7_93_20060703131726

Storia del boxeur
A Quartu, sterminata appendice cagliaritana, palazzoni
tutti grigi eguali, o leggiadre villette isolate fra strade di
fango, abusive, sul bordo dello stagno, o vecchie case di
paese, con la lolla e il patio dove le donne in costume ancora
liquidano il tempo scegliendo le mandorle buone,
per i dolci, da quelle cattive.
A Quartu si mangia bene: cibi grassi e “di sostanza”,
come dicono: molti dolci e molta carne.
Antioco Casu, con la sua bottega di formaggi, non era
fra i più ricchi di Quartu, ma stava, comunque, molto
lontano dai più poveri. Per cui il suo unico figlio, Marcello,
è sempre stato un bambino ben nutrito. Dal padre ha
preso anche una struttura fisica possente: gambe grosse e
corte, culo basso e stretto, spalle larghe e bicipiti poderosi.
Sollevava una cassa di forme di pecorino con la stessa
facilità di uno scaricatore del porto: un piccolo forzuto.
Non deve quindi meravigliare se, nei giochi fra adolescenti,
la sua presenza bastasse da sola a calmare certi spiriti
bollenti di ragazzotti prevaricatori, né che bastasse
vederlo prepararsi a una scazzottata – il viso serio e compunto,
le gambette mobili e le mani tese in avanti – per
scoraggiare i più pervicaci rompiscatole.
È cresciuto con attorno una fama di forza e di invinci-
97
5
10
15
20