Sabato 27 ottobre 2012 - Pacini Editore
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246<br />
Fig. 1<br />
logico o cell-blocks, conoscendone i vantaggi e svantaggi<br />
oltrechè’ i limiti di interpretazione. La centralizzazione dei<br />
servizi’ di citologia ha portato ad un sempre maggiore utilizzo<br />
della Citologia in fase liquida (LBC) che permette una ottima<br />
preservazione delle caratteristiche antigeniche delle cellule<br />
nonché del RNA e 2 . La citometria a flusso richiede cellule<br />
non fissate ed il suo utilizzo richiede la vicinanza del laboratorio:<br />
la scarsa preservazione delle cellule puo’ generare infatti<br />
artefatti interpretativi 3 .<br />
La diagnosi citologica puo’ essere considerate definitiva nei<br />
tumori solidi quando include non solo una classificazione<br />
diagnostica ma anche informazioni prognostiche e predittive<br />
di risposta a terapie specifiche.<br />
La citologia aspirativa è il metodo più accurato ed efficiente<br />
nella diagnosi di noduli tiroidei 1 . Nello UK si utilizza la<br />
classificazione Thy1-5 che è simile ma non del tutto sovrapponibile<br />
alla Bethesda. La categoria Thy3, che include<br />
le lesioni follicolari indeterminate nonché la Thy4 (sospetto<br />
per neoplasia maligna) e Thy5 (maligno) devono essere<br />
discusse obbligatoriamente negli incontri multidiciplinari<br />
(Multi Discipinary Team meeting- MDT) al fine di valutare<br />
l’asportazione o meno. Mentre alcuni dati della letteratura<br />
hanno di volta in volta suggerito marcatori come CK19,<br />
CONGRESSO aNNualE di aNatOmia patOlOGiCa SiapEC – iap • fiRENzE, 25-<strong>27</strong> OttOBRE <strong>2012</strong><br />
galectina-3 ed HBME-1 nella pratica clinica non sono<br />
considerati sufficentemente specifici. Anche se una tipica<br />
diagnosi citologica di carcinoma papillare della tiroide gia’<br />
fornisce importanti informazioni terapeutiche e di risposta<br />
alla terapia chirurgica o radiosotopica, ulteriori informazioni<br />
classificative si possono ottenere anche mediante una analisi<br />
mutazionale di BRAF V600E che facilita l’assegnazione<br />
delle lesioni follicolari indeterminate in categorie ad alto<br />
rischio di carcinoma 4 5 . Purtroppo nei carcinoma folliculari<br />
puri alterazioni mutazionali sono meno specifiche. Recentemente<br />
Nikiforov ha dimostrato come la rilevazione di mutazioni<br />
di BRAF,RAS,PAX9/PPAR e RET/PTC aumentavano<br />
l’accuratezza complessiva della citologia di noduli tiroidei e<br />
come la diagnostica molecolare possa essere cost-effective<br />
nel caso di lesioni follicolari indeterminate 6 . Tuttavia questi<br />
dati non considerano i costi relativi alla possibilita’ di falsi<br />
positivi nella diagnostica molecolare.<br />
La citologia polmonare sia ottenuta tramite EBUS che con<br />
metodi più tradizionali è l’area di maggiore successo nella<br />
integrazione tra diagnosi morfologica e diagnostica molecolare,<br />
anche in considerazione della scarsa percentuale di tumori<br />
(70%) suscettibili di terapia chirurgica. L’identificazione di<br />
EGFR giustifica l’utilizzo di inibitori della Tyrosin-kinase<br />
(TLIs) mentre il riconoscimento di carcinoma squamoso evita<br />
l’uso di bevacizumab. Gli adenocarcinomi con riarrangiamento<br />
di ALK rispondono a crizotinib. L’utilizzo quindi di<br />
un pannello di anticorpi per differenziare i due principali tipi<br />
di non-small cell carcinomas (NSCLC) è quindi essenziale 7<br />
e deve essere combinato nell’algoritmo raccomandato nella<br />
classificazione del 2011:<br />
La gestione del materiale citologico deve essere ottimizzata<br />
in funzione dei test molecolari (EGFR, ALK,KRAS,FGFR1,<br />
DDR2 etc) via via validati.<br />
La prognosi dell’adenocarcinoma pancreatico è tuttora pesante,<br />
con una sopravvivenza del 5% a 5 anni. La diagnosi citologica<br />
mediante EUS è spesso definitiva nei casi inoperabili<br />
ed ha una PPV > 95% nei tumori solidi. Più del 90% dei casi<br />
sporadici sono associati a mutazioni di KRAS e/o p16 e dal<br />
50%al 75% dei casi mostrano mutazioni di p53. Numerose<br />
mutazioni sono tuttavia anche presenti in lesioni non-neoplastiche<br />
e l’integrazione tra morfologia ed analisi molecolare<br />
deve avvenire nell’ambito del MDT.<br />
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