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SELECTOR<br />
I componenti sono di eccellente qualità e<br />
installati su un PCB anch’esso realizzato con<br />
modalità singolare in quanto gli induttori<br />
sono poggiati su elementi smorzanti e<br />
le piste in rame sono ad alto spessore.<br />
Curiosamente sono utilizzati componenti<br />
britannici e tedeschi, come ad esempio<br />
Bennic e Mundorf.<br />
La base si fissa al fondo del diffusore con un bullone centrale ma i quattro<br />
assi verticali sono accoppiati direttamente al mobile con delle ghiere<br />
che vengono svitate fino ad aderire al mobile: in questo modo il mobile è<br />
accoppiato al pavimento senza materiali smorzanti o disaccoppianti.<br />
TRADIZIONE NEL FUTURO<br />
Sembra un banalità azzardare un<br />
parallelo fra i pianoforti Yamaha e il<br />
livello di finitura degli NS 5000, eppure<br />
è difficile trovare un prodotto con la<br />
stessa qualità della realizzazione, lo<br />
stesso effetto e la stessa resistenza ai<br />
graffi. Ed è giusto iniziare a identificare<br />
gli aspetti della qualità del prodotto<br />
partendo proprio della finitura. che è<br />
anche frutto di una costruzione e di<br />
un processo di preparazione anch’essi<br />
allo stato dell’arte: come si osserva<br />
nelle foto degli esplosi del mobile, le<br />
pareti sono accoppiate fra loro tramite<br />
profili ad incastro e incollate a pressione;<br />
inoltre i piani del mobile, anche in<br />
prossimità degli spigoli, sono in piano<br />
e non danno luogo a nessuna deformazione<br />
ottica delle immagini riflesse<br />
sulla superficie a specchio! Ma la cura<br />
nei particolari non si limita qui anzi:<br />
certe soluzioni non sono nemmeno<br />
proposte nella pubblicistica ufficiale.<br />
Si nota ad esempio la struttura interna<br />
di rinforzo che è stata disposta opportunamente<br />
per contrastare le risonanze<br />
tipiche del mobile attraverso uno<br />
studio effettuato con interferometri<br />
al al laser che hanno rilevato i moti<br />
vibrazionali delle pareti.<br />
Ci sono molti filmati in rete che spiegano<br />
la teoria di base, ma solo osservando<br />
la realizzazione si nota che ogni<br />
travetto di rinforzo è realizzato in due<br />
pezzi con un lato obliquo, in modo<br />
che una volta posizionato il trave<br />
nella posizione corretta l’elemento<br />
con il lato obliquo tende a mettere<br />
il sistema di ancoraggio in pressione<br />
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