei loro modelli di vertice.<br />
Il tutto è coadiuvato da una<br />
struttura interna che, abbandonato<br />
l’obsoleto uso della lana di<br />
vetro (NS-1000), utilizza una<br />
struttura di rinforzi interni<br />
al box che non solo hanno la<br />
funzione di vincolare e smorzare<br />
i vari pannelli tra di loro<br />
ma assumono un ruolo attivo<br />
nella gestione delle risonanze<br />
e vibrazione, realizzando quello<br />
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