Sabato 27 ottobre 2012 - Pacini Editore
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RElaziONi<br />
gativa delle Regioni. La Regione Liguria è particolarmente<br />
ricca di iniziative e competenze nel campo delle biobanche,<br />
sia per uso di ricerca che per uso diagnostico e terapeutico. La<br />
Liguria è anche la prima regione italiana che abbia messo in<br />
atto iniziative di promozione e formale riconoscimento delle<br />
biobanche per diagnosi e ricerca (DRG n° 34 del 22/01/2010)<br />
e coordina il tavolo di lavoro sul riconoscimento delle biobanche<br />
della Conferenza Stato-Regioni.<br />
Nell’ambito della Regione Liguria è attivo un gruppo di<br />
lavoro che ha il compito di stabilire i principi necessari per<br />
rendere omogenei sul territorio regionale i regolamenti e i<br />
comportamenti delle banche, le condizioni di carattere generale<br />
richieste per l’istituzione di nuove banche, le procedure<br />
finalizzate all’autorizzazione delle stesse, la definizione della<br />
valorizzazione economica delle attività, l’elaborazione di uno<br />
schema-tipo di intesa Regione – Azienda sede della Biobanca,<br />
finalizzata alla realizzazione di un programma di azioni di<br />
comune interesse.<br />
Il riconoscimento del ruolo delle strutture attraverso un coordinamento<br />
a livello regionale, e la possibilità di accedere<br />
a finanziamenti non estemporanei dovrebbe permettere di<br />
estendere i servizi offerti, valorizzare il materiale raccolto,<br />
razionalizzare i costi ed assumere un ruolo trainante nella definizione<br />
delle normative nazionali di riferimento per i CRB.<br />
L’introduzione, in queste strutture pilota del sistema sanitario,<br />
di criteri di qualità tipici del farmaceutico, potrebbe consolidare<br />
nelle aziende sanitarie - come è avvenuto per la farmindustria<br />
ormai da un decennio - l’abitudine ad operare secondo<br />
procedure standardizzate, a curare la rintracciabilità dei dati, a<br />
tenere sotto controllo le diverse fasi dei processi.<br />
I biomateriali d’archivio: qualità dei componenti<br />
molecolari<br />
L. Annaratone, G. Bussolati, A. Sapino<br />
Università di Torino, Dipartimento di Scienze Biomediche e Oncologia<br />
Umana, Torino<br />
La qualità dei preparati istologici viene valutata oltre che in<br />
Le pieghe della storia: nuove ricerche sulla<br />
Famiglia Medici<br />
D. Lippi<br />
Storia della Medicina, Direttore Centro di Medical Humanities Facoltà<br />
di Medicina e Chirurgia Università di Firenze Dipartimento<br />
Anatomia, Istologia e Medicina Legale Policlinico Careggi, Firenze<br />
Originally farmers who had moved into the city, the Medici became<br />
first merchants and then bankers. The origins of their coat<br />
of arms, whose design was changed several times over the years,<br />
is not unanimously interpreted, but, according to a very suggestive<br />
tradition, the six red balls on a golden field could represent<br />
medicinal pills recalling the family’s origins as doctors or apothecaries.<br />
The most significant accomplishments of the Medici<br />
were in the sponsorship of art and architecture, mainly early and<br />
High Renaissance art and architecture. The Medici were responsible<br />
for the majority of Florentine art during their reign. Anna<br />
Maria Luisa de’ Medici was the last of the Medici to live in the<br />
Pitti Palace. She was the daughter of Cosimo III de’ Medici,<br />
Sala Michelangelo – ore 18.00<br />
203<br />
base al grado di conservazione strutturale, anche in relazione<br />
alla conservazione antigenica e all’integrità degli acidi nucleici.<br />
Un’ottimale conservazione dei tessuti risulta fondamentale<br />
per fornire accuratezza e riproducibilità di test immunoistochimici<br />
e di biologia molecolare, che condizionano la definizione<br />
e la risposta alla terapia. La determinazione precisa<br />
e riproducibile di un qualsiasi marcatore richiede quindi una<br />
standardizzazione del processo pre-analitico e analitico diagnostico.<br />
I punti della fase pre-analitica che devono essere<br />
rispettati, perché cruciali per la conservazione di antigeni<br />
e acidi nucleici, coinvolgono essenzialmente il trasporto e<br />
la fissazione del campione chirurgico. La nuova procedura<br />
“Under-Vacuum Sealing” (UVS) consente l’invio dei campioni<br />
istologici, dalle sale operatorie ai laboratori di anatomia<br />
patologica, in un sacchetto di plastica sottovuoto (procedura<br />
che evita l’essiccamento, favorisce il raffreddamento e facilita<br />
il trasporto), rappresentando un’alternativa all’immersione in<br />
formalina. Il sistema UVS conserva le caratteristiche originali<br />
del tessuto e consente il campionamento di tessuto fresco per<br />
tissue banking. Inoltre l’utilizzo del sottovuoto permette di<br />
standardizzare tempi e modalità di fissazione, riducendo così<br />
la probabilità di riportare danni nei preparati istologici a causa<br />
di iper/ipofissazione. La fissazione dei prelievi istologici deve<br />
essere effettuata mediante immersione in Formalina tamponata<br />
per un tempo variabile tra 12 e 24 ore, normalmente a<br />
temperatura ambiente. Un recente studio, condotto dal nostro<br />
gruppo, dimostra che la fissazione in formalina a bassa temperatura<br />
(4°C per 24 ore) garantisce conservazione morfologica<br />
e risultati immunoistochimici ottimali, con una soddisfacente<br />
conservazione dell’RNA, aprendo così interessanti prospettive<br />
di studio di espressione genica anche in tessuti d’archivio<br />
fissati ed inclusi.<br />
I dati clinici come elemento fondamentale di<br />
qualità<br />
F. Di Costanzo<br />
Paper not received<br />
Grand Duke of Tuscany and Marguerite Louise d’Orléans and<br />
the sister of Gian Gastone de’ Medici, the last Medici Grandduke<br />
of Tuscany. Anna Maria’s father unsuccessfully tried to<br />
engineer her ascent as Grand Duchess, when, as he came to<br />
expect, none of his sons or brothers produced heirs. However,<br />
when Gian Gastone died, she became the ruler of Florence. Her<br />
most notable action was to will all the personal property of the<br />
Medicis to the Florentine state, provided that nothing was ever<br />
removed from Florence: in her will she left all the Medici estate<br />
- palaces, villas, paintings, statues, jewellery, furniture, books<br />
and manuscripts - in other words all the art works assembled by<br />
her ancestors, to the new Grand Duke and his successors. However<br />
there was a condition. Nothing could ever be taken away<br />
from Florence, where the Medici treasures were to remain “as<br />
an ornament of the State, for the use of the Public and to arouse<br />
the curiosity of foreigners”. The last gift of the Medici Family<br />
to Florence and to the world is the possibility to study their<br />
corpses: this paleopathological study has been carrying on in the<br />
Medici Chapels since 2004 by different Institutions (University