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Il cocchio esplode, e genera il caos. Lampi di luce nel<br />
cielo bianco, il cielo devastato. Una ghignante, buffonesca,<br />
sgangherata esplosione da circo equestre, da fiera di<br />
paese.<br />
Una qualunque Elena scappa, corre, non sia una bomba,<br />
un principio di cataclisma. Una qualunque Elena, e<br />
cento altri.<br />
I bambini restano, stupiti, a bocca aperta, sorpresi da<br />
un sogno ad occhi aperti.<br />
E la parola sfugge da una bocca, miracolo, e corre come<br />
un serpente, miracolo, nella processione inginocchiata,<br />
miracolo, il santo ha fatto un miracolo.<br />
La telecamera di una emittente inglese scivola giù dal<br />
bordo del palco televisivo. Scivola e si spenzola. L’operatore<br />
inglese, inginocchiato, prega. L’occhio della camera<br />
fuggiasca, funziona. Raccoglie, per spedirle a mezzo mondo,<br />
le immagini che passa il convento. Ora, per esempio,<br />
inquadra per la prima volta il sottopalco, e spedisce via<br />
etere certe pose della signorina Ofelia Pintus, movimentata<br />
e seminuda, affaccendata attorno al corpo bianchiccio<br />
di un sergente dei carabinieri. I pantaloni di ordinanza,<br />
con relativa pistola, pendono da un tubo innocente.<br />
La telecamera è piombata, suo malgrado, in pieni misteri<br />
da sottopalco.<br />
Quando appare, quell’amplesso, improvviso, sullo<br />
schermo di proprietà della signora Elisa Faggioli, in un<br />
sudicio appartamento di città, pieno di fumo, e l’olio attaccato<br />
alle pareti, la vecchia megera sbraita. E Carmelo<br />
Faggioli, consorte legittimo, attardato sulla poltroncina<br />
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del salotto, deve subire l’insulto: “Carmelo, vecchio porco,<br />
fammi sparire quella teleporno.”<br />
Lo spettacolo di folgori, la festa di luce e colori, si placa,<br />
nel cielo, sulla testa della processione. Si placa in caramelle.<br />
Piovono caramelle, dappertutto.<br />
Caramelle di ogni gusto, colle cartine colorate.<br />
Fra tante caramelle colorate, piovono gli occhi e i coglioni<br />
di un teppista biondo che un attimo fa stava sul cocchio<br />
del santo, ed è sparito nell’esplosione, fatto fuori dal<br />
santo amante della giustizia, un vero miracolo.<br />
Una mano piove al sicuro. Ben dentro una borsetta di<br />
pelle nera, una borsetta elegante, che si chiude, a nascondere<br />
una mano piovuta dal cielo. La borsetta di una moglie<br />
di questore, derubata poco fa.<br />
La mano è al sicuro. Cimelio e oggetto d’uso. Una mano<br />
vibrante.<br />
Il questore è in un incubo. Vorrebbe spararsi. Il mondo<br />
gli si avventa contro fin da questa mattina, questo mondo<br />
infantile e disordinato, gli si avventa contro, infame, regalandogli<br />
una moglie impazzita e la pioggia di caramelle.<br />
Gli orecchini rubati pendono al punto giusto, sono volati<br />
in alto, nel cielo, ma ora son tornati, proprio sulle<br />
orecchie del santo. Sulla faccia di gesso del santo, miracolosamente<br />
incolume al centro della strada, su un ammasso<br />
di rovine di legno e vetro, e un cavallo stecchito.<br />
Dieci biondi marinai di Odessa, sul ponte di un vecchio<br />
mercantile, intonano un canto sacro.<br />
Pregano anche i bambini, nelle strade sporche, che il<br />
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