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PROGRAMME AND ABSTRACTS - Università degli Studi di Messina

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Pierangelo Carozzi, University of Verona, Italy<br />

Pestalozza e Pettazzoni: i “Dioscuri” della Storia delle Religioni italiana<br />

Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa <strong>di</strong> Raffaele Pettazzoni, la ricognizione storica<br />

del suo carteggio intercorso, fin dalla giovinezza, con Uberto Pestalozza, iniziatore primo della<br />

storia delle religioni in Italia – ne professò la <strong>di</strong>sciplina dal novembre 1912 a Milano, presso la<br />

Regia Accademia scientifico-letteraria – ci permette <strong>di</strong> ricostruire i prodromi e gli avvii, le<br />

formulazioni metodologiche e i primi risultati, la recezione scientifica e accademica italiana e<br />

internazionale, <strong>di</strong> una scienza e del suo insegnamento nel contesto culturale europeo. Il ruolo<br />

svolto da codesti due “<strong>di</strong>oscuri” della Storia delle religioni italiana ne risulta illuminato e<br />

particolarmente descritto, collocando la figura e l’opera <strong>di</strong> entrambi, ma soprattutto <strong>di</strong><br />

Pettazzoni, nel doveroso e impegnativo compito <strong>di</strong> introdurre e consolidare la nostra <strong>di</strong>sciplina<br />

tra le specializzazioni della ricerca storica.<br />

Uberto Pestalozza tra Altertumswissenschaft e metodo combinatorio<br />

60<br />

Tue 15 th , 11.20, Classroom 8<br />

Nel clima <strong>di</strong> rinnovamento storico e culturale, in cui si venne a trovare l’Italia, tra la fine<br />

dell’Ottocento e gli inizi dell’Novecento, si situano la figura e la ricerca <strong>di</strong> Uberto Pestalozza,<br />

primo storico delle religioni italiano. Se dall’autunno 1912 presso la milanese Accademia<br />

scientifico - letteraria, dove peraltro aveva ricevuto la sua comprovata preparazione scientifica,<br />

sotto la guida <strong>di</strong> illustri maestri, il Pestalozza introdusse ufficialmente nell’<strong>Università</strong> italiana<br />

la Storia delle religioni – aprendo per codesta <strong>di</strong>sciplina un itinerario lungo, <strong>di</strong>fficoltoso, ma<br />

fecondo <strong>di</strong> risultati – codesto promettente avvio si deve ascrivere non solo alla strenua volontà<br />

del Pestalozza, ma lo si deve necessariamente collegare al ruolo svolto dalla scuola e<br />

dall’ambiente milanesi in cui si era venuto formando. Anzitutto i rapporti <strong>di</strong> amicizia e fedeltà<br />

con gli esponenti, laici ed ecclesiastici, della locale vicenda modernistica – fu tra gli altri,<br />

fondatore e redattore della rivista “Il Rinnovamento” – che lo coinvolsero in prima persona<br />

nello stu<strong>di</strong>o e nel <strong>di</strong>battito, allora urgente, delle problematiche religiose affrontate nelle loro<br />

inelu<strong>di</strong>bili implicazioni con storia, filosofia e testimonianza <strong>di</strong> fede professata. E ancor più il<br />

<strong>di</strong>scepolato vissuto a stretto contatto con i docenti <strong>di</strong> chiara fama che allora professavano<br />

<strong>di</strong>scipline umanistiche all’Accademia scientifico-letteraria. Mette conto rilevare l’importanza<br />

avuta per il Nostro da parte <strong>di</strong> due suoi famosi maestri: Elia Lattes e Grazia<strong>di</strong>o Isaia Ascoli.<br />

Appartenenti entrambi alla tra<strong>di</strong>zione filologico - letteraria e storico-antropologica che,<br />

soprattutto <strong>di</strong> matrice germanica, illustrò la ricerca e l’eru<strong>di</strong>zione europea ottocentesca: il<br />

primo iniziò Pestalozza alla “scienza dell’antichità”, che professava in sintonia con le scuole<br />

tedesche dalla cattedra milanese; il secondo lo introdusse, attraverso la me<strong>di</strong>azione linguistica<br />

<strong>di</strong> impronta indo-europea, in quel metodo combinatorio che gli permetterà <strong>di</strong> cogliere lo<br />

spessore antropologico del fatto religioso, in una prospettiva <strong>di</strong> comparazione storico-culturale.<br />

Pertanto, se la Storia delle religioni in Italia ebbe in Pestalozza il suo “operoso pioniere”, fu<br />

grazie a lui se il metodo storico comparativo, su base filologico - documentaria e antropologico<br />

- comparativa, permeò subito, da allora e in seguito, anche attraverso Pettazzoni e la sua scuola<br />

e l’amplificarsi della prospettiva <strong>di</strong> ricerca, l’in<strong>di</strong>rizzo metodologico della scuola italiana.<br />

Wed 16 th , 11.00, Classroom 9

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