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INDULGENCE SHOW<br />
Location atipica quella della sala di ascolto Focal-Naim: una zona di passaggio<br />
che metteva in comunicazione due spazi dedicati all’esposizione statica di alcuni<br />
propri prodotti. Una sala senza nessun trattamento acustico e con una disposizione<br />
dei diffusori forse un po’ esagerata nella distanza tra di essi: eppure il<br />
suono che arrivava dalle piccole Sopra 1 era di altissimo livello.<br />
chitarre, concorsi a premi, Wi-Fi, foto di rockstar… In queste (ma anche<br />
altre) poche parole c’è la sintesi di quello che è stata la prima edizione<br />
della manifestazione, a prescindere da quelli che sono stati i suoi numeri,<br />
dal pubblico molto probabilmente inferiore ai 10.000 attesi (a 10<br />
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evento, nato “diverso” e realizzato fuori dai rigidi schemi ai quali siamo<br />
abituati che sono, in linea di principio: sala o saletta, prodotti che suonano<br />
sempre la stessa musica (non è un modo di dire, sono sempre gli<br />
stessi e pochi dischi), senso di massima sacralità. La scelta della location<br />
dell’Hammersmith Novotel è stata di aiuto nella delocalizzazione degli<br />
spazi, ma altrettanto coraggiosa è stata la decisione degli organizzatori<br />
di utilizzare anche spazi “diversi” che non fossero sempre e soltanto le<br />
classiche camere di albergo riadattate alla bella e meglio a sale di ascolto<br />
dal dubbio risultato acustico.<br />
L’Indulgence Show ha utilizzato sale grandi e piccole, ma anche zone di<br />
Un buon numero di produttori di cuffie in-ear incoraggiavano una prova dei loro modelli:<br />
dopo ogni ascolto, un’accurata pulizia degli auricolari assicurava la giusta igiene. Computer<br />
come sorgente preferita dagli espositori delle cuffie, chiaramente con playlist ad alta<br />
risoluzione. In alternativa al computer molti utilizzavano Tidal e Qobuz come streaming<br />
di buona/alta qualità così da mostrare direttamente cosa si può fare con una buona cuffia,<br />
un adeguato amplificatore e un collegamento wireless che funziona (qui funzionava...).<br />
passaggio (come quella di Focal e Naim), grandi spazi dove far convivere<br />
diverse piccole realtà che diventano quasi una piazza da vivere girovagando<br />
alla ricerca del prodotto più interessante. Quest’ultima soluzione<br />
è stata utilizzata per la maggior parte dell’esposizione di Headroom,<br />
tatili,<br />
cavi e tanti accessori. In questo spazio il tema dell’informalità, già<br />
comunque avvertibile nel resto dello show, era particolarmente spinto, si<br />
respirava proprio l’aria da “piazza”, con le aziende che hanno allineato i<br />
loro prodotti su banchi come un mercatino (magari qualcuno in maniera<br />
più elegante) pronti per essere toccati, utilizzati e soprattutto ascoltati.<br />
<br />
pronti per un ascolto veloce o a comparazione diretta con altri simili posti<br />
accanto. Un modo per coinvolgere anche chi non ha una propria collezione<br />
di musica ma è propenso a spendere qualche soldo per ascoltare<br />
in modo soddisfacente, magari per realizzare in questo modo il proprio<br />
“Seminare per fare crescere la pianta”: un tema che a sud delle Alpi sembra essere stato dimenticato e che, invece, eventi come l’Indulgencde si pongono come obiettivo principale.<br />
Un esempio, anzi due, di questa affermazione è arrivato da KEF e Dynaudio, quindi non proprio gli ultimi della fila, che allo show hanno mostrato una gamma di prodotti decisamente<br />
ampia e in grado di coinvolgere un pubblico il più eterogeneo possibile. KEF, ad esempio, ha messo in bella esposizione le gigantesche Muon, con i 18 altoparlanti e oltre due quintali<br />
di peso per ogni coppia, ma ha creato anche spazi per i nuovi arrivati LS50 Wireless, i piccoli Muo e la linea creata in collaborazione con il centro stile Porsche (Gravity One, Motion One<br />
e Space One). Da una parte il monumento (nel vero senso della parola) all’audio di altissimo livello tecnico, dall’altra prodotti facili da utilizzare e acquistare, belli e tecnologici, quelli<br />
che vedi in vetrina e li compri d’impulso per il loro design, scoprendo solo dopo quanta sostanza c’è dietro.<br />
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