PROGRAMME AND ABSTRACTS - Università degli Studi di Messina

precipuo e fondativo ruolo delle due maggiori Religioni europee, il Protestantesimo –
comprendente anche il luteranesimo, il calvinismo e l’anglicanesino – ed il Cattolicesimo, per
la nascita e l’affermazione, nell’Europa del Settecento illuministico, in un periodo non solo di
ridimensionamento in senso laico dei maggiori Stati e di assestamento del ruolo assolutistico
del Papato e del cristianesimo nella vita socio-politica, ma anche di trasformazione
internazionale del capitalismo di mercato con l’abbandono graduale del mercantilismo cinqueseicentesco
e l’imposizione del liberismo fisiocratico ed industriale, di una nuova prospettiva
etica centrata, per la crescita del progresso, sul ruolo determinante dell’uomo, della ragione e
delle arti tecniche, da cui sarebbe scaturita l’indipendenza concettuale e metodologica del
pensiero economico. Si trattava di un pensiero economico settecentesco ed illuminato non solo
dalla laicità della sua fondazione epistemologica, naturalmente sganciata dai rimasugli
scolastico-teologici di memoria medievale, ma, paradossalmente, in molte sue parti legato
fruttuosamente a certi aspetti del fenomeno religioso, come quello Protestante, raffigurante un
senso più “razionale” e liberistico, e quello Cattolico, che esprimeva, invece, un significato più
moderato tendente a rivalutare il pensiero economico entro l’ambito della giurisdizione
teologica. Se la Religione rappresenta il fenomeno culturale più importante nella storia
dell’umanità, ad essa va ricondotta anche la radice degli aspetti economici europei
settecenteschi raffiguranti uno stretto legame tra homo oeconomicus e homo religiosus.
Daniela Dumbrava, Pontificio Istituto Orientale, Roma, Italy
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Wed 16 th , 9.40, Classroom 4
Theology and History of Religions in the Middle Orient. The Hermeneutic Language of Father
Andrei Scrima
Theology and History of Religion converged into a real and pragmatic inter-religious dialogue
into the academic environment in Beirut between 1975-1979. Following 1) the correspondence
between an orthodox monk – Andrei Scrima – and a Jesuit father – Augustin Duprй la Tour –
and 2) the typewritten course – *L’expйrience spirituelle et ses langages* made by A. Scrima –
the scholar has one of the most valuable primary sources for the history of the contemporary
dialogue between the Christian and the Islam religion by way of academic education,
contrasting sharply with the so called “civil war” in Lebanon (1976-1979). This is the story of
an historical paradox. The purpose of this paper is to argue how discipline as history of
religions and comparative theology – Christian and Islamic – was possible to converge indeed,
despite the massacre between civil peoples, both Christians and Muslims (Kuarantina, Damour,
Tel-al-Zaatar) and subsequent to the invasion of the Syrian troops in Lebanon. The
methodological approach followed by Andrei Scrima into his lessons was to define an
epistemological space related to the historical context of the referents, means the Christian and
Muslim students from the University S. Joseph, Beirut and this epistemological space was
called: the spiritual life. His affinity with Heidegger and Wittgenstein was crucial to
reformulate the semantics of *the contemporary theological language.
Wed 16 th , 12.00, Classroom 12