Virginia de Winter - nonsolofantasy

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Sophia conosceva bene
quell’espressione: il predatore che si risvegliava
sotto l’apparenza dell’angelo fuggito
da un quadro. Anche Alexandria l’aveva
notato e infatti abbassò lo sguardo
mordendosi le labbra. Se non avesse usato
un minimo di attenzione, pensò Sophia, non
avrebbe concesso a suo fratello soltanto un
innocente ballo ma almeno un assaggio del
suo sangue.
Si allontanarono insieme, seguiti da
sguardi invidiosi, e poco dopo disparvero tra
le danze in nero e le maschere al centro del
salone.
«Non ero mai stata a un ballo clandestino»,
disse Fay, tutta allegra, archiviando
con un’alzata di spalle l’incredibile colpo di
fortuna della cugina.
«Io invece sì, una volta», Caroline che
non mancava mai di vantarsi di essere più
grande e più esperta della sorella. «Ma non è
durato molto, avevamo troppa paura di