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Il Modello dei Livelli Essenziali delle Prestazioni - Provincia di ...

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• le <strong>di</strong>rettrici per l’innovazione (partecipazione<br />

attiva della persona nella definizione <strong>delle</strong> politiche,<br />

integrazione degli interventi, promozione<br />

del <strong>di</strong>alogo sociale, potenziamento <strong>delle</strong> azioni<br />

per l’informazione e l’accompagnamento, sviluppo<br />

della domiciliarità, <strong>di</strong>versificazione e personalizzazione<br />

degli interventi, titoli per l’acquisto<br />

<strong>dei</strong> servizi).<br />

La composizione <strong>di</strong> queste tre <strong>di</strong>mensioni crea i<br />

livelli essenziali, come rete <strong>di</strong> offerta caratterizzata<br />

da risposte correlate a specifici bisogni, nel rispetto<br />

<strong>di</strong> alcuni principi che assicurano la partecipazione<br />

<strong>delle</strong> persone alle politiche, la costituzione <strong>di</strong> un<br />

<strong>di</strong>alogo sociale, l’integrazione degli interventi e la<br />

sperimentazione <strong>di</strong> azioni innovative.<br />

Con la riforma del Titolo V della Costituzione, il<br />

riferimento ai LEP viene “costituzionalizzato” in virtù<br />

dell’attuale formulazione dell’art. 117, che attribuisce<br />

allo Stato la competenza legislativa esclusiva in<br />

materia <strong>di</strong> “determinazione <strong>dei</strong> livelli essenziali <strong>delle</strong><br />

prestazioni concernenti i <strong>di</strong>ritti civili e sociali che<br />

devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale”,<br />

mentre spetta alle Regioni determinare ogni ulteriore<br />

intervento nel settore sociale.<br />

Per quanto riguarda il settore dell’Istruzione e<br />

della formazione con una serie <strong>di</strong> decreti legislativi<br />

(ad esempio, D.lgs. 226/05 e 59/04) sono state<br />

identificate le norme generali e i livelli essenziali <strong>delle</strong><br />

prestazioni relativi ai <strong>di</strong>versi cicli del sistema educativo<br />

<strong>di</strong> istruzione e formazione.<br />

In questo caso la nozione <strong>di</strong> livello essenziale viene<br />

riferita ad una serie <strong>di</strong> elementi tra cui:<br />

• caratteristiche dell’offerta formativa come il<br />

sod<strong>di</strong>sfacimento della domanda <strong>di</strong> frequenza;<br />

• adozione <strong>di</strong> interventi <strong>di</strong> orientamento e<br />

tutorato;<br />

• standard <strong>di</strong> orario e durata <strong>dei</strong> cicli;<br />

• standard minimi formativi relativi alle<br />

competenze degli alunni;<br />

• requisiti <strong>dei</strong> docenti;<br />

• modalità <strong>di</strong> certificazione <strong>delle</strong> competenze e<br />

valutazione <strong>dei</strong> percorsi.<br />

Sempre per quanto attiene il settore dell’istruzione,<br />

è opportuno ricordare che nel progetto <strong>di</strong> legge<br />

12<br />

sul federalismo fiscale 7 , la scuola, con la sanità<br />

e l’assistenza, era tra le materie <strong>di</strong> competenza<br />

regionale finanziate sulla base <strong>dei</strong> livelli essenziali<br />

<strong>delle</strong> prestazioni .<br />

Di conseguenza, l’istruzione, ad eccezione <strong>delle</strong> norme<br />

generali e <strong>dei</strong> principi fondamentali (art. 117 della<br />

Costituzione) sarebbe stata trasferita alle Regioni,<br />

inclusa la <strong>di</strong>pendenza del personale <strong>di</strong>rigenziale,<br />

docente e non docente, dal momento che le risorse<br />

finanziarie venivano attribuite, attraverso tributi propri<br />

o compartecipazioni ai tributi erariali, alle Regioni.<br />

A seguito <strong>di</strong> un <strong>di</strong>battito molto intenso ed approfon<strong>di</strong>to<br />

la maggioranza ha accolto in Commissione e poi in<br />

Aula sostanziali mo<strong>di</strong>fiche a questa normativa.<br />

Nel testo definitivamente approvato vengono finanziati,<br />

sulla base <strong>dei</strong> LEP, il <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o e le funzioni in<br />

materia <strong>di</strong> istruzione svolte dalle Regioni sulla base<br />

<strong>delle</strong> norme vigenti (Leggi Bassanini).<br />

Per il <strong>di</strong>ritto allo stu<strong>di</strong>o si intende sia il sostegno<br />

all’accesso all’istruzione (borse <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o, libri <strong>di</strong><br />

testo, mense, trasporti), sia il sostegno al successo<br />

scolastico (lotta alla <strong>di</strong>spersione e all’abbandono,<br />

progetti <strong>di</strong> innovazione <strong>di</strong>dattica, corsi <strong>di</strong> recupero e<br />

<strong>di</strong> sostegno ai ragazzi in <strong>di</strong>fficoltà).<br />

È stata introdotta una norma che affida ad un’intesa<br />

Stato-Regioni (art. 8 c. 2) la possibilità <strong>di</strong> estendere la<br />

competenza regionale in materia <strong>di</strong> istruzione, aprendo<br />

così la possibilità, laddove ci siano volontà politiche<br />

e istituzionali, <strong>di</strong> incrementare il ruolo <strong>delle</strong> Regioni e<br />

degli enti locali sull’istruzione, dando un’attuazione<br />

più ampia alla norma costituzionale che attribuisce<br />

l’istruzione alla competenza “concorrente” tra Stato<br />

e Regioni.<br />

Con l’attuazione del federalismo fiscale il finanziamento<br />

<strong>di</strong> questo nuovo assetto <strong>delle</strong> competenze non sarà<br />

più basato su trasferimenti da parte dello Stato, né su<br />

fon<strong>di</strong> de<strong>di</strong>cati.<br />

Le legge sul federalismo fiscale prevede, infatti,<br />

autonomia fiscale per Regioni, Province e Comuni,<br />

da attuarsi con imposte proprie, aliquote riservate e<br />

compartecipazioni sui gran<strong>di</strong> tributi erariali.<br />

Questo prelievo fiscale dovrà finanziare integralmente,<br />

sulla base <strong>dei</strong> livelli essenziali e <strong>dei</strong> costi standard (che<br />

sostituiranno progressivamente la spesa storica), le<br />

funzioni fondamentali <strong>di</strong> Comuni, Province e Regioni.<br />

Per i territori <strong>di</strong>sagiati, a minore capacità contributiva,<br />

le funzioni fondamentali sono garantite, oltre che<br />

da entrate proprie, da quote del fondo nazionale <strong>di</strong><br />

perequazione (art. 9 - fondo perequativo per le Regioni;<br />

art. 13 - fon<strong>di</strong> perequativi per gli enti locali).<br />

7 Progetto poi trasformato nella Legge n.42 del 5 maggio 2009<br />

pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 6 maggio 2009.

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