Virginia de Winter - nonsolofantasy

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bambole rotte con un’espressione indefinibile,
ma quando alzò gli occhi, Sophia vide
che erano colmi di una paura talmente
grande da non poter nemmeno essere manifestata
con le lacrime.
«Lo diciamo da tantissimi giorni e nessuno
ci vuole credere», la sua voce era acuta
e aveva un’esasperazione molto adulta. «C’è
una cosa qui che ci fa paura».
«Queste sono sciocchezze», disse con
forza una delle bambinaie. «Non c’è nulla di
strano qui, è la vostra stanza dei giochi».
L’altra bambinaia, invece, taceva limitandosi
ad accarezzare una bimba sottile
ancora scossa da lunghi singhiozzi e con il
volto congestionato dalle lacrime.
«Dico di sì invece!», gridò la bambina
con il vestito celeste, picchiando il piede per
terra.
«Mary!», intervenne Nanà. «Che
modi!».