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PROGRAMME AND ABSTRACTS - Università degli Studi di Messina

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Novecento, caratterizzandosi come un elemento <strong>di</strong> particolare rilievo, in coincidenza con<br />

l’affermarsi <strong>di</strong> correnti massoniche e <strong>di</strong> esigenze sia religiose che filosofiche <strong>di</strong> tipo alternativo.<br />

Chiara Cremonesi, University of Padova, Italy<br />

69<br />

Tue 15 th , 10.00, Classroom 5<br />

Religioni e conflitti: la comparazione oggi tra strategie retoriche e prospettive storicoreligiose<br />

Investigating the sacred <strong>di</strong>mension as an historical product, hence operable and subject to<br />

human decisional processes - perspective characterizing the Italian School of History of<br />

Religions - seems particularly urgent today: the necessity of investigating the hierogenesis by<br />

means of a contrastive comparison appears as an ethical and epistemological alternative to the<br />

rhetorical strategies structuring the “maps” of " the religions in war".<br />

Fabio Cusimano, University of <strong>Messina</strong>, Italy<br />

Wed 16 th , 16.40, Classroom 11<br />

Il monachesimo benedettino come fattore unificante per l'Europa altome<strong>di</strong>evale<br />

Quando si affronta la storia del monachesimo latino me<strong>di</strong>evale, specialmente nell’arco<br />

cronologico che precede lo sviluppo dei movimenti cluniacensi e cistercensi, un elemento da<br />

tenere in considerazione è la primigenia assenza <strong>di</strong> unità: ogni monastero possiede, infatti, una<br />

propria identità.<br />

Proprio da questa multiforme realtà monastica altome<strong>di</strong>evale nasce l’esigenza <strong>di</strong> una riforma<br />

che riconduca le <strong>di</strong>fferenti espressioni del carisma monastico ad una uniformità liturgica<br />

(me<strong>di</strong>ante il controllo dell’osservanza religiosa) e ad una coesione “politica”. Per volontà <strong>di</strong><br />

Carlo Magno e del suo successore Ludovico il Pio, il nobile <strong>di</strong> origine visigota Benedetto <strong>di</strong><br />

Aniane (747 ca. – † 821) fa della Regola <strong>di</strong> san Benedetto (imposta come unico co<strong>di</strong>ce<br />

<strong>di</strong>sciplinare e liturgico) lo strumento principe <strong>di</strong> un grande progetto <strong>di</strong> unificazione religiosa e<br />

culturale.<br />

Allo scopo <strong>di</strong> stabilire la superiorità della Regola <strong>di</strong> san Benedetto sulle altre regole monastiche<br />

allora presenti, Benedetto <strong>di</strong> Aniane si pone in una posizione <strong>di</strong> confronto e <strong>di</strong> coesistenza con<br />

le regole monastiche antiche (elevato è il numero <strong>di</strong> quelle <strong>di</strong> tra<strong>di</strong>zione orientale), compilando<br />

una raccolta <strong>di</strong> tutte le regole <strong>di</strong> cui è a conoscenza: si tratta del Liber ex regulis <strong>di</strong>versorum<br />

Patrum collectio, meglio noto come Codex Regularum, una silloge contenente ventotto regole.<br />

Mosso dal desiderio <strong>di</strong> rendere maggiormente intelligibile il suo sforzo unificatore, volto al<br />

<strong>di</strong>alogo con la tra<strong>di</strong>zione, compone una seconda opera, la Concor<strong>di</strong>a Regularum. È uno stu<strong>di</strong>o<br />

delle <strong>di</strong>verse legislazioni monastiche condotto con “metodo comparativo” e mirante a<br />

<strong>di</strong>mostrare la priorità della Regola <strong>di</strong> san Benedetto, esaminata per capitoli: un commento alla<br />

Regola benedettina formato da estratti <strong>di</strong> altre regole monastiche e destinato a mostrare come<br />

tutta la tra<strong>di</strong>zione monastica si trovi già condensata nell'opera <strong>di</strong> san Benedetto da Norcia.<br />

Purtroppo tale ideale <strong>di</strong> unità spirituale si scontra con un clima <strong>di</strong> instabilità politicoamministrativa:<br />

già alla morte <strong>di</strong> Benedetto <strong>di</strong> Aniane (821), infatti, la <strong>di</strong>nastia carolingia si<br />

avvia verso pesanti lotte fratricide per la spartizione dei territori dell’Impero; con il trattato <strong>di</strong><br />

Verdun (843) i tre figli del defunto Ludovico († 840) si spartiscono il territorio carolingio,<br />

dando vita al primo nucleo dei tre gran<strong>di</strong> stati nazionali (Francia, Germania e Italia). Ci<br />

troviamo <strong>di</strong> fronte ad una Europa poco omogenea: è la fine dell’ideale carolingio unitario,

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