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Adesso sono nel vento - Comune di Rimini

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nale, una voce per raccontare – anche a nome <strong>di</strong> tutti gli altri ebrei italiani - la storia delle<br />

emarginazioni e della deportazione sotto il fascismo.<br />

Questo contesto aveva dunque creato un humus particolarmente favorevole alla sensibilizzazione<br />

delle istituzioni pubbliche (gli enti locali, la sezione piemontese dell’ANED,<br />

Associazione Nazionale Ex Deportati, gli Istituti per la Storia della Resistenza, le scuole…)<br />

verso le tematiche della deportazione e dell’antifascismo, promuovendo un atteggiamento<br />

particolarmente attivo e propositivo <strong>nel</strong> realizzare iniziative a favore della <strong>di</strong>vulgazione<br />

della memoria <strong>di</strong> questi eventi.<br />

L’esperienza riminese<br />

<strong>Rimini</strong>, invece, partiva svantaggiata e sola <strong>nel</strong>la sua impresa, perché non <strong>di</strong>sponeva delle<br />

stesse risorse da mettere in gioco <strong>nel</strong> progetto e perché non poteva trovare <strong>nel</strong> suo contesto<br />

sociale e culturale quella pre<strong>di</strong>sposizione genetica e quell’esortazione ad agire che,<br />

invece, per il Piemonte aveva significato moltissimo.<br />

Per quanto riguarda il vissuto storico e politico della città, va detto che sul territorio<br />

romagnolo non erano certo mancate significative esperienze antifasciste e partigiane,<br />

esperienze che, tuttavia, erano nate dopo quelle piemontesi, vale a <strong>di</strong>re dalla tarda primavera<br />

del 1944, e si erano tradotte in movimenti meno compatti ed organizzati rispetto<br />

a quello torinese e piemontese in genere e, tutto sommato, meno ra<strong>di</strong>cati e <strong>di</strong>ffusi <strong>nel</strong><br />

territorio in termini <strong>di</strong> partecipazione popolare. Nella Romagna non esistevano gran<strong>di</strong><br />

centri industriali, <strong>di</strong> conseguenza gran<strong>di</strong> movimenti sindacali, capaci <strong>di</strong> aggregare e<br />

motivare le persone a mobilitarsi contro il regime fascista e contro l’occupazione tedesca;<br />

inoltre la stessa conformazione del territorio non favoriva certo la formazione <strong>di</strong><br />

gruppi <strong>di</strong> resistenza. 3<br />

Trovatasi poi a ridosso della linea gotica che da <strong>Rimini</strong> a La Spezia <strong>di</strong>videva l’Italia in due<br />

blocchi alleati, tedeschi al Nord e anglo-americani al Sud, la città subì dal 1^ novembre<br />

1944 pesanti bombardamenti aerei che, oltre a provocare immani <strong>di</strong>struzioni, ostacolarono<br />

ulteriormente l’organizzazione dei gruppi partigiani locali, per il continuo sfollamento<br />

della popolazione, presa tra il duplice fuoco degli eserciti.<br />

D’altro canto, sotto il profilo specifico della deportazione nei lager nazisti come misura<br />

repressiva e punitiva dei nazisti e dei fascisti, <strong>Rimini</strong> fu coinvolta solo marginalmente<br />

<strong>nel</strong>le gran<strong>di</strong> azioni <strong>di</strong> rastrellamento <strong>di</strong> ebrei e <strong>di</strong> partigiani. A <strong>Rimini</strong>, tra l’altro, negli anni<br />

del regime fascista e dell’occupazione nazista non c’erano, secondo i dati ufficiali, ebrei<br />

residenti, anche perché non esisteva più una comunità ebraica dal lontano 1615, anno<br />

in cui cessano le notizie storiche <strong>di</strong> una loro presenza sul territorio citta<strong>di</strong>no.<br />

Questa caratteristica, in particolare, costituisce un’importante <strong>di</strong>fferenza con il<br />

Piemonte: il fatto che a <strong>Rimini</strong> non ci fossero sopravvissuti ebrei che potessero testimoniare<br />

con la loro storia personale la storia del territorio significava non avere una memoria<br />

ed una presenza in grado <strong>di</strong> affiancare e stimolare la ricerca storiografica e le attività<br />

delle istituzioni.<br />

Anche come deportati politici non si avevano notizie consistenti <strong>di</strong> sopravvissuti dei<br />

lager nazisti da ascoltare - proprio perché qui la deportazione non fu un fenomeno sto-<br />

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