Sabato 27 ottobre 2012 - Pacini Editore
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238<br />
Patobiologia della parete aortica<br />
e inquadramento nosologico<br />
A. Angelini<br />
Patologia Cardiovascolare, Università di Padova, Padova<br />
L’aorta è una arteria elastica,che come tutte le arterie del nostro<br />
corpo, è composta da tre tonache: l’intima, media e avventizia.<br />
L’intima comprende un singolo strato di cellule endoteliali, adagiate<br />
su tessuto connettivo lasso. La membrana elastica interna<br />
la separa dalla tonaca media che è costituita da cellule muscolari<br />
lisce immerse in una matrice fibrillare densa composta di<br />
proteine strutturali; la membrana elastica esterna la separa a sua<br />
volta dall’avventizia che contiene fibroblasti e fibre collagene.<br />
La tonaca media è caratterizzata da unità lamellari morfofunzionali<br />
che conferiscono viscoelasticità alla parete e sono<br />
composte da strati concentrici di filamenti di fibre collagene<br />
ed elastiche con interposte a sandwich cellule muscolari lisce.<br />
Le unità lamellari esercitano una azione di tensione e proprietà<br />
elastiche di recoil, permettendo all’aorta di sopportare<br />
pressioni elevate e di ritornare al suo diametro iniziale durante<br />
la diastole.<br />
I segmenti aortici contengono un diverso numero di unità<br />
lamellari in ordine decrescente dall’aorta toracica a quella<br />
addominale: l’aorta toracica contiene 55-60 unità lamellare<br />
divise in zone avascolarizzate e vascolarizzate, mentre l’aorta<br />
addominale ne contiene in genere 28-32e non è vascolarizzata.<br />
Le prime 28-30 unità lamellari dalla superficie endoluminare<br />
che sono avascolarizzate, ricevono apporto di ossigeno<br />
e sostanze nutritizie per diffusione trans-intimale dal lume.<br />
All’aumentare del loro numero i vasa vasorum dall’avventizia<br />
penetrano verso l’interno della parete determinando una zona<br />
vascolarizzata (1/3 esterno) 1,2 .<br />
Esiste una grande eterogeneità dei vari segmenti aortici che si<br />
manifesta con una diversa suscettibilità alla sviluppo dell’ateroscelrosi,<br />
con diverse proprietà meccaniche, proteolitiche e<br />
cellulari che danno ragione dei peculiari aspetti del rimodellamento<br />
vascolare 3-6 .<br />
Durante la crescita, la tonaca media si rimodella in modo<br />
diverso sopra e sotto il diaframma, aumentando di spessore<br />
con modalità diverse in aorta toracica ed addominale. In aorta<br />
toracica, che ha un maggiore contenuto di elastina, vengono<br />
sintetizzate nuove unità lamellari, mentre nell’aorta addominale<br />
l’aumento di spessore avviene mediante un ampliamento<br />
di ogni unità già esistenti alla nascita 7 . Entrambi questi meccanismi<br />
di crescita, tuttavia, contribuiscono a mantenere un<br />
rapporto costante tra diametro medio aortico e spessore della<br />
parete, influenzando sia lo stress che la tensione parietale per<br />
unità lamellare. Le forze meccaniche possono alterare l’attività<br />
trascrizionale delle cellule muscolari lisce influenzando sia<br />
la struttura della matrice, sia la sopravvivenza delle cellule 8 .<br />
La parete aortica è una struttura dinamica e finemente regolata<br />
che svolge sofisticate funzioni in particolare ambiente emodinamico,<br />
accanto alla funzione base di servire come condotto<br />
CONGRESSO aNNualE di aNatOmia patOlOGiCa SiapEC – iap • fiRENzE, 25-<strong>27</strong> OttOBRE <strong>2012</strong><br />
<strong>Sabato</strong>, <strong>27</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2012</strong><br />
Sala Caravaggio – 08.30-10.30<br />
Cardiopatologia<br />
L’aorta e il patologo<br />
Moderatori: Gilda Caruso (Bari), Pietro Gallo (Roma)<br />
che veicola il sangue dal ventricolo sinistro in periferia. La<br />
regolazione dell’omeostasi parietale comprende meccanismi<br />
attivi e interazioni tra le sue principali componenti strutturali<br />
e specifiche vie di regolazione. In termini emodinamici la distensibilità<br />
aortica viene descritta come un cambiamento nel<br />
raggio aortico prodotto da un aumento di pressione, mentre<br />
per rigidità o resistenza alla deformazione si intende la mancanza<br />
di distensibilità.<br />
Aumentando la rigidità (stiffness) si assiste ad un aumento<br />
del carico di lavoro del ventricolo. Al contrario, le proprietà<br />
contrattili intrinseche, in associazione con la capacità di recoil<br />
elastico della aorta ascendente ottimizzano la forma e la propagazione<br />
dell’onda di flusso attraverso l’albero vascolare, un<br />
importante determinante dell’efficienza e della distribuzione<br />
del flusso ematico. Una attiva regolazione della forma e della<br />
dimensione dell’aorta ha anche un effetto diretto sul volume<br />
di sangue e sulla pressione.<br />
Componenti strutturali dell’aorta<br />
Cellule muscolari lisce<br />
Le cellule muscolari lisce non sono cellule terminalmente<br />
differenziate, ma posseggono proprietà contrattili e secretive<br />
e possono alternare stati di quiescenza, di attività contrattile<br />
o proliferativa. La contrazione delle cellule muscolari lisce<br />
dipende dall’interazione tra alfa actina muscolare liscia e catena<br />
pesante della miosina. Il Complesso acto-miosinico nel<br />
citoplasma è direttamente ancorato alla membrana cellulare<br />
attraverso proteine di ancoraggio come la talina, la vinculina,<br />
l’alfa-actinina e il filamento a. La contrazione cellulare perciò<br />
determina cambiamenti di forma, migrazione e allineamento,<br />
importanti elementi nell’omeostasi della parete aortica. In aggiunta<br />
alle loro proprietà contrattili, le cellule muscolari lisce<br />
posseggono importanti proprietà secretorie che garantiscono<br />
la sintesi e la sostituzione/riparazione di varie componenti<br />
della matrice che regolano la struttura della parete vascolare<br />
(collagene, elastina, fibrillino, fibulina). Queste proprietà sintetiche<br />
rispondono a stimoli biochimici come TGF beta1, o a<br />
stimoli meccanici come lo strain cellulare. Molto importante<br />
le cellule muscolari lisce possono interagire direttamente con<br />
differenti componenti della matrice cellulare attraverso recettori<br />
(integrine, g-protein coupled recettori e recettori della<br />
famiglia del discoidin domine). L’interazione tra cellula e<br />
matrice extracellulare regola la funzione della parete aortica.<br />
Le cellule muscolari lisce della parete possono trasformare<br />
stimoli meccanici in risposte biologiche(mechano trasduttori)<br />
che portano ad una risposta intracellulare(riarrangiamento<br />
del citoscheletro e allineamento delle fibre da stress) e<br />
cambiamenti extracellulari (sintesi, allineamento e riparazione<br />
di particolari componenti extracellulari) che a loro<br />
volta possono essere trasmessi direttamente alle cellule<br />
attraverso un complesso biomolecolare costituito da Citoscheletro<br />
della cellula muscolare liscia-Recettori-Matrice<br />
extracellulare L’alterazioni di uno di questi elementi del