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le viscere della terra: quartieri di straducole di fango, che<br />

cola dal soffitto.<br />

Un tunnel di ghiaccio: fango e ghiaccio, secondo le stagioni.<br />

Tanti budelli partono dal corpo del Verme, e finiscono<br />

nel nulla: sui graniti.<br />

Da una parte il Verme è chiuso da una frana. L’altra<br />

parte è aperta: dà su una rete. Una rete animata da una<br />

scarica di diecimila volts.<br />

Una rete che prosegue, tutto attorno al corpo del Verme,<br />

come una ragnatela: dovunque si potrebbe scavare:<br />

si trova una parte della rete.<br />

Astrud: un nome di stella. Vive in una grotta, Astrud,<br />

poco prima della frana. Una grotta ch’era alloggio “di<br />

prima”: ceramiche bianche, incanti, cervelli elettronici e<br />

cibi caldi. Prima.<br />

Ora è una grotta.<br />

Con la porta di legno. Niente barricate di sassi dietro<br />

l’ingresso.<br />

Dorme su un pagliericcio, Astrud, dietro la porta.<br />

Coll’orecchio sveglio, sulla terra.<br />

* * *<br />

Astrud esce di casa.<br />

Si avvia, lenta, rasente al muro. A passo di gatto: a quattro<br />

zampe.<br />

Colle orecchie affilate di un gatto abituato a muoversi<br />

al buio.<br />

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Nell’aria c’è un unico fiato: quello di chi respira, mescolato<br />

all’aria che arriva dal condotto principale, e passa<br />

fra le maglie della rete senza farle imbizzarrire.<br />

Un vento silenzioso come una tomba.<br />

Astrud in mano ha un coltello. Un fratellino caldo, colla<br />

lama d’acciaio. La vita è pericolosa, a Anima degli Angeli.<br />

Bisogna stare all’erta.<br />

Astrud si ferma, gatto immobile: l’aria si è intorbidita,<br />

attorno.<br />

Sono almeno due, gli aliti che soffiano.<br />

Due aliti neri che tentano di colpire.<br />

Le mani, le armi, la memoria: ogni pietra conosciuta è<br />

sorella, al buio.<br />

La Lotta. La battaglia. Oggetti: forse ferro, forse vetro,<br />

legno, metalli. Oggetti che colpiscono.<br />

Hanno sbagliato preda. Hanno proprio sbagliato preda.<br />

Astrud è forte e armata. È una donna guerriero, giovane<br />

e robusta. È un gatto sotterraneo armato di pugnale.<br />

In mano ha un coltello, fratellino addestrato.<br />

Quando torna, la pace, tacciono due aliti neri.<br />

Astrud si china, tranquilla, per la ripulitura: taglia e seziona<br />

i corpi. Pesca due cuori caldi e teneri.<br />

Si mangia, anche a Anima degli Angeli.<br />

Astrud, ancora, cammina. Per ore, e ore. Lenta e tranquilla.<br />

Infine siede, giovane guerriero in attesa di Dio. In attesa<br />

di un rito, a venti passi dalla maledetta barriera elettrica<br />

che ronza.<br />

C’è chi giura che, dietro la rete, esiste ancora la vecchia<br />

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