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SUONO n° 511

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SELECTOR<br />

un format di grande successo<br />

(PMC MB2S, Genelec HT330,<br />

Harbeth Monitor 40.1, Spendor<br />

SP 100...) tanto in campo<br />

<br />

vie e woofer da 30 cm: apparentemente<br />

ecco la ricetta perfetta.<br />

I vari distinguo, semmai,<br />

riguardano le scelte in fatto di<br />

crossover, tagli e midrange!<br />

<br />

vie, con midrange e tweeter a<br />

cupola, è un forte richiamo al<br />

best-seller del passato: Koji<br />

Okazaki si è orientato nel solco<br />

della tradizione e questa, insieme<br />

alle scelte estetiche (che in<br />

un certo senso ne riverberano<br />

la filosofia), sono i principali<br />

punti di contatto con il vecchio<br />

renze,<br />

a partire da quella a cui<br />

è stata data maggiore rilevanza,<br />

la scomparsa del berillio utilizzato<br />

per midrange e tweeter.<br />

Yamaha fa riferimento alle problematiche<br />

di questo materiale<br />

in merito alla tenuta nel tempo<br />

e alla possibilità di una sua<br />

pericolosità. Non viene esibita<br />

alcuna testimonianza in merito<br />

e, per contro, l’esperienza<br />

di Focal non convaliderebbe la<br />

tesi di Yamaha se non per quello<br />

che riguarda la pericolosità, ma<br />

limitata, in fase di produzione:<br />

quando abbiamo visitato l’azienda<br />

francese il costosissimo<br />

macchinario in grado di deporre<br />

lo strato di berillio sulla<br />

membrana operava in ambiente<br />

asettico e tramite un operatore<br />

completamente isolato dalle radiazioni<br />

e che non opera per più<br />

di due ore al giorno! Piuttosto,<br />

sembra plausibile immaginare<br />

che Yamaha, a fronte di ingenti<br />

investimenti per attivare una<br />

nuova produzione di membrane<br />

al berillio (la machina utilizzata<br />

da Focal, se non ricordiamo<br />

male, costa circa due milioni di<br />

euro!), si sia chiesta se lo stato<br />

dell’arte proponesse qualche<br />

alternativa...<br />

tificata<br />

nello Zylon (definizione<br />

tecnica PBO, Poliparafenilenbenzobisoxazolo),<br />

un<br />

polimero sintetico sviluppato<br />

<br />

con una resistenza che è pari<br />

a 1,6 volte quella del kevlar e<br />

che viene utilizzato su tutti e<br />

tre gli speaker degli NS-5000.<br />

Si tratta, naturalmente, di un<br />

materiale particolarmente rigido<br />

e leggero, perenni ossessioni<br />

<br />

valori di modulo e carico alla<br />

rottura molto elevati, alta resistenza<br />

al calore (la temperatura<br />

di decomposizione è di circa<br />

650 gradi centigradi), elevata<br />

<br />

le radiazioni UV (con fenomeni<br />

di ossidazione che portano a<br />

un calo delle prestazioni meccaniche).<br />

A realizzarlo è una<br />

consociata del gruppo, Yamaha<br />

Fine Technologies, che sviluppa<br />

macchinari altamente automatizzati,<br />

in particolare per la la-<br />

<br />

alla realizzazione di elementi<br />

per le vetture di lusso. Altre applicazioni<br />

dello Zylon sono nel<br />

campo medicale, negli attrezzi<br />

sportivi (racchette da tennis,<br />

ni<br />

elementi dei rover inviati su<br />

Marte!<br />

Grande l’enfasi in merito ma la<br />

nostra esperienza (non a caso<br />

molti sono tornati agli altoparlanti<br />

di carta e la stessa Yamaha<br />

utilizza uno strato in carta nella<br />

parte interna della membrana<br />

del woofer…!) è che solo il tempo<br />

ci dirà se la scelta di questo<br />

materiale, invece di un altro, è<br />

davvero un fattore di migliora-<br />

<br />

modo una certa enfasi viene<br />

data all’uso di un multistrato<br />

di una particolare betulla che<br />

cresce nell’isola di Hokkaido,<br />

nota per essere la seconda delle<br />

quattro isole maggiori del<br />

Giappone e luogo dai panorami<br />

incontaminati visto che ci vive<br />

meno del 5% della popolazione<br />

del Sol Levante.<br />

Un elemento rilevante del nuovo<br />

progetto, che lo distingue<br />

decisamente da quello passato,<br />

è costituito dal diverso carico<br />

degli altoparlanti: sospensione<br />

<br />

con una soluzione certo non<br />

banale mutuata da alcuni sub<br />

attivi sviluppati dalla casa.<br />

Tweeter e midrange utilizzano<br />

quella che Yamaha definisce<br />

Resonance Suppression Chamber:<br />

un sistema per il carico posteriore<br />

che al posto dell’unica<br />

camera di decompressione posteriore<br />

che generalmente viene<br />

utilizzata (che secondo gli studi<br />

<br />

diretto e negativo sulla membrana<br />

dell’altoparlante stesso)<br />

è sostituito da una tripla camera,<br />

con due più piccole e asim-<br />

<br />

principale.<br />

L’obiettivo è quello di assorbire<br />

e neutralizzare il più possibile<br />

l’interazione negativa dell’onda<br />

di ritorno come accade nelle<br />

soluzioni studiate da B&W e<br />

Focal nei loro modelli di vertice.<br />

Il tutto è coadiuvato da una<br />

struttura interna che, abbandonato<br />

l’obsoleto uso della lana di<br />

vetro (NS-1000), utilizza una<br />

struttura di rinforzi interni<br />

al box che non solo hanno la<br />

funzione di vincolare e smorzare<br />

i vari pannelli tra di loro<br />

ma assumono un ruolo attivo<br />

nella gestione delle risonanze<br />

e vibrazione, realizzando quello<br />

90

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