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PROGRAMME AND ABSTRACTS - Università degli Studi di Messina

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ransoming, which became an attractive market during the seventeenth century. In this paper I<br />

will attempt to explore one particular aspect of this configuration. More specifically, I will<br />

explore the Jewish slaves community, detained in the prison of the Order, as a reproduction of<br />

the Venetian ghetto, pointing out its specificities in the Maltese society in a social and<br />

economic perspective.<br />

Lucrezia Lorenzini, University of <strong>Messina</strong>, Italy<br />

Tue 15 th , 18.00, Classroom 4<br />

Antigiudaismo religioso e antigiudaismo politico-sociale tra silenzio e memoria futuri<br />

Dalla Lettera <strong>di</strong> Barnaba alla Lettera a Diogneto, attraverso le figure <strong>di</strong> Ireneo e <strong>di</strong> Origene, e<br />

lungo l’era costantiniana con Teodosio I e con Ambrogio vengono prodotte documentazioni,<br />

che manifestano le espressioni e lo spirito della polemica antigiudaica. Eusebio <strong>di</strong> Cesarea,<br />

Giustino e Giovanni Crisostomo, Tertulliano, Ambrogio e Bernardo <strong>di</strong> Chiaravalle, Bernar<strong>di</strong>no<br />

da Siena, Giovanni <strong>di</strong> Capestrano e Cesarie <strong>di</strong> Heisterbach porgono, nella loro opera patristica,<br />

suggellata da più <strong>di</strong>fferenziazioni, una testimonianza sulla contrapposizione al perfidus<br />

Iudaeus, deicida, calunniatore <strong>di</strong> Cristo e della Madonna, idolatra e profanatore dell’ostia sacra.<br />

L’elaborazione teologica del tema da parte <strong>di</strong> Agostino, sempre attento a cogliere i semi <strong>di</strong><br />

verità (i logoi stoici) anche dai pagani, introduce però un elemento negativo nel giu<strong>di</strong>zio sugli<br />

ebrei: è la “teoria della sostituzione” dell’antico Israele da parte del nuovo Israele, la chiesa. Le<br />

polemiche antigiudaiche, presenti nel Nuovo Testamento, si svolgono lungo <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>rettrici:<br />

storica, teologica, escatologica, ecclesiale, quale forma <strong>di</strong> reazione alle richieste giudaizzanti<br />

presenti in ambienti <strong>di</strong> cristiani provenienti dal paganesimo. A partire dal Me<strong>di</strong>oevo,<br />

soprattutto con la pre<strong>di</strong>cazione francescana, l’antigiudaismo si riveste anche <strong>di</strong> implicazioni<br />

politiche, speculari al rafforzamento dell’identità dei cristiani, sino a giungere all’età moderna,<br />

nella quale si riscontra un progetto politico, tendente a una accentuata separazione tra ebrei e<br />

cristiani. Una nuova era viene instaurata con il Concilio Ecumenico Vaticano II, all’interno del<br />

quale dall’intenzione iniziale <strong>di</strong> stendere una semplice <strong>di</strong>chiarazione sul giudaismo e sui Giudei<br />

come appen<strong>di</strong>ce al decreto sull’ecumenismo si giunse a un documento autonomo, Nostra<br />

Aetate, de<strong>di</strong>cato al rapporto tra la chiesa e le religioni non cristiane. Il recente magistero<br />

universale della chiesa, così come i documenti <strong>di</strong> conferenze episcopali e <strong>di</strong> singole chiese<br />

locali, riba<strong>di</strong>scono il profondo vincolo che valorizza la comunità della chiesa e quella del<br />

popolo ebraico “a livello della propria identità religiosa”, secondo la Scrittura e la tra<strong>di</strong>zione.<br />

Le ripetute espressioni <strong>di</strong> Giovanni Paolo II ieri e <strong>di</strong> Benedetto XVI oggi sottolineano come la<br />

relazione della chiesa con il popolo ebraico è <strong>di</strong>versa da quella che con<strong>di</strong>vide con ogni altra<br />

religione: il futuro comune <strong>di</strong> ebrei e <strong>di</strong> cristiani ha necessità del ricordo, perché non c’è futuro<br />

senza memoria e perché la storia stessa è memoria futuri.<br />

Sonia Macrì, University of Siena, Italy<br />

Wed 16 th , 15.20, Classroom 14<br />

Lights, Shadows, Pro<strong>di</strong>gious Reflections: Divinatory Use of Gemstones in Classical Lapidaries<br />

By employing an anthropological perspective, I will focus on the representation of gemstones<br />

in antiquity, in order to <strong>di</strong>scover why these objects were considered good to make contact with<br />

supernatural world. Greek and Roman lapidaries show that the <strong>di</strong>vinatory use of gems develops

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