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SUONO n° 511

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SELECTOR<br />

I componenti sono di eccellente qualità e<br />

installati su un PCB anch’esso realizzato con<br />

modalità singolare in quanto gli induttori<br />

sono poggiati su elementi smorzanti e<br />

le piste in rame sono ad alto spessore.<br />

Curiosamente sono utilizzati componenti<br />

britannici e tedeschi, come ad esempio<br />

Bennic e Mundorf.<br />

La base si fissa al fondo del diffusore con un bullone centrale ma i quattro<br />

assi verticali sono accoppiati direttamente al mobile con delle ghiere<br />

che vengono svitate fino ad aderire al mobile: in questo modo il mobile è<br />

accoppiato al pavimento senza materiali smorzanti o disaccoppianti.<br />

TRADIZIONE NEL FUTURO<br />

Sembra un banalità azzardare un<br />

parallelo fra i pianoforti Yamaha e il<br />

livello di finitura degli NS 5000, eppure<br />

è difficile trovare un prodotto con la<br />

stessa qualità della realizzazione, lo<br />

stesso effetto e la stessa resistenza ai<br />

graffi. Ed è giusto iniziare a identificare<br />

gli aspetti della qualità del prodotto<br />

partendo proprio della finitura. che è<br />

anche frutto di una costruzione e di<br />

un processo di preparazione anch’essi<br />

allo stato dell’arte: come si osserva<br />

nelle foto degli esplosi del mobile, le<br />

pareti sono accoppiate fra loro tramite<br />

profili ad incastro e incollate a pressione;<br />

inoltre i piani del mobile, anche in<br />

prossimità degli spigoli, sono in piano<br />

e non danno luogo a nessuna deformazione<br />

ottica delle immagini riflesse<br />

sulla superficie a specchio! Ma la cura<br />

nei particolari non si limita qui anzi:<br />

certe soluzioni non sono nemmeno<br />

proposte nella pubblicistica ufficiale.<br />

Si nota ad esempio la struttura interna<br />

di rinforzo che è stata disposta opportunamente<br />

per contrastare le risonanze<br />

tipiche del mobile attraverso uno<br />

studio effettuato con interferometri<br />

al al laser che hanno rilevato i moti<br />

vibrazionali delle pareti.<br />

Ci sono molti filmati in rete che spiegano<br />

la teoria di base, ma solo osservando<br />

la realizzazione si nota che ogni<br />

travetto di rinforzo è realizzato in due<br />

pezzi con un lato obliquo, in modo<br />

che una volta posizionato il trave<br />

nella posizione corretta l’elemento<br />

con il lato obliquo tende a mettere<br />

il sistema di ancoraggio in pressione<br />

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