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Sabato 27 ottobre 2012 - Pacini Editore

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228<br />

9 Lynch PJ, Moyal-Barocco M, Bogliatto F, et al. 2006 ISSVD classification<br />

of vulvar dermatoses: pathologic subsets and their clinical<br />

correlation. J Reprod Med 2007;52:3-9.<br />

10 van de Niewenhof HP, van der Avoort I, de Hullu JA. Review of squamous<br />

premalignant vulvar lesions. Critical Reviews in Oncology/<br />

Hematology 2008.<br />

11 van der Avoort I, van der Laak J, Paffen A, et al. MIB1 expression in<br />

basal cell layer: a diagnostic tool to identify premalignancies of the<br />

vulva. Modern Pathology 2007;20:770-8.<br />

12 Hantschmann P, Sterzer S, Jeschke U, et al. p53 expression in vulvar<br />

carcinoma, vulvar intraepithelial neoplasia, squamous cell hyperplasia<br />

and lichen sclerosus. Anticancer Research 2005;25;1739-45.<br />

13 MR Raspollini, G Asirelli, G Taddei. The role of angiogenesis<br />

and COX-2 expression in the evolution of vulvar lichen sclerosus<br />

to squamous cell carcinoma of the vulva. Gynecologic Oncology<br />

2007;106:567-71.<br />

Tumori dello stroma vulvo-vaginale:<br />

inquadramento clinico-patologico<br />

G. Magro<br />

Dipartimento G.F. Ingrassia, Università di Catania, Sezione di Anatomia<br />

Patologica, Catania<br />

I tumori mesenchimali dello stroma vulvo-vaginale comprendono<br />

lesioni benigne e maligne che possono originare comunemente<br />

in tutti i tessuti molli, nonché tumori che sono sedespecifici,<br />

quali l’angiomixoma aggressivo (AAM), l’angiofibroma<br />

cellulato (CAF), l’angiomiofibroblastoma (AMFB) e il<br />

miofibroblastoma (MFB). Il primo, a dispetto di una citologia<br />

piuttosto blanda, ha il comportamento clinico di neoplasia a<br />

“malignità intermedia”, data l’elevata capacità di recidivare<br />

localmente in modo infiltrativo/destruente e la rarità di metastatizzare<br />

a distanza. Verrà presentata una casistica di <strong>27</strong> casi di<br />

AAM, enfatizzandone gli aspetti morfologici caratteristici e anche<br />

quelli più inusuali che possono rappresentare dei “diagnostic<br />

pitfalls” per il patologo. A tal proposito verranno discussi alcuni<br />

casi che, nel corso degli anni, hanno presentato recidive locali<br />

multiple, caratterizzate da uno stroma tumorale diffusamente<br />

fibro-sclerotico, morfologicamente difficile da distinguere da<br />

un processo fibrotico reattivo post-chirurgico. Verrà presentato<br />

il profilo immunoistochimico di questi tumori, con particolare<br />

attenzione all’espressione del marker HMGA2, considerato<br />

altamente sensibile ma non tumore-specifico. L’espressione<br />

variabile dei recettori estro-progestinici suggerisce che l’AAM<br />

sia un tumore ormono-responsivo che potrebbe beneficiare di<br />

terapie anti-ormonali, soprattutto nei casi di tumori localmente<br />

molto avanzati.<br />

La chirurgia della mammella<br />

L. Cataliotti<br />

Oggigiorno è ormai evidente che il tumore della mammella<br />

può essere più o meno aggressivo e che molti fattori prognostici<br />

e predittivi possono giocare un ruolo importante<br />

CONGRESSO aNNualE di aNatOmia patOlOGiCa SiapEC – iap • fiRENzE, 25-<strong>27</strong> OttOBRE <strong>2012</strong><br />

Venerdì, 26 <strong>ottobre</strong> <strong>2012</strong><br />

Sala Brunelleschi – 08.30-10.30<br />

Patologia mammaria: aggiornamenti<br />

Il CAF, l’AMFB ed il MFB sono, invece, dei tumori benigni<br />

costituiti da fibroblasti/miofibroblasti, che possono presentare<br />

un “overlapping morfologico ed immunoistochimico”<br />

che, talora, rende difficile una netta separazione tra queste<br />

entità. Verrà presentata una casistica di 3 casi di CAF, 10<br />

casi di AMFB e 10 casi di MFB vulvo-vaginale. Per ciascuna<br />

categoria tumorale verranno enfatizzati gli aspetti morfologici<br />

ed immunoistochimici tipici, nonché le varianti più<br />

inusuali che possono aiutare nella diagnostica differenziale.<br />

Questi tumori stromali benigni sono stati anche studiati,<br />

con metodica FISH, per la delezione (monosomia) della<br />

regione 13q14, alterazione cromosomica originariamente<br />

identificata nel lipoma a cellule fusate dei tessuti molli<br />

e, successivamente, anche nel MFB mammario, nel MFB<br />

dei tessuti molli, ed in alcuni casi di CAF vulvo-vaginali.<br />

Questo studio ha dimostrato che la maggior parte dei MFB<br />

vulvo-vaginali, al pari di quelli mammari, condividono con<br />

il CAF la delezione della regione 13q14. Al contrario, tale<br />

marker citogenetico non è stato riscontrato in nessun caso<br />

di AMFB. Questi dati suggeriscono che il MFB e il CAF<br />

vulvo-vaginale probabilmente appartengono alla stessa categoria<br />

tumorale, rappresentandone soltanto una variazione<br />

morfologica sul tema. È possibile ipotizzare che esiste una<br />

cellula dello stroma vulvo-vaginale a profilo staminale che,<br />

sotto stimoli (ambientali? genetici?) ancora sconosciuti, dà<br />

origine a tumori che esibiscono una variabile differenziazione<br />

fibroblastica/miofibroblastica. Tutti i dati morfologici,<br />

immunoistochimici e quelli relativi alla FISH per la delezione<br />

della regione 13q14 suggeriscono al patologo che:<br />

i) è cruciale distinguere l’AAM dagli altri tumori benigni,<br />

con o senza stroma mixoide, della regione vulvo-vaginale,<br />

per il diverso comportamento clinico; ii) la distinzione tra<br />

l’AMFB, il CAF e il MFB, laddove possibile sulla base dei<br />

dati morfologici ed immunoistochimici, è auspicabile per<br />

un corretto inquadramento nosologico; iii) una distinzione a<br />

tutti i costi tra l’AMFB, il CAF e il MFB, soprattutto in quei<br />

casi che mostrano un”overlapping morfo-immunoistochimico”,<br />

appare piuttosto accademica e priva di significato clinico.<br />

A tal fine si suggerisce l’utilizzo del termine “tumore<br />

stromale benigno vulvo-vaginale, N.A.S (non ulteriormente<br />

specificato).<br />

La diagnostica delle lesioni pigmentate vulvari<br />

G. Massi<br />

Paper not received<br />

Moderatori: Simonetta Bianchi (Firenze), Anna Sapino (Torino)<br />

nella scelta della terapia più appropriata e dei risultati<br />

finali. L’imaging moderno, la caratterizzazione morfologica<br />

e biologica della lesione (oltre a molti altri fattori<br />

quali l’età, la buona salute e l’ atteggiamento della paziente<br />

nei confronti della diagnosi di cancro), richiedono un<br />

atteggiamento più flessibile da parte di tutti gli specialisti

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