PROGRAMME AND ABSTRACTS - Università degli Studi di Messina

Francesco Baroni, École Pratique des Hautes Études, Paris, France
Tra esoterismo, New Age e mistica cristiana: le dottrine del Cerchio Firenze 77
Il “Cerchio Firenze 77” è probabilmente il gruppo spiritico italiano del Novecento più noto
presso il grande pubblico. Celebre per i fenomeni parapsicologici che si verificavano durante le
sedute, non lo è meno per l’ingente mole di pubblicazioni che ha prodotto. A partire dal 1977,
infatti, vengono pubblicati i messaggi ottenuti per più di trent’anni attraverso il medium
Roberto Setti (1930-1984). Le dottrine descritte nei volumi del “Cerchio” compongono una
trama complessa, in cui si intrecciano fili culturali provenienti da lontano. Ciò che forse più
colpisce lo storico è la presenza, precoce vista l’epoca in cui si sono tenute le sedute, di molti
temi tipici della spiritualità New Age. Con un linguaggio sorprendentemente moderno, ma non
privo di suggestioni orientali, l’universo è descritto dai maestri del “Cerchio” come un’intricata
realtà olistica, costituito da trame di eventi possibili (le “varianti”), le quali non sono, in ultima
analisi, che le diverse sembianze dell’unica Realtà riflesse e moltiplicate nelle singole
coscienze microcosmiche. Le rivelazioni dottrinali da parte di entità disincarnate sono una
costante nella storia dell’esoterismo occidentale. Dalla metà dell’Ottocento tale fenomeno si è
strutturato nelle forme specifiche dello spiritismo, poi del channeling, dando origine ad una
fioritura letteraria straordinaria, nel complesso ancora poco studiata dagli storici delle religioni.
Per esaminare questa letteratura da un punto di vista storico-religioso è necessario prescindere
dai fenomeni “paranormali” che l’hanno prodotta. L’oggetto di studio dello storico saranno le
idee in essa contenute, la loro origine, la loro influenza e la loro diffusione, nonché le
dinamiche culturali e sociali che ne hanno sotteso il manifestarsi. Eludendo la questione del
“fenomeno” parapsicologico, e concentrandosi sui testi in quanto prodotti culturali, lo storico
adotta una prospettiva metodologica equilibrata, e può studiare con legittimità scientifica delle
realtà fondamentali nel panorama religioso contemporaneo.
Elek Bartha, University of Debrecen, Hungary
On the Virtual Borderline between the Sacred and the Profane
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Tue 15 th , 9.20, Classroom 5
The significance of the issues of the sacred, sacredness, and sanctification is quite obvious in
the spatial and temporal structures of culture and everyday life for the students and researchers
in religious studies. The quality represented by what is sacred and thus different from the
mundane or ordinary, is separated from the profane sphere by boundaries identifiable in the
hierarchy of things and activities. However, most of these boundaries are not very distinct, as
there are possibilities for overlapping or for transitional zones between the two individual
spheres, represented by phenomena that are marked by features of transitionality. Sacred
entities tend to exert a gravitational effect upon their environment in time and place, the pull of
which may vary according to the spatial and temporal distance from the center of gravity and
may also depend on other impacts and factors appearing within the specific field of force. My
presentation will focus upon concrete examples taken from case studies in the religious life in
Central Europe, through which I wish to illustrate particular ways of how the borderline
between the sacred and the profane normally operates. My aim is to describe and analyze the
nature of the periphery of sacred spaces and sacred times with the help of examples of sacral
buildings and other spatial elements and objects.
Wed 16 th , 16.00, Classroom 5