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Non è difficile, per una puttana, sentirsi San Francesco,<br />
dopo che la madre di quel maledetto soldato tedesco che<br />
la stava ammazzando le è uscita dalla figa. E l’ha pestato a<br />
sangue.<br />
Una vera madre. Una donna coi fiocchi.<br />
Ora la signora Puppipepper, rimessa in sesto la situazione,<br />
sparisce, infilandosi nello stessissimo buco da cui<br />
era uscita. Senza alcuna difficoltà. Dentro la pancia della<br />
bionda. Un miracolo.<br />
Puppipepper ha capito la lezione.<br />
Ora sta sul letto, il nostro sergente. Finalmente pronto<br />
all’amore. Come chiunque, stando su quel letto, potrebbe<br />
ben vedere.<br />
La bionda inghiotte l’arnese, col suo ventre magico,<br />
ventre di miracoli. E finalmente, succede: una cosa come<br />
si deve: scopano. Veloci e rabbiosi, predaci. Caldi e umidi.<br />
Ansanti. La bionda celebra un altro miracolo: il miracolo<br />
di un orgasmo – roba conservata nel cassetto delle<br />
occasioni speciali, le occasioni senza lavoro, senza mestiere,<br />
le occasioni d’amore.<br />
Finalmente si danza. Eh? Sergente!<br />
Sposiamoci, perdio. Tendine rosa, alle finestre. Una casetta<br />
sul mare. A Cagliari. O Amburgo.<br />
E quel cane, o ciclista, o pedone? Quello che hai schiacciato<br />
al buio, sul lungomare?<br />
Sergente!<br />
Sveglia, sergente!<br />
“È un fantasma. Non esistono, i fantasmi. Lasciami i coglioni<br />
in pace.”<br />
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I bambini<br />
La luce dell’alba frugava il giardino.<br />
Lunghi coni di pulviscolo brillante sostenevano i limoni,<br />
colonne di colori.<br />
Quando la luce frugava il giardino, da finestre diverse,<br />
guardavamo il limone.<br />
Prima il limone, poi la panchina.<br />
Poi l’angolo delle rose: tre, le rose. Poi la graticciata delle<br />
campanule: le campanelle.<br />
L’ordine era concordato; primo gioco della giornata, il<br />
gioco di incontrarsi sulle stesse cose guardando da finestre<br />
diverse, da diverse case negli stessi momenti.<br />
I miei occhi, e quelli di Cristina, non dovevano incontrarsi.<br />
La prima complicità.<br />
Il limone-verde pallido, estenuato agrume da giardino;<br />
la panchina-grigiomarrone, tre pezzi squadrati di granitella<br />
ruvida; il roseto cupo, verde, e a volte sanguigno; la<br />
graticciata, scheletrica, in inverno, filo di ferro intrecciato<br />
in un disegno a rombi; erano i punti cardinali di un rettangolo<br />
di giardino sprofondato fra tre palazzi, palazzi giallini<br />
e sbrecciati, case popolari.<br />
Oltre la graticciata il lato aperto, il solo, aperto verso<br />
una campagna selvatica – cardi, acetosella e fango – e in<br />
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