SUONO n° 511

INSIDE
di Vincenzo Maragoni
La speranza è nel “nuovo”
Un nuovo show (come il mondo anglosassone definisce questi eventi) nel panorama britannico
dell’Hi-Fi, anzi inglese, anzi londinese. Indulgence Show mira a catturare l’attenzione di un pubblico
metropolitano che ama il bello, nel senso di prodotto che realizza il suo obiettivo con il plus di una
forma/aspetto gradevole e piacevole.
La stessa parola per denominare l’evento (Indulgence) è signi-
nimo”.
Indulgence Show non prova a sostituire un evento già esistente
bensì ne mette insieme tre per combinare tra loro i rispettivi pubblici,
così da ampliare il più possibile la “vetrina” di ognuno di essi. Un buon
punto di partenza che ci ha spinto a cercare di capire da vicino se e
come un format del genere può essere trasferito e utilizzato anche nel
particolare settore degli eventi Hi-Fi che abbiamo in Italia. Qui, dopo
l’implosione del Top Audio, si sono ulteriormente frazionati gli eventi del
settore, sempre più di nicchia, sia nel senso di prodotti che di territorio:
la sensazione è che ci sia la rincorsa a innalzare sempre più il livello
(nel senso di costo) degli apparecchi e allo stesso tempo a circoscrivere
territorialmente il pubblico di riferimento. L’idea che l’Indulgence Show
provasse in qualche modo ad ampliare, invece, i riferimenti, ci ha fatto
scattare la molla della curiosità. Sotto il cappello dell’Indulgence Show
per l’Hi-Fi di medio e alto costo; Headroom, dedicato al mondo della cuf-
Pleasure, catalizzatore di “oggetti” di stile di diversi settori e tipologie.
Sebbene argomento focale, il settore Pure Pleasure è stato il settore dell’Indulgence
Show più debole, meno interessante, anche perché con pochi espositori: tra questi
quello più interessante ci è sembrato Tesla, con le sue auto elettriche, un argomento
che può affascinare in qualche modo chi utilizza strumenti tecnologici in casa.
20 SUONO novembre 2016