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ciò solamente un’operazione dettata dal rispetto per la memoria storica di una
civiltà, ma soprattutto un intervento preventivo di rilevante importanza strategica
e finalizzato a salvaguardare la tradizione linguistica cimbra. Oggigiorno infatti la
comunità di Luserna si trova in una situazione di bilinguismo nettamente sbilanciato,
in cui la lingua italiana predomina come mezzo di comunicazione atto a esprimere il
panorama concettuale astratto della cultura moderna, mentre il cimbro è soprattutto
la lingua materna della sfera affettiva, quella che esprime con genuina spontaneità
i moti dell’animo, il sentimento di appartenenza alla comunità e al suo territorio
naturale. Per quanto questa ripartizione complementare dell’uso delle due lingue
possa apparire accettabile, se non addirittura comoda, essa pone il cimbro in posizione
debole nei confronti dell’italiano. I continui stimoli e cambiamenti socio-economici
e culturali del mondo moderno e il loro influsso globalizzante scardinano la coesione
tradizionale delle “piccole patrie” di un tempo e ne catapultano gli appartenenti in un
contesto socio-culturale del tutto diverso e di più ampie dimensioni, il cui baricentro
è al di fuori della stessa comunità che ne subisce l’influenza. Questo mondo si
esprime soprattutto mediante le lingue nazionali della scolarizzazione di massa, come
appunto l’italiano o il tedesco. La lingua cimbra rimane quindi legata e, purtroppo,
confinata all’ambito delle relazioni socio-economiche e dei valori tradizionali della
piccola comunità di un tempo. Ma con gli inevitabili e troppo repentini mutamenti di
prospettiva dovuti alla modernizzazione, la lingua connaturata alla tradizione locale
cede il passo a quella delle relazioni esterne, della cultura tecnologica, scientifica e
amministrativa, sempre più preponderanti.
La sopravvivenza della tradizione linguistica cimbra dipende quindi dalla sua
capacità di rinnovarsi ed espandere il proprio dominio espressivo agli ambiti concettuali
tipici della cultura moderna.
2. Motivazioni strategiche e obiettivi
In considerazione di quanto sopra si è evidenziato, riteniamo necessario intervenire
a tutela della lingua cimbra con un’operazione di consolidamento delle fondamenta
storiche della stessa tradizione linguistica, mediante la realizzazione di una banca
dati globale del patrimonio lessicale cimbro. In essa dovranno confluire i dati lessicali
estrapolati da tutte le fonti scritte disponibili, a partire dalle prime attestazioni
storiche di testi letterari quali il Catechismo cimbro del ‘600 fino ad arrivare alla
lingua cimbra di oggi. L’idea di fondo è quella di creare una sorta di luogo virtuale della
memoria linguistica collettiva della civiltà cimbra, che accolga il maggior numero di
lemmi possibile, derivanti da tutte le varietà storiche del cimbro, oggi rappresentate
dalle tre note isole linguistiche di Giazza, Roana-Mezzaselva e Luserna.
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