Virginia de Winter - nonsolofantasy

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rampa; il rumore deciso di passi la indusse a
sporgersi oltre la balaustra e a guardare
verso il basso.
Gabriel Stuart era lì, con una mano
posata sulla ringhiera e il viso rivolto verso di
lei.
«Perché stai scappando?», la sua voce,
seppure bassa, era nitida e aveva l’effetto del
vento sulla pelle. «Ti conosco? Fermati e
dimmi chi sei».
Sophia rabbrividì e mordendosi le labbra
ricominciò a salire le scale ma lui era più veloce
e in breve l’avrebbe raggiunta. Al primo
piano, una fila di porte tutte identiche e chiuse
la scoraggiò dal cercare riparo in qualche
stanza, ma al secondo piano una delle porte
era socchiusa e così, sperando di avere fortuna,
Sophia ci si infilò dentro e la chiuse appoggiandovi
le spalle.
L’interno era fiocamente illuminato.
Quattro paia d’occhi si posarono immediatamente
su di lei.